Brent In Caduta

- Modificato il 16/3/2020 08:37
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
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E' poi un problema?























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41 di 336 - 22/12/2014 11:39
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Il petrolio sale sopra quota 62 dollari al barile, seguendo i guadagni del mercato azionario, con gli investitori che mostrano fiducia sul fatto che non ci saranno altri ribassi da qui alla fine dell'anno.

Il ministro del petrolio saudita, Ali al-Naimi, ha ieri spiegato che un prezzo del greggio più basso aiuterà la domanda, stimolando l'economia e rallentando la crescita delle forniture.

"Naimi ha detto che il mercato si correggerà da solo e di essere fiducioso che il ribasso sia temporaneo", dice un broker. "Il mercato si sta calmando e sta formando una base a breve sopra 60 dollari ed è da attendersi un po' di rimbalzo dopo il forte calo", aggiunge.

Il Brent sale di 74 centesimi a62,12 dollari al barile, in calo del 46% rispetto ai massimi di giugno quando era a 115 dollari al barile. Il greggio Usa avanza di 66 centesimi a 57,79 dollari al barile.
42 di 336 - 22/12/2014 13:07
Luke82 N° messaggi: 621 - Iscritto da: 11/6/2014
Conoscete questo etf GB000B0CTWC01? Grazie
43 di 336 - 23/12/2014 11:50
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
I produttori arabi dell'Opec si aspettano che il prezzo del petrolio salga tra i 70 e gli 80 dollari al barile entro la fine del prossimo anno, con la ripresa economica che farà rivivere la domanda.

Lo riferiscono alcuni delegati Opec, che si aspettano una stabilizzazione del mercato a medio termine.

I delegati hanno aggiunto di non vedere un ritorno a 100 dollari al barile tanto presto, ma piuttosto un nuovo equilibrio entro la fine del 2015,anche in assenza di tagli alla produzione, riduzioni che sono state ripetutamente escluse.

"Il pensiero generale è che i prezzi non possano collassare, possono toccare i 60 dollari o un po' meno per alcuni mesi, per poi tornare ad un livello accettabile che è 80 dollari al barile, ma probabilmente tra otto mesi-un anno", spiega una fonte a Reuters.

Un'altra fonte ha detto che "dobbiamo aspettare e vedere. Non vediamo i 100 dollari per l'anno prossimo, a meno di improvvisi problemi di fornitura. Ma una media di 70-80 dollari, sì".
44 di 336 - 23/12/2014 17:16
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Ieri l'Arabia Saudita è intervenuta nella guerra mediatica che rappresenta un secondo fronte nella guerra dei prezzo che si combatte tra paesi produttori di petrolio. Il ministro del petrolio dell'Arabia Saudita, Ali al-Naimi ha spiegato che non è interesse dell'Opec, il cartello di cui il Paese è uno dei leader, tagliare la produzione, qualunque sarà la flessione dei prezzi, anche se dovesse scendere a 20 dollari il barile, "è irrilevante".
45 di 336 - 25/12/2014 12:24
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
L'EIA ha comunicato oggi che le scorte di petrolio sono aumentate la scorsa settimana negli USA di 7,3 milioni di barili. Gli analisti avevano previsto un calo di 1,8 milioni di barili.
Le scorte di benzina sono aumentate di 4,1 milioni di barili. Gli esperti avevano atteso un aumento di 733.000 barili.
L'EIA ha inoltre comunicato che la scorsa settimana le scorte di distillati sono aumentate di 2,3 milioni di barili .
46 di 336 - 02/1/2015 12:26
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Seduta volatile sul mercato petrolifero, con il Brent partito in rialzo e poi sceso fino a 57 dollari al barile in un panorama che vede contrapporsi i timori per l'eccesso di offerta che ha dimezzato i prezzi del greggio da giugno e i movimenti di riposizionamento di alcuni investitori all'inizio dell'anno in vista di una possibile ripresa.

Il Brent ha toccato i minimi dal 2009 dopo che l'Arabia Saudita e altri importanti produttori del Golfo si sono opposti a un taglio della produzione a fronte della rapida crescita di petrolio da scisti negli Usa, nonostante le richieste di altri membri dell'Opec.

"Sul fronte dell'offerta non è cambiato niente. A meno di tagli alla produzione, al momento i mercati petroliferi non possono essere forti", commenta Ken Hasegawa di Newedge Japan.

Il contratto sul Brent per consegna febbraio intorno alle 11,30 italiane sale di 27 cent a 57,60 dollari, quasi un dollaro sotto il massimo di seduta di 58,54 dollari segnato nei primi 30 minuti di scambi. Mercoledì i prezzi hanno toccato un minimo post-2009 di 55,81 dollari.

