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  • Indice
  • Cosa sono le Obbligazioni
  • Chi può emmettere Obbligazioni
  • Rimborso Obbligazioni
  • Differenze tra Obbligazioni e Azioni
  • Il prezzo di un'obbligazione
  • I Rischi delle Obbligazioni
  • Tipologie di Obbligazioni
  • Dove vengono quotate? Come avviene la negoziazione?
  • Come scegliere le Obbligazioni
  • Tassazione Obbligazioni
  • Tipologie di Obbligazioni



    Esistono diversi tipi di obbligazioni che possono essere acquistate dagli investitori a seconda delle caratteristiche specifiche ed alle esigenze dei singoli soggetti. I piu' diffusi sono:



    • Obbligazioni a tasso fisso: ovvero strumenti finanziari caratterizzati da un tasso di interesse che rimane costante per tutta la durata del contratto;

    • Obbligazioni a tasso variabile: ovvero obbligazioni dove il tasso d'interesse, a differenza delle precedenti, varia al variare dell'andamento del mercato. Esse sono solitamente formati da una parte fissa (solitamente nota come Rf, ovvero il tasso risk free dei titoli di stato a breve termine) ed una variabile (nota come “spread”) che varia al variare di un tasso di riferimento, tipicamente EURIBOR o LIBOR. Entrambi costituiscono dei tassi interbancari, ovvero i tassi che vengono applicati dalle banche quando si scambiano denaro nel mercato. Tuttavia, l'EURIBOR rappresenta una media applicata dalle maggiori banche nella zona Euro mentre il LIBOR riguarda solo le maggiori banche che operano nel mercato di Londra;

    • Obbligazioni societarie: ovvero quel tipo di obbligazioni che sono emesse dalle societa'. Esse, a loro volta, si suddividono in obbligazioni investment grade o non investment grade a seconda che il loro rating superi o meno una determinata soglia di giudizio stabilita dalle agenzie di rating;

    • Obbligazioni convertibili: questo e' un tipo particolare di obbligazione che da all'acquirente la possibilta', ad una determinata scadenza e sotto una determinata proporzione, di convertire le proprie obbligazioni in quote azionarie della societa'. A seconda che le azioni appartengano alla societa' in questione o ad una sua controllata, esse si dividono in obbligazioni convertibili dirette o indirette le quali sono legate a due diversi metodi di conversione, rispettivamente metodo diretto/indiretto.
      Il motivo principale che spinge le societa' ad emettere questo tipo di obbligazione e' quello di evitare di mandare segnali non positivi al mercato. Infatti, emettendole, il management dichiara in modo implicito che si aspetta una performance dell'azienda positiva in futuro , la quale comportera' un aumento nel prezzo delle azioni. In generale, esse sono da preferire alle obbligazioni standard per due motivi. Il primo e' che, acquistando questo tipo di strumento, il soggetto mantiene comunque lo status di obbligazionista (e quindi ha priorita' di rimborso rispetto agli azionisti) in caso di fallimento della medesima. Secondo, e' possibile trarre vantaggio nel caso in cui il mercato obbligazionario e azionario registrino performance diverse. L'unico problema si ha nel caso si abbia una situazione negativa nel mercato sia azionario sia obbligazionario, con la conseguenza che, non solo non e' piu' conveniente per l'investitore esercitare il diritto di conversione, ma il rendimento percepito dal medesimo e' minore di quello che si sarebbe ottenuto se egli avesse acquistato un'obbligazione standard.
      Il rendimento di un'obbligazione standard e' solitamente superiore a quello di un'obbligazione convertibile.

