UCRAINA: leader Ue trovano accordo, stop a 90% petrolio russo (stampa)
31 Maggio 2022 - 09:18AM
MF Dow Jones (Italiano)
In piena notte i leader del Consiglio europeo hanno trovato
l'accordo per l'embargo al petrolio russo. Venendo incontro ala
richieste di Ungheria e Repubblica Ceca viene bloccata solo
l'importazione del greggio via nave, ma non quella attarverso
l'oleodotto "Gruzhba".
In sostanza entro pochi mesi, probabilmente da gennaio prossimo,
verranno bloccati almeno i due terzi dell'"oro nero" di Putin e poi
la percentuale crescerà fino al 90 per cento. "L'accordo copre
immediatamente più di 2/3 delle importazioni di petrolio dalla
Russia, tagliando un'enorme fonte di finanziamento per la sua
macchina da guerra", ha scritto su Twitter il presidente del
Consiglio europeo Charles Michel. L'embargo sul petrolio via mare
parte tra sei mesi. Ma i dettagli tecnici e legali dell'accordo
sono rimandati (questa sarà la parte più delicata). Il sesto
pacchetto contiene oltre all'embargo sul petrolio russo via mare da
fine anno, con l'esenzione temporanea del greggio via oleodotto,
l'esclusione dal sistema internazionale di pagamenti Swift di tre
nuove banche russe, tra cui Sberbank (la più importante del Paese)
e una bielorussa; l'inclusione nella black list del patriarca
ortodosso Kirill; il bando di tre emittenti tv; lo stop alle
assicurazioni delle navi russe dalle compagnie Ue e il divieto di
fornitura da parte delle compagnie Ue di una serie di servizi alle
aziende russe.
Un'intesa di massima era stata raggiunta al mattino dagli
ambasciatori presso la Ue ma il dibattito tra i leader Ue è stato
lungo e incerto.
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al suo
arrivo era stata invece scettica: «Ho poche aspettative che si
possa risolvere nelle prossime 48 ore» ma il presidente francese
Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz erano
determinati. L'accordo raggiunto a livello di ambasciatori in
mattinata è emerso dalle bozze delle conclusioni del summit dove
finalmente nel capitolo Ucraina è comparso il paragrafo «sanzioni»:
fino a domenica sera non c'era. Però nel corso del dibattito tra i
leader Ue erano riemerse le criticità di Ungheria, Slovacchia,
Cechia e Bulgaria.
Obiettivo del Consiglio europeo era arrivare a una «convalida
politica» del meccanismo da mettere in piedi per accontentare
tutti: 1) riaffermare l'unità dei 27 sul fatto che le sanzioni
riguardano tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto; 2)
concordare che la prima parte del pacchetto sarà adottata nei
prossimi giorni in modo tale da poter interrompere da fine anno il
90% delle importazioni di petrolio russo; 3) impegnarsi a vietare
il prima possibile il resto delle importazioni via oleodotto. «Non
c'è accordo al momento», aveva detto il premier ungherese Viktor
Orbán al suo arrivo al vertice. Poi durante la discussione ha
chiesto e ottenuto garanzie per poter avere il greggio in altro
modo se ci dovesse essere un incidente al Druzhba che passa in
territorio ucraino (potrà acquistare greggio russo che arriva via
mare e rassicurazioni sulla pipeline adriatica). Berlino e Varsavia
hanno preso l'impegno politico a bandire tutto il petrolio russo da
fine anno, ma dal punto di vista legale il ramo nord dell'oleodotto
Druzhba che arriva in Germania e Polonia godrà della stessa
esenzione del ramo sud che va in Ungheria e Slovacchia. Scholz ha
detto che sono «sanzioni drastiche».
alu
fine
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3109:02 mag 2022
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May 31, 2022 03:03 ET (07:03 GMT)
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