Secondo gli operatori un certo numero di ordini in acquisto è stato piazzato in vista dell'inizio delle contrattazioni del nuovo anno sulla scommessa di un rimbalzo dei prezzi nel 2015.

La scadenza analoga sul greggio Usa è in rialzo di 35 cent a 53,62 dollari, dopo un massimo intraday di 55,11 poco dopo l'avvio.

Ieri i mercati sono rimasti chiusi per la festività di Capodanno.
47 di 336 - 06/1/2015 10:42
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Il petrolio è al quarto giorno consecutivo di perdite. Il future del WTI tratta a 49,3 dollari il barile, in ribasso dell'1,6% dopo il -5% registrato stanotte in chiusura. Brent a 52,5 dollari (-1%). Oggi viene diffuso il dato sulle scorte di petrolio degli Stati Uniti, gli analisti si aspettano un incremento di 0,75 milioni di barili. La caduta delle quotazioni riduce l'attività esplorativa negli Stati Uniti, nell'ultima settimana, gli impianti di trivellazione al lavoro sono scesi di 29 unità a 1.811, dopo la contrazione di 35 unità. Nelle ultime settimane le richieste di nuovi permessi esplorativi sono scese del 30%.
48 di 336 - 06/1/2015 11:31
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Il Brent (IERI -5% a 53,5 usd) accelera la discesa e fa segnare a 53,30 usd un prezzo che non vedeva dal maggio 2009.

Le statistiche sono impressionanti.

Il prezzo si è più che dimezzato rispetto ai 115 usd di fine giugno 2014.

In sei mesi ha lasciato sul terreno la bellezza di 61,5 usd il barile.

Quella in corso è la sedicesima settimana negativa delle ultime diciassette.

Inoltre, gennaio potrebbe essere il settimo mese di calo consecutivo.

Il 2014 si è chiuso con un rosso del 48%, il peggiore dal 2008, l'anno del crash di Lehman Brothers.

I primi giorni del 2015 ribadiscono quindi il trend negativo in corso da parecchi mesi, con il prezzo che si muove sui valori del maggio 2009.

E' sintomatico che nemmeno le tensioni geopolitiche siano in grado di cambiare la tendenza: nel pomeriggio è arrivata la notizia che un aereo libico ha bombardato una petroliera greca uccidendo due marinai.

Lo scenario sul Brent è ovviamente simile a quello del WTI americano, con la precisazione che la differenza di prezzo tra le due tipologie si è ormai ridotta a soli 3/4 usd il barile.

Oggi anche il WTI perde il 4% e si porta a 50,50 usd. La differenza di prezzo tra le due tipologie era arrivata anche a 25 usd nel 2011(linea viola nel grafico).

Il Brent è quindi oggi più vicino a supporti importanti rispetto a quanto non lo sia il WTI.

Area 55/35 usd rappresenta infatti un sostegno statico dove si formò, nel 2008/2009, la base per il successivo rally. In area 53 usd transita anche la trendline rialzista di lungo periodo (supporto dinamico).

Al rialzo l'area 70 usd prima e 85/90 usd sono divenuti ora una forte resistenza di lungo periodo.
49 di 336 - 07/1/2015 07:42
barata1 N° messaggi: 9315 - Iscritto da: 09/1/2013
44.76/90
50 di 336 - 07/1/2015 08:14
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: giola - Post #18 - 02/Dic/2014 12:00Gli esperti del Credit Suisse stimano che il prezzo del brent possa attestarsi intorno ai 70 dollari al barile nel biennio 2015/2016, 20 dollari in meno rispetto alle precedenti stime. Il WTI, invece, dovrebbe collocarsi intorno ai 65 dollari nello stesso periodo. Secondo gli esperti, negli anni successivi al 2016, il prezzo del brent dovrebbe tornare a crescere gradualmente, in conseguenza a un aumento della domanda e a una diminuzione dell’offerta dei paesi non aderenti all’OPEC.


51 di 336 - 07/1/2015 10:13
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
L'eccesso di offerta sul mercato del greggio può durare mesi o anche anni, ma i prezzi possono recuperare se i produttori non-OPEC "agiscono in modo razionale", ha detto il ministro del petrolio degli Emirati Arabi.

Suhail bin Mohammed al-Mazrouei ha ribadito le posizioni dei principali membri dell'Opec, come l'Arabia Saudita, che hanno invitato i produttori non-OPEC a tagliare la produzione per sostenere i prezzi.

I prezzi del greggio sono in calo, sotto quota 50 dollari al barile, per la prima volta dal maggio 2009, a causa del rallentamento dell'economia globale.

Secondo il Global All-Industry Output Index, prodotto da JPMorgan con Markit, il tasso di crescita dell'attività economica a fine 2014 è calato ai minimi dell'anno.

