tomasson12
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Iscritto da: 22/10/2013
Sperem
3322 di 3400-01/6/2017 10:430
selling
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Iscritto da: 23/2/2011
Alla rottura del triangolo i volumi aumentano sino ad esplodere e Zucchi prende una direzione basta poco per uscire .... Vediamo da che parte
3323 di 3400-01/6/2017 10:570
rob73gfr
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Iscritto da: 19/3/2014
Quali sono i 2 punti di rottura?
3324 di 3400-01/6/2017 11:000
selling
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Iscritto da: 23/2/2011
Leggo articoli precedenti... Ma sopratutto devono avvenire in chiusura serale e con molti volumi ....durante il giorno nn conta.....
3325 di 3400-02/6/2017 14:420
selling
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Iscritto da: 23/2/2011
C è tempo ancora qualche seduta per apice trovare il punto o il giorno Impossibile stabilire quando scatterà nella direzione up possibilmente difficile dire a guardare il grafico settimanale mi verrebbe da dire fine prossima settimana .....si ma roba da maghi individuare il momento giusto per la rottura della costruzione mio pensiero
3326 di 3400-12/8/2017 12:210
GIOLA
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Zucchi, nessun problema di continuità aziendale
E' quanto ha assicurato quest'oggi Stefano Crespi, direttore generale e dirigente preposto per la contabilità della società, dopo che Kpmg ha espresso dubbi sulla capacità del gruppo di continuare a operare
di Francesca Gerosa
A oggi non c'è alcun rischio riguardante la continuità aziendale per Zucchi . E' quanto ha assicurato quest'oggi Stefano Crespi, direttore generale e dirigente preposto per la contabilità della società tessile. L'8 agosto Zucchi ha reso noto che la società di revisione Kpmg, approvando le relazioni al bilancio consolidato e al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016, ha richiamato quanto riportato dagli amministratori a proposito dei dubbi sulla capacità di continuare a operare in futuro sulla base del presupposto della continuità aziendale.
In un'email inviata all'agenzia Reuters, Crespi ha richiamato l'attenzione su quanto indicato nella relazione di bilancio, ovvero che "in considerazione dei risultati ad oggi conseguiti, che evidenziano una generazione di cassa migliore rispetto al piano, preso atto del fatto che giuridicamente la remissione del debito si è perfezionata con l'efficacia dell'accordo di ristrutturazione, consentendo il riequilibrio della situazione finanziaria e patrimoniale della società e del gruppo, alla luce dei risultati delle azioni di ristrutturazione e riorganizzazione poste in essere, valutato che il rischio di risoluzione dell'accordo di ristrutturazione è ad oggi di tipo remoto, si può affermare che ad oggi non sussistono problemi di continuità aziendale per la società e il gruppo, che possono fare affidamento su risorse finanziarie e patrimoniali tali da consentire la continuità aziendale".
Si ricorda che Zucchi ha chiuso il bilancio 2016 con un fatturato pari a 80,4 milioni di euro, in diminuzione del 13,5% rispetto ai 92,9 milioni di euro dell'esercizio precedente, un ebitda positivo per 7,8 milioni rispetto a 5,5 milioni negativi dell'esercizio 2015, un risultato operativo positivo per 5,7 milioni (era negativo per 15,6 milioni nel 2015), un risultato dell'esercizio sempre positivo per 4,5 milioni (era negativo per 19,5 milioni nel 2015), un indebitamento finanziario netto pari a 72,1 milioni di euro, in aumento dai 69,9 milioni dell'esercizio precedente, e un patrimonio netto consolidato negativo per 25,3 milioni di euro rispetto al valore già negativo di 39,6 milioni di euro registrato nel 2015.
Un indebitamento finanziario netto che al 31 marzo di quest'anno è risultato invariato a 72,2 milioni, mentre il fatturato consolidato è sceso nei primi tre mesi di quest'anno dell'11,5% a 18,2 milioni. L'ebitda �� stato positivo per 1,7 milioni dagli 1,2 milioni consuntivati al 31 marzo 2016, come il risultato operativo, positivo per 1,3 milioni (0,7 milioni al 31 marzo 2016) e il risultato del periodo, positivo per 1,1 milioni (0,4 milioni nel corrispondente periodo dell'esercizio 2016).
Dall'inizio dell'anno l'azione ha guadagnato il 42% del suo valore grazie all'accordo di ristrutturazione e alla realizzazione dell'aumento di capitale che hanno consentito il riequilibrio della situazione patrimoniale e finanziaria della società dopo l'accordo con le banche finanziatrici sulla ristrutturazione dei debiti.