Finanza: Ragaini (B.Generali), in portafoglio alzare quota di asset reali e valute (MF)
01 Marzo 2022 - 8:55AM
MF Dow Jones (Italiano)
Più che nell'ottica di un mercato orso, gli investitori
dovrebbero continuare a guardare al flusso di notizie sul conflitto
tra Russia e Ucraina con un'altra lente: quella della volatilità. A
spiegarlo è Andrea Ragaini, vicedirettore generale di Banca
Generali con responsabilità su wealth management, mercati e
prodotti.
Domanda. Come si pone il conflitto nello scenario di mercato di
questi primi mesi del 2022?
Risposta. Prima della guerra si parlava di possibile inflazione
strutturale e tassi di interesse, e questo alimentava la
volatilità. L'attacco all'Ucraina non fa che esasperarla, ma senza
che ciò si traduca necessariamente in un mercato orso.
D. Quali sono le variabili più rilevanti per i mercati?
R. L'andamento delle borse dipende dalla crescita economica, e
quindi un aspetto da monitorare con attenzione è l'impatto delle
sanzioni sul pil globale, stimato intorno all'1,5%-2%. E poi c'è il
tema del rincaro delle materie prime.
D. E le perdite delle banche?
R. A inizio anno i titoli finanziari hanno vissuto un rally in
scia alla crescita della curva dei tassi. Più che l'esposizione
alla Russia, ora gli istituti di credito stanno soffrendo il nuovo
clima di probabile cautela delle banche centrali.
D. Come tenere sotto controllo l'emotività in portafoglio?
R. Di crisi nel corso della storia recente ce ne sono state
tante, e quindi anche questo conflitto va gestito con razionalità.
Bisogna guardare al medio-lungo periodo, ricordando che i
portafogli gestiti da consulenti professionali sono costruiti in
base ai profili di rischio dei clienti: vendere in un momento di
eccesso di emotività risultata pertanto quasi sempre sbagliato. Un
esempio: dopo Pearl Harbor, i mercati in soli 12 mesi erano tornati
in positivo. E una cosa simile è successa dopo tutti i grandi
scossoni geopolitici degli ultimi decenni.
D. Su quali asset class puntare?
R. In un momento di ritorno dell'inflazione avere asset reali in
portafoglio è un elemento imprescindibile, specialmente nei
portafogli private. Azioni, commodity, oro: in questa situazione di
conflitto tali elementi valgono ancora di più. E poi ci sono le
valute: non solo l'euro, ma anche quelle strutturali come il
dollaro americano, il dollaro canadese e, in misura minore, yen
giapponese e sterlina britannica.
D. Per quanto riguarda l'azionario?
R. In linea di massima è ancora meglio puntare sull'equity che
sul reddito fisso, magari facendo partire un piano di accumulo
azionario a 12 o 24 mesi. Se settori e geografie invece, oggi più
che mai vale la regola della diversificazione.
D. Il Ftse Mib ieri ha rischiato di scendere sotto quota 25mila
punti. Potrebbe essere un buon punto d'ingresso?
R. I 25mila costituiscono una soglia significativa. Una rottura
di questo limite potrebbe portare anche a un ribasso a 24mila, ma
se si riuscisse a restare sopra si potrebbe arrivare a 26.500.
D. E dal punto di vista della composizione degli indici?
R. Il mercato italiano resta di per sé molto interessante, ma è
al contempo molto dipendente dalle forniture russe, il che lo rende
vulnerabile al rally dei costi energetici.
fch
(END) Dow Jones Newswires
March 01, 2022 02:40 ET (07:40 GMT)
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