Alle 9,30 italiane il future Brent Brent perde il 2,4% a 49,92 dollari, dopo un minimo a 49,66. I futures Usa calano dell'1,9% a 47,09 dollari.
52 di 336 - 07/1/2015 12:28
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Il futures Brent sul greggio ha approfittato del dato sull'inflazione della zona euro di dicembre, negativo e peggiore delle attese, per riconquistare la soglia dei 50 dollari persa in mattinata per la prima volta da maggio 2009.

In dicembre l'inflazione della zona euro mostra una dinamica negativa dello 0,2% su anno contro un consensus di -0,1%. Ciò rafforza la prospettiva di una mossa espansiva da parte della Bce già in occasione del prossimo consiglio del22 gennaio.

Alle 12,15 il futures Brent sale dello 0,18% a 51,19 dollari al barile dopo un minimo a 49,66 dollari. Il derivato Usa guadagna lo 0,40% a 48,33 dollari.
53 di 336 - 07/1/2015 12:33
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: giola - Post #52 - 07/Gen/2015 12:28Il futures Brent sul greggio ha approfittato del dato sull'inflazione della zona euro di dicembre, negativo e peggiore delle attese, per riconquistare la soglia dei 50 dollari persa in mattinata per la prima volta da maggio 2009.

In dicembre l'inflazione della zona euro mostra una dinamica negativa dello 0,2% su anno contro un consensus di -0,1%. Ciò rafforza la prospettiva di una mossa espansiva da parte della Bce già in occasione del prossimo consiglio del22 gennaio.

Alle 12,15 il futures Brent sale dello 0,18% a 51,19 dollari al barile dopo un minimo a 49,66 dollari. Il derivato Usa guadagna lo 0,40% a 48,33 dollari.




Io so soltanto che se il gasolio da trazione resta così per un anno , facendo 40.000 chilometri l'anno per lavoro , risparmio 450 euro ...e mi pago un terzo delle spese di riscaldamento in ufficio ( che da qualche mese è in casa ) .
54 di 336 - 08/1/2015 12:06
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Il petrolio si mantiene sopra 51 dollari al barile, sostenuto dal calo a sorpresa delle scorte Usa, con il mercato che cerca un fondo per l'andamento del prezzo della materia prima.

Il greggio ha oggi interrotto un calo che durava da quattro sedute. Il Brent cede 3 centesimi a 51,12 dollari al barile: ieri era sceso ai minimi del 29 aprile 2009 a 49,66 dollari. Il greggio Usa sale di 13 centesimi a 48,78 dollari.

"Riteniamo che il mercato stia testando al fine di cercare un fondo per il greggio e per il momento sembra che il limite per il Brent sia a 50 dollari", osserva un broker.

Il Brent ha perso oltre la metà del proprio valore da giugno scorso. Le pressioni al ribasso restano forti, mentre Opec e Russia non mostrano segnali di un taglio della produzione nonostante l'eccesso delle forniture e con le principali economie in Europa e in Asia alle prese con una crescita che rallenta.
55 di 336 - 09/1/2015 09:05
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Il quotidiano riporta che l’Arabia Saudita, proprio il Paese a cui tutta l’Opec ha guardato finora invano perché tagliasse la produzione per rialzare il prezzo del greggio, non ha retto allo stress-test. Ora che il Brent è crollato a 50 dollari, il livello più basso dal 2009, dopo che fino a settembre viaggiava costante intorno a 100, i regnanti di Riad si sarebbero decisi a cambiare politica e pilotare i prezzi verso il rialzo. Ne è sicura Merrill Lynch, che in un report pubblicato ieri mattina per la prima volta dipinge il nuovo scenario: i prezzi avrebbero toccato il fondo, e i sauditi per primi vogliono ora farli risalire. Sarà un caso, ma ieri pomeriggio il Brent, che era sceso fino a 49 dollari in apertura di seduta, ha ripreso quota e ha chiuso a quasi 52 dollari. I sauditi si sarebbero accorti che con valori troppo bassi non riescono a finanziare i loro programmi di sviluppo, a meno di intaccare pesantemente le riserve in valuta.
56 di 336 - 09/1/2015 13:37
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Le quotazioni del Brent sono in moderato calo, a chiusura di una settimana che si annuncia come la settima consecutiva con il segno meno.
Scivolati sino ai minimi dal 2009, i prezzi dei contratti di riferimento non accennano a rialzare la testa.
L'Arabia Saudita e gli altri paesi membri dell'Opec dell'area del Golfo mostrano di non voler tagliare la produzione per rilanciare i prezzi, sebbene la domanda evidenzi segnali di debolezza. L'inflazione cinese vicina ai minimi da cinque anni rappresenta un ulteriore sintomo del rallentamento dell'economia del colosso asiatico.
Intanto, si susseguono le revisioni, da parte degli analisti settoriali, delle previsioni sulle quotazioni nel 2015. Bnp Paribas ha tagliato la stima su Brent e Wti di oltre dieci dollari al barile, rispettivamente, a 60 e 55 dollari.
Attorno alle 11,40 italiane, il futures sulle consegne di Brent si attesta a 50,60 dollari il barile (-0,36 dollari), dopo aver oscillato fra 50,32 e 51,44 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa perde 0,09 dollari, a 48,70 dollari il barile, dopo aver oscillato tra 48,60 e 49,61 dollari.
57 di 336 - 09/1/2015 13:41
maromonari3 N° messaggi: 5610 - Iscritto da: 25/1/2013
Quotando: giola - Post #56 - 09/Jan/2015 12:37Le quotazioni del Brent sono in moderato calo, a chiusura di una settimana che si annuncia come la settima consecutiva con il segno meno. Scivolati sino ai minimi dal 2009, i prezzi dei contratti di riferimento non accennano a rialzare la testa. L'Arabia Saudita e gli altri paesi membri dell'Opec dell'area del Golfo mostrano di non voler tagliare la produzione per rilanciare i prezzi, sebbene la domanda evidenzi segnali di debolezza. L'inflazione cinese vicina ai minimi da cinque anni rappresenta un ulteriore sintomo del rallentamento dell'economia del colosso asiatico. Intanto, si susseguono le revisioni, da parte degli analisti settoriali, delle previsioni sulle quotazioni nel 2015. Bnp Paribas ha tagliato la stima su Brent e Wti di oltre dieci dollari al barile, rispettivamente, a 60 e 55 dollari. Attorno alle 11,40 italiane, il futures sulle consegne di Brent si attesta a 50,60 dollari il barile (-0,36 dollari), dopo aver oscillato fra 50,32 e 51,44 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa perde 0,09 dollari, a 48,70 dollari il barile, dopo aver oscillato tra 48,60 e 49,61 dollari.

