P.A.: Zangrillo, su smart working no passi indietro (Stampa)
28 Novembre 2022 - 09:22AM
MF Dow Jones (Italiano)
"La prima preoccupazione della Legge di Bilancio è stata dare
una risposta alle persone più disagiate". Lo dice alla Stampa il
ministro Paolo Zangrillo, respingendo gli affondi sulla manovra e
difendendo la "tregua fiscale" da chi la accusa di strizzare
l'occhio agli evasori perché "il problema delle cartelle
esattoriali riguarda decine di migliaia di persone: non tutte sono
da punire".
Il ministro garantisce che, sullo smart working, per gli statali
non ci saranno retromarce: "È sbagliato pensare che non funzioni,
l'importante è organizzarsi. Ma può essere uno strumento molto
utile".
Zangrillo ha trascorso tutta la vita a lavorare nelle grandi
aziende, da Magneti Marelli ad Acea. Su quello che può portare un
manager nel comparto pubblico, spiega che "se si vuole far
funzionare una organizzazione, bisogna partire dal mettere al
centro le persone che ne fanno parte. Bisogna investire sui 3,2
milioni di dipendenti pubblici, per renderli consapevoli delle
responsabilità e del ruolo che ricoprono, fornendo loro strumenti
adeguati anche attraverso una formazione mirata, così da accrescere
motivazioni e senso di appartenenza".
Il ministro ricorda che "sono appena stati firmati i rinnovi di
contratti attesi da tempo, che riguardano 2,2 milioni di
dipendenti, circa l'85% del personale pubblico. Introducono
benefici retributivi importanti, che permettono a sanitari,
insegnanti e dipendenti degli enti locali di trascorrere un Natale
più sereno, ma innovano anche le regole sulla classificazione
professionale e liberalizzano i percorsi di carriere, economici e
giuridici, coniugando merito, formazione ed esperienza
professionale".
L'inflazione però continua a correre e nel Paese ci sono sei
milioni di lavoratori che hanno il contratto scaduto. "La manovra
che il governo si appresta a varare prevede misure importanti a
favore di famiglie e imprese colpite da una crisi causata prima
dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina. Viviamo in un'epoca
difficile, nella quale siamo tutti chiamati alla responsabilità. Da
parte mia non mancherà certo l'impegno per far fronte alle esigenze
dei dipendenti pubblici, per metterli nelle condizioni di
soddisfare al meglio le domande di cittadini e imprese",
precisa.
Mentre il progetto della rete unica sembra ormai diventato un
labirinto senza uscita, Zangrillo ha lanciato un allarme sul fatto
che la debolezza delle telecomunicazioni preoccupa l'intero settore
pubblico. "È una debolezza che sconta la mancanza storica di una
politica industriale per il settore, in grado di mettere in
relazione obiettivi e strumenti con riguardo alle diverse
componenti dell'ambiente digitale. Un passaggio fondamentale per
ridurre il divario rispetto al panorama europeo è, ad esempio,
l'implementazione delle semplificazioni amministrative come pure
riequilibrare l'approccio regolamentare verso la sostenibilità e
supportare gli investimenti per l'efficienza energetica e la
sostenibilità ambientale", mette in evidenza.
Quanto al Pnrr, che sta per passare alla fase attuativa, "la
vera sfida è trasformare le idee in realtà. Se guardo a un
orizzonte di cinque anni, immagino una P.A. considerata dai
cittadini come una opportunità, anziché un ostacolo, più flessibile
e più agile, così da favorire un rapporto più semplice e diretto
con l'utente. Ed immagino anche un rapporto più sinergico con gli
enti locali che amministrano i nostri territori, vera risorsa del
Paese. Il Pnrr prevede investimenti per oltre 1,2 miliardi di euro.
Si tratta di una opportunità straordinaria e irripetibile, un treno
che passa una sola volta. Non lo perderemo", assicura.
vs
fine
MF-DJ NEWS
2809:06 nov 2022
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November 28, 2022 03:07 ET (08:07 GMT)
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