Autostrade: Tomasi, come sarà la mia Aspi (Mi.Fi.)
14 Novembre 2022 - 09:30AM
MF Dow Jones (Italiano)
Con il nuovo giudizio di Moody' s tutte le agenzie di rating
hanno riportato Autostrade per l'Italia a "investment grade" e ora
si apre un nuovo corso per la società. I numeri del terzo trimestre
sono stati positivi, trainati dalla crescita del traffico dei mezzi
pesanti. La situazione dell'infrastruttura? "Le ispezioni e le
verifiche su gallerie e viadotti sono completate, non abbiamo alcun
dubbio sulla sicurezza, ma ora le autostrade vanno ammodernate come
tutte le infrastrutture del paese", spiega a MF-Milano Finanza l'ad
di Aspi, Roberto Tomasi. Che ricorda come sul tavolo del ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti ci siano 12 miliardi di
progetti già pronti a partire.
Domanda. Partiamo dal rating di Moody' s, perché sostiene che
apra un nuovo corso?
Risposta. Per noi è un passaggio importantissimo. Chiude un
ciclo e ne apre un altro. A giugno già S&P ci aveva riportati a
investment grade e l'interlocuzione con Fitch e Moody' s iniziata
subito dopo ha certificato il lavoro fatto.
D. In che senso?
R. La chiusura del contenzioso con il governo ha avuto
ovviamente un ruolo importante, così come la chiusura delle
pendenze su Genova. Hanno pesato anche le rassicurazioni che
l'azionista Hra (controllato da Cdp al 51% insieme a Blackstone e
Macquarie, ndr) non aumenterà il suo indebitamento. Infine è stata
apprezzata la capacità dell'azienda nel mettere in atto gli
investimenti.
D. Gli investimenti restano il focus di Aspi?
R. Assolutamente sì, e poter ritornare sui mercati con una
posizione "investment grade" è importante e ci consente di
implementare il piano investimenti. Il tutto in un quadro
regolatorio finalmente definito. Questi sono stati gli elementi di
solidità valutati positivamente dalle società di rating. Calcoli
che con le attuali condizioni macro, il mercato del debito è
sostanzialmente chiuso per le società che non sono investment
grade. Noi invece nel 2023 potremo tornare sul mercato ed emettere
i bond che avevamo programmato. Non ci sono dubbi che potremo
portare avanti il nostro piano di investimenti.
D. I conti del trimestre sono positivi, avete registrato una
crescita di traffico inattesa?
R. I dati vanno interpretati. Nel 2021 avevamo fatto stime che
non tenevano conto dell'impatto della guerra in Ucraina. Il
conflitto ha rallentato leggermente le proiezioni di crescita, ma è
vero che rispetto alla flessione del pil che ci aspettavamo notiamo
un'inaspettata capacità del Paese di reagire.
D. Da cosa emerge?
R. Il traffico pesante è più sostenuto rispetto ai livelli del
2019. I livelli complessivi del traffico fanno segnare un -2%
rispetto al 2019 ma il dato è frutto di un -3% del traffico leggero
e di un +3% del traffico pesante, un fenomeno interessante e non
scontato, che dimostra come le merci continuino a viaggiare su
gomma. È un fenomeno che ha a che fare con l'incertezza dei costi
dei materiali. Sempre più persone scelgono di non mantenere
magazzini immensi ma comprano just in time. Un traffico pesante con
questi volumi però vuol dire che le infrastrutture si saturano
molto velocemente.
D. Che Aspi emerge dai conti?
R. Abbiamo mostrato ratio finanziari molto solidi, in linea con
le aspettative pur essendoci condizioni di mercato turbolente. E in
più la capacità di fare manutenzioni e investimenti continua a
crescere.
D. Parliamo delle manutenzioni. Qual è lo stato della rete
oggi?
R. Le ispezioni e le verifiche su gallerie e viadotti sono state
completate al 100% e sono strutturalmente pianificate con le
autorità su base annuale. Non abbiamo alcun dubbio sulla sicurezza
dell'infrastruttura. Però emerge il fatto che è un'infrastruttura
che necessita di un ammodernamento importante, come tutte le
infrastrutture del paese. Dobbiamo garantire alla rete altri 50-60
anni di vita utile e quindi dovremo continuare a intervenire
progressivamente.
D. Insomma, i cantieri non si fermano?
R. No, continueranno a vedersi anche nei prossimi anni. Si
tratta di ammodernamenti che dovranno allungare la vita
dell'infrastruttura, arteria vitale per l'economia nazionale. In
alcune zone però gli impatti sul traffico rimarranno. Oltre a
questo ci sono i potenziamenti previsti.
D. Ossia?
R. Ci sono tratte i cui volumi indicano che è urgente potenziare
la viabilità. Penso alla Gronda di Genova o al Passante di Bologna.
Abbiamo già pronti o progetti esecutivi, con valutazioni di impatto
ambientale e conferenze di servizi già tutti chiusi. Il Ministro si
è attivato sin da subito per svincolare questi progetti: sul suo
tavolo ci sono 12 miliardi di opere pronte per essere
cantierizzate.
D. Quali saranno quelli a partire prima?
R. Quelli che potrebbero certamente partire sono i lavori
relativi alla A11 Firenze-Prato-Pistoia, alla A14 diramazione
Ravenna, la cantierizzazione del Passante di Bologna, la Gronda di
Genova, la A13 Bologna-Ferrara e la Milano-Lodi, solo per citarne
alcuni. L'entità dei progetti esecutivi pronti per esser
cantierizzati denota il grande lavoro svolto in questi anni.
D. Cosa pensa delle vicende giudiziarie che secondo alcuni
potrebbero mettere in discussione la cessione di Aspi a Cdp?
R. In questa fase non faccio valutazioni, mi limito a osservare
che la stessa Avvocatura di Stato ha fatto ricorso al Consiglio di
Stato. Posso dire che questa vicenda non incide sulla gestione
dell'operatività. Noi siamo concentrati sul futuro.
D. Parliamo di dividendi, i soci vi hanno chiesto la
distribuzione delle riserve e c'è chi sostiene che vi chiederanno
altre cedole straordinarie. È così?
R. Facciamo chiarezza. Nel 2021 Atlantia e i futuri azionisti
decisero di non distribuire i dividendi dell'esercizio che
altrimenti sarebbero stati liquidati e sarebbero stati incassati da
Atlantia. Invece sono stati messi a riserva e poi distribuiti in
una fase successiva. Non sono state intaccate le riserve, quelli
erano i dividendi del 2021.
D. Va bene, ma il ragionamento di un cittadino potrebbe essere:
erano soldi che potevano andare in manutenzione. No?
R. I ratio finanziari per noi sono sacri, sia quelli
convenzionali sia quelli di mercato. E la nostra capacità di essere
un'azienda redditizia è un elemento che supporta i giudizi sul
debito, che si trasforma in capacità di incrementare il capitale e
fare investimenti. Quello che nessuno potrà mai dire è che Aspi
abbia ridotto anche di un solo euro le spese per manutenzione e
ammodernamento della rete. Mi piacerebbe che ci misurassero per la
nostra capacità di mettere a terra gli investimenti previsti.
red
fine
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