    • Obbligazioni cum warrant: esse sono un tipo di strumento finanziaro che, come nel caso precedente, danno la possibilita' all'obbligazionista di poter aquisire azioni della societa'. Tuttavia, a differenza di quanto avviene nel caso delle obbligazioni convertibili, al momento dell'acquisto l'investitore acquista 2 strumenti:
      obbligazione;
      warrant: esso e' lo strumento che permette al soggetto di sottoscrivere azioni secondo un rapporto prestabilito. La differenza con la categoria precedente e' chiara. Nel caso di un'obbligazione convertibile il soggetto si trasforma, tramite l'esercizio dell'opzione, da obbligazionista ad azionista; in questo caso egli non perde lo status di obbligazionista ma ha la possibilita' di detenere azioni ed obbligazioni.
      E' importante sottolineare che il warrant e' uno strumento autonomo rispetto all'obbligazione e presenta scadenze e strutture diverse dal medesimo. Questo significa che il soggetto puo' anche decidere di vendere sul mercato solo il warrant o l'obbligazione. Ha una durata di 4/5 anni e, come prima, la conversione puo' essere diretta/indiretta a seconda che le azioni siano della societa' o di una sua controllata;

    • Obbligazioni statali: sono chiamate “statali” tutte le categorie di obbligazioni che vengono emesse dallo Stato. Nel contesto italiano, le obbligazioni piu' diffuse sono:

      BOT (Buoni Ordinari del Tesoro): esse sono degli strumenti obbligazionari che non prevedono il pagamento di una cedola intermedia. Vengono emesse solitamente sotto la pari e il rendimento e' dato dalla differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore di rimborso. Hanno solitamente una durata inferiore all'anno, tipicamente 3, 6, 9,12 mesi;

      CCT (Certificati di Credito del Tesoro): sono strumenti obbligazionari con durata di 7 anni che conferiscono cedole semstrali posticipate. L'entita' della cedola e' pari al rendimento lordo annuale dei BOT a 6 mesi emessi nell'ultima asta antecedente il collocamento dei CCT. A tale valore viene aggiunto uno spread che, secondo quanto stabilito dal CCT 1-11-1996/03 risulta essere pari a 15 bps (0,15%);

      CTZ (Certificati del Tesoro Zero coupon): essi sono strumenti obbligazionari il cui taglio minimo e' di 1000 Euro. Hanno una durata che varia dai 18 ai 24 mesi e, dato che non prevedono alcun rimborso cedolare, sono emessi sotto la pari;

      BTP (Buoni del Tesoro Poliennali): essi sono degli strumenti obbligazionari che possono essere emessi sotto, sopra o alla pari con scadenza 3, 5, 10, 15 o 30 anni. Sono solitamente titoli a tasso semestrale fisso dove il Ministro del Tesoro ne determina l'importo, la durata ed il prezzo basandosi sulla partecipazione dei soggetti all'asta. All'interno dei BTP, una categoria molto diffusa sono i BTP€i, ovvero i BTP indicizzati all'inflazione europea. In questo caso il rendimento di suddetti titoli e' collegato all'andamento dell'Indice dei Prezzi al Consumo aggiornato ogni 6 mesi dall'Istat;

      BOC, BOR, BOP (Buoni Obbligazionari Comunali, Regionali, Provinciali): essi sono degli strumenti obbligazionari che vengono emessi da enti locali quali Comuni, Province o Regioni. La loro scadenza non puo' essere inferiore ai 5 anni e vengono emessi solitamente per finanziare progetti d'investimento dei Comuni, Province o Regioni.

      L'emissione di suddetti titoli segue quanto previsto dal meccanismo di collocamento dell'asta. A tal proposito esistono due tipi di aste: marginale o competitiva.
      L'asta competitiva e' quella prevista per il collocamento dei BOT. Possono prendere parte solo gli intermediari i quali raccolgono gli ordini, in termini di quantita' e prezzo, da parte dei loro sottoscrittori. I titoli vengono assegnati all'offerta/offerte che presentano il prezzo piu' alto. L'asta marginale, invece, e' quella usata per il collocamento degli altri titoli obbligazionari. Anche in essa, al pari della precedente, gli investitori esprimono le loro preferenze in termini di quantita' e prezzo. L'unica differenza e' che l'assegnazione dei titoli ai sottoscrittori avviene ad uno stesso prezzo, quello piu' basso. Di conseguenza, tutti i soggetti che prenderanno parte all'asta pagheranno uno stesso prezzo;

    • Obbligazioni estere: sono strumenti obbligazionari dove il paese di emissione e di vendita dei titoli non coincide;

    • Obbligazioni garantite: sono obbligazioni il cui rendimento e' garantito da un elemento sottostante. In genere vengono emesse allo scopo di trovare i fondi necessari per la realizzazione di un determinato progetto con la conseguenza che, in caso di insolvenza, tutti i fondi derivanti dal medesimo verrano utilizzati per ripagare i debiti verso gli obbligazionisti;

