Con il nuovo giudizio di Moody' s tutte le agenzie di rating hanno riportato Autostrade per l'Italia a "investment grade" e ora si apre un nuovo corso per la società. I numeri del terzo trimestre sono stati positivi, trainati dalla crescita del traffico dei mezzi pesanti. La situazione dell'infrastruttura? "Le ispezioni e le verifiche su gallerie e viadotti sono completate, non abbiamo alcun dubbio sulla sicurezza, ma ora le autostrade vanno ammodernate come tutte le infrastrutture del paese", spiega a MF-Milano Finanza l'ad di Aspi, Roberto Tomasi. Che ricorda come sul tavolo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci siano 12 miliardi di progetti già pronti a partire.

Domanda. Partiamo dal rating di Moody' s, perché sostiene che apra un nuovo corso?

Risposta. Per noi è un passaggio importantissimo. Chiude un ciclo e ne apre un altro. A giugno già S&P ci aveva riportati a investment grade e l'interlocuzione con Fitch e Moody' s iniziata subito dopo ha certificato il lavoro fatto.

D. In che senso?

R. La chiusura del contenzioso con il governo ha avuto ovviamente un ruolo importante, così come la chiusura delle pendenze su Genova. Hanno pesato anche le rassicurazioni che l'azionista Hra (controllato da Cdp al 51% insieme a Blackstone e Macquarie, ndr) non aumenterà il suo indebitamento. Infine è stata apprezzata la capacità dell'azienda nel mettere in atto gli investimenti.

D. Gli investimenti restano il focus di Aspi?

R. Assolutamente sì, e poter ritornare sui mercati con una posizione "investment grade" è importante e ci consente di implementare il piano investimenti. Il tutto in un quadro regolatorio finalmente definito. Questi sono stati gli elementi di solidità valutati positivamente dalle società di rating. Calcoli che con le attuali condizioni macro, il mercato del debito è sostanzialmente chiuso per le società che non sono investment grade. Noi invece nel 2023 potremo tornare sul mercato ed emettere i bond che avevamo programmato. Non ci sono dubbi che potremo portare avanti il nostro piano di investimenti.

D. I conti del trimestre sono positivi, avete registrato una crescita di traffico inattesa?

R. I dati vanno interpretati. Nel 2021 avevamo fatto stime che non tenevano conto dell'impatto della guerra in Ucraina. Il conflitto ha rallentato leggermente le proiezioni di crescita, ma è vero che rispetto alla flessione del pil che ci aspettavamo notiamo un'inaspettata capacità del Paese di reagire.

D. Da cosa emerge?

R. Il traffico pesante è più sostenuto rispetto ai livelli del 2019. I livelli complessivi del traffico fanno segnare un -2% rispetto al 2019 ma il dato è frutto di un -3% del traffico leggero e di un +3% del traffico pesante, un fenomeno interessante e non scontato, che dimostra come le merci continuino a viaggiare su gomma. È un fenomeno che ha a che fare con l'incertezza dei costi dei materiali. Sempre più persone scelgono di non mantenere magazzini immensi ma comprano just in time. Un traffico pesante con questi volumi però vuol dire che le infrastrutture si saturano molto velocemente.

D. Che Aspi emerge dai conti?

R. Abbiamo mostrato ratio finanziari molto solidi, in linea con le aspettative pur essendoci condizioni di mercato turbolente. E in più la capacità di fare manutenzioni e investimenti continua a crescere.

D. Parliamo delle manutenzioni. Qual è lo stato della rete oggi?

R. Le ispezioni e le verifiche su gallerie e viadotti sono state completate al 100% e sono strutturalmente pianificate con le autorità su base annuale. Non abbiamo alcun dubbio sulla sicurezza dell'infrastruttura. Però emerge il fatto che è un'infrastruttura che necessita di un ammodernamento importante, come tutte le infrastrutture del paese. Dobbiamo garantire alla rete altri 50-60 anni di vita utile e quindi dovremo continuare a intervenire progressivamente.

D. Insomma, i cantieri non si fermano?

R. No, continueranno a vedersi anche nei prossimi anni. Si tratta di ammodernamenti che dovranno allungare la vita dell'infrastruttura, arteria vitale per l'economia nazionale. In alcune zone però gli impatti sul traffico rimarranno. Oltre a questo ci sono i potenziamenti previsti.

D. Ossia?

R. Ci sono tratte i cui volumi indicano che è urgente potenziare la viabilità. Penso alla Gronda di Genova o al Passante di Bologna. Abbiamo già pronti o progetti esecutivi, con valutazioni di impatto ambientale e conferenze di servizi già tutti chiusi. Il Ministro si è attivato sin da subito per svincolare questi progetti: sul suo tavolo ci sono 12 miliardi di opere pronte per essere cantierizzate.

D. Quali saranno quelli a partire prima?

R. Quelli che potrebbero certamente partire sono i lavori relativi alla A11 Firenze-Prato-Pistoia, alla A14 diramazione Ravenna, la cantierizzazione del Passante di Bologna, la Gronda di Genova, la A13 Bologna-Ferrara e la Milano-Lodi, solo per citarne alcuni. L'entità dei progetti esecutivi pronti per esser cantierizzati denota il grande lavoro svolto in questi anni.

D. Cosa pensa delle vicende giudiziarie che secondo alcuni potrebbero mettere in discussione la cessione di Aspi a Cdp?

R. In questa fase non faccio valutazioni, mi limito a osservare che la stessa Avvocatura di Stato ha fatto ricorso al Consiglio di Stato. Posso dire che questa vicenda non incide sulla gestione dell'operatività. Noi siamo concentrati sul futuro.

D. Parliamo di dividendi, i soci vi hanno chiesto la distribuzione delle riserve e c'è chi sostiene che vi chiederanno altre cedole straordinarie. È così?

R. Facciamo chiarezza. Nel 2021 Atlantia e i futuri azionisti decisero di non distribuire i dividendi dell'esercizio che altrimenti sarebbero stati liquidati e sarebbero stati incassati da Atlantia. Invece sono stati messi a riserva e poi distribuiti in una fase successiva. Non sono state intaccate le riserve, quelli erano i dividendi del 2021.

D. Va bene, ma il ragionamento di un cittadino potrebbe essere: erano soldi che potevano andare in manutenzione. No?

R. I ratio finanziari per noi sono sacri, sia quelli convenzionali sia quelli di mercato. E la nostra capacità di essere un'azienda redditizia è un elemento che supporta i giudizi sul debito, che si trasforma in capacità di incrementare il capitale e fare investimenti. Quello che nessuno potrà mai dire è che Aspi abbia ridotto anche di un solo euro le spese per manutenzione e ammodernamento della rete. Mi piacerebbe che ci misurassero per la nostra capacità di mettere a terra gli investimenti previsti.

red

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November 14, 2022 03:15 ET (08:15 GMT)

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