Idroelettrico: Ambrosetti, +9 mld investimenti con revisione concessioni
20 Aprile 2022 - 3:46PM
MF Dow Jones (Italiano)
Secondo uno studio di The European House - Ambrosetti una
revisione della durata delle concessioni idroelettriche
permetterebbe agli operatori di investire in Italia 9 mld di euro
aggiuntivi rispetto ad oggi. Gli investimenti addizionali
permetterebbero di generare altri 26,5 mld sul territorio
attraverso gli effetti indiretti e indotti, con ricadute positive
anche per le casse dello Stato.
E' quanto emerso dall'evento che si è tenuto presso il Centro
Studi Americani, durante il quale è stato presentato il Rapporto
"Le concessioni idroelettriche in Italia: incertezze e opportunità
per il rilancio del Paese". L'idroelettrico, informa una nota,
gioca un ruolo strategico per la transizione e sicurezza energetica
del Paese, rappresentando la 1a fonte rinnovabile per la
generazione elettrica in Italia (40,7% vs. 21,3% del solare e 16,0%
dell'eolico). L'idroelettrico assume ancora più rilevanza alla luce
dell'attuale crisi energetica, rendendo il sistema più sicuro,
resiliente e sostenibile.
Infatti, è in grado di offrire flessibilità al sistema
energetico,
permettendo l'accumulo di energia e garantendo la
stabilizzazione della rete elettrica, oltre a trarre le sue fonti a
livello locale e territoriale. Inoltre, L'idroelettrico è anche la
tecnologia energetica con la più bassa carbon intensity nella
generazione elettrica (assieme all'eolico).
"L'attuale crisi energetica ci pone di fronte a un bivio:
iniziare a investire nelle risorse strategiche presenti sul nostro
territorio o continuare a essere pericolosamente esposti agli shock
esogeni che impattano sul mercato dell'energia. Ripensare il quadro
normativo italiano relativo alle concessioni idroelettriche
rappresenterebbe un primo (ma fondamentale) passo verso una
maggiore sicurezza e resilienza del nostro settore energetico, con
investimenti addizionali immediatamente attivabili pari a 9 mld di
euro (ed effetti a cascata fino a 26,5 mld) che potrebbero essere
rilasciati con ricadute positive per i territori e le famiglie
italiane. Bisogna agire con tempestività
e sbloccare gli investimenti. Non possiamo permetterci di
perdere questa storica opportunità", ha dichiarato Valerio De
Molli, managing partner & Ceo The European House -
Ambrosetti.
Più del 70% degli impianti idroelettrici in Italia ha più di 40
anni e l'86% delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche
è già scaduto o scadrà entro il 2029. Diventa, quindi, prioritario
affrontare le criticità dell'attuale quadro normativo italiano e
sbloccare gli investimenti, affinché l'idroelettrico possa giocare
il ruolo centrale che gli spetta per la transizione energetica e la
messa in sicurezza dei territori italiani, sia in termini di
sicurezza di approvvigionamento energetico sia per l'assetto
idrogeologico.
"In un contesto come quello attuale lo sviluppo delle
rinnovabili non è più solo auspicabile ma necessario per
contribuire a raggiungere l'autosufficienza energetica del nostro
Paese e affrancarsi dalla dipendenza del gas estero - ha commentato
Renato Mazzoncini, ad di A2A -. L'idroelettrico è un settore
strategico ed è gestito largamente da imprese italiane. Gli
investimenti dei gestori a beneficio di questa importante risorsa
potrebbero essere favoriti da una normativa chiara ed omogenea, che
preveda un'estensione della concessione a fronte di investimenti a
favore dei territori che ospitano gli impianti, e la riassegnazione
mediante gara in assenza di miglioramenti per gli asset da parte
degli operatori uscenti".
"Da più di un secolo investiamo, costruiamo e operiamo impianti
idroelettrici - ha dichiarato Nicola Monti, ad di Edison -. Abbiamo
competenze di eccellenza in questo settore e con la nostra attività
generiamo valore tangibile sul territorio. Un valore che potrebbe
crescere ulteriormente con l'introduzione di adeguati meccanismi di
estensione delle concessioni che permetterebbero piani straordinari
di
investimento sugli impianti favorendo le filiere industriali
italiane dell'idroelettrico e contribuendo alla transizione
energetica del Paese".
"Per valorizzare il ruolo strategico dell'idroelettrico in
Italia è necessario, a livello europeo, garantire un'equità di
trattamento tra gli operatori degli Stati membri e una maggiore
omogeneità della normativa, mentre a livello nazionale è
prioritario creare le condizioni per una maggiore certezza per gli
operatori sul ritorno dell'investimento.
Serve una strategia che assicuri una rideterminazione della
durata della concessione a fronte di investimenti per rafforzare
ulteriormente il ruolo dell'idroelettrico", ha affermato Nicola
Lanzetta, direttore Italia di Enel.
gug
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April 20, 2022 09:31 ET (13:31 GMT)
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