    • Obbligazioni non garantite: esse, a differenza delle precedenti, non presentano nessuna garanzia. Anzi, i detentori di queste obbligazioni sono caratterizzati da una priorita' di rimborso piuttosto bassa. Per questa ragione sono solitamente caratterizzati da un tasso di rendimento piu' elevato;

    • Obbligazioni callable: esse sono un tipo di obbligazione che prevede la possiblita' di rimborso anticipato da parte dell'emittente. Tuttavia, come detto precedentemente, devono trascorrere almeno 18 mesi dall'emissione e il rimborso non puo' avvenire ad un valore inferiore a quello nominale. La societa' esercita tale diritto in una situazione di ribasso dei tassi di mercato per evitare di pagare interessi che sono maggiori rispetto a quelli che il soggetto avrebbe a disposizione se si rivolgesse direttamente al mercato;

    • Obbligazioni putable: esse sono simili alle precedenti con la differenza che, se nel primo caso e' la societa' a richiedere il rimborso anticipato, in questo caso e' il soggetto stesso a richiederlo. Al contrario del precedente, il soggetto la esercita in una situazione di rialzo dei tassi di mercato in quanto risulta piu' conveniente, in termini di rendimento, sospendere il contratto obbligazionario e, magari, investire tali somme in strumenti finanziari presenti nel mercato che pagano di piu', in termini di interessi, rispetto a quanto avveniva con il vecchio contratto obbligazionario;

    • Obbligazioni indicizzate: esse sono un tipo di obbligazione il cui rendimento e' strettamente correlato all'andamento di un particolare indice. Esempi sono quei strumenti finanziari il cui rendimento e' legato all'inflazione. Cio' significa che l'investitore non si dovra' preoccupare, in questo caso, della perdita di valore che, eventualmente, potrebbe subire in caso di inflazione poiche' il suo rendimento si adeguera' automaticamente al tasso in questione. Questo natulmente implica un tasso di rendimento piu' basso rispetto ad obbligazioni non indicizzate;

    • Obbligazioni strutturata: esse sono degli strumenti obbligazionari particolari che presentano, oltre alla componente obbligazionaria, la quale garantisce il rimborso del valore nominale del titolo stesso, una componente derivata, il rendimento, che dipende da una attivita' sottostante quale un indice, un'azione ecc. La conseguenza primaria e' che solo il rimborso dell'obbligazione, se mantenuta fino a scandenza, e' assicurato, a differenza del suo rendimento che, come gia' detto, dipende dal verificarsi o meno di determinate situazioni previste nel contratto. Un esempio puo' essere rappresentato dal titolo obbligazionario X con valore nominale 100€, prezzo di acquisto 97€, durata 5 anni e il cui rendimento garantisce un tasso fisso all'anno 1, 3 e 5, mentre agli anni 2 e 4 garantisce un tasso pari a quello dei BOT a 6 mesi piu' uno spread del 0,75%. In questo caso il rendimento agli anni 2 e 4 rappresentano la componente aggiuntiva la quale dipende dall'andamento dei BOT. Esistono due diversi tipi di obbligazioni strutturate:
      Equity linked: qualora il valore di rimborso e' funzione dell'andamento del mercato o di una variabile del medesimo mentre il tasso d'interesse e' fisso;
      Fixed reverse floater: qualora il rendimento e' una funzione inversa dei tassi di mercato. Generalmente presentano un tasso fisso iniziale il quale, successivamente, si trasforma in un tasso variabile pari alla differenza tra un tetto massimo fissato nel contratto ed un parametro. Un esempio e' un'obbligazione con un tasso pari a [12% - 3*tasso dei BOT a 6 mesi];
      E' bene sottolineare che tali strumenti, data la presenza dello strumento derivato, sono molto complessi. Per questo motivo e' bene procedere con cautela all'eventuale loro acquisto provvedendo a richiedere l'intervento di intermediari finanziari specializzati.


    Naturalmente, maggiore e' il livello di rischio associato all'investimento, maggiore sara' il rendimento da esso promesso.


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