Grazie per le notizie... apprezzo i tuoi aggiornamenti
58 di 336 - 12/1/2015 12:17
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Greggio in deciso calo, Goldman Sachs riduce stime
59 di 336 - 12/1/2015 12:17
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: maromonari3 - Post #57 - 09/Gen/2015 13:41
Quotando: giola - Post #56 - 09/Jan/2015 12:37Le quotazioni del Brent sono in moderato calo, a chiusura di una settimana che si annuncia come la settima consecutiva con il segno meno.
Scivolati sino ai minimi dal 2009, i prezzi dei contratti di riferimento non accennano a rialzare la testa.
L'Arabia Saudita e gli altri paesi membri dell'Opec dell'area del Golfo mostrano di non voler tagliare la produzione per rilanciare i prezzi, sebbene la domanda evidenzi segnali di debolezza. L'inflazione cinese vicina ai minimi da cinque anni rappresenta un ulteriore sintomo del rallentamento dell'economia del colosso asiatico.
Intanto, si susseguono le revisioni, da parte degli analisti settoriali, delle previsioni sulle quotazioni nel 2015. Bnp Paribas ha tagliato la stima su Brent e Wti di oltre dieci dollari al barile, rispettivamente, a 60 e 55 dollari.
Attorno alle 11,40 italiane, il futures sulle consegne di Brent si attesta a 50,60 dollari il barile (-0,36 dollari), dopo aver oscillato fra 50,32 e 51,44 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa perde 0,09 dollari, a 48,70 dollari il barile, dopo aver oscillato tra 48,60 e 49,61 dollari.


Grazie per le notizie... apprezzo i tuoi aggiornamenti



Sono io che ringrazio te. Un saluto.
60 di 336 - 12/1/2015 12:49
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Goldman Sachs prevede che il prezzo del petrolio scenderà ancora. La banca d'affari ha tagliato le sue previsioni sul Brent nel primo trimestre da $85 a $47 al barile e sul WTI da $75 a $46 al barile.
Goldman crede il mercato petrolifero avrà bisogno di più tempo per ritrovare un equilibrio a causa delle elevate capacità di stoccaggio negli USA. La banca d'affari si attende inoltre un aumento delle scorte nel corso della prima metà di quest'anno.
Corretta al ribasso anche la previsione per l'intero 2015: il Brent dovrebbe oscillare intorno a un valore medio di $50,40 al barile e il WTI di $47,15 al barile. In precedenza Goldman aveva previsto per il benchmark europeo $83,75 al barile e per quello nordamericano $73,75 al barile.
Gli analisti indicano di non attendersi più che l'Arabia Saudita o altri importanti membri dell' OPEC taglieranno la loro produzione, mentre precedentemente avevano previsto che il cartello avrebbe aiutato a riequilibrare il mercato nella secondà metà dell'anno.
Il Brent e il WTI quotano al momento rispettivamente a $49,40 e a $47,55 al barile.
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