B.Ifis: in piano stima utile netto a 164 mln al 2024
10 Febbraio 2022 - 8:42AM
MF Dow Jones (Italiano)
Banca Ifis ha approvato il piano industriale 2022-2024 che vede
un Utile in deciso rialzo dai 102 milioni di euro del 2021 (101
milioni utile di pertinenza della Capogruppo) ai 164 milioni di
euro a fine piano (161 milioni di euro l'utile di pertinenza della
Capogruppo) grazie alle quattro leve strategiche - D.O.E.S.
(digitalizzazione, apertura a partnership di business, efficienza e
sostenibilità) - innestate su un solido modello fondato su
specializzazione e diversificazione.
I Ricavi, spiega una nota, sono attesi in crescita da 603
milioni di euro del 2021 a 689 milioni di euro nel 2024 (CAGR del
+5%) sostenuti dall'aumento dei volumi, dall'innovazione
tecnologica e da nuove partnership strategiche. Il contributo alla
crescita sarà equamente bilanciato per business e tipologia di
asset. I Costi operativi, al netto degli altri costi di natura
prevalentemente straordinaria, passano da 348 milioni di euro del
2021 a 372 milioni di euro nel 2024 (CAGR del +2%). Il Cost/income
e' in netta diminuzione dal 62% del 2021 al 56% del 2024 grazie
anche a mirate azioni di efficienza e di contenimento dei costi. La
razionalizzazione dei costi contribuirà in modo importante a
finanziare la trasformazione del business.
I Crediti alla clientela passano da 10,3 miliardi di euro nel
2021 a 12,1 miliardi di euro al 2024 trainati dal lancio di
prodotti digitali, dalla crescita di segmenti ad alta redditività e
dalle partnership con player strategici. Il Net NPE ratio e' atteso
in miglioramento dal 3,9% del 2021 al 2,8% del 2024. Il Funding
passa da 10,8 miliardi di euro del 2021 ai 13,6 miliardi di euro
nel 2024. La Banca continuerà a perseguire la diversificazione
delle fonti di raccolta anche grazie a cartolarizzazioni e
all'emissione di bond. Il CET 1 ratio e' visto superiore al 14% in
tutto l'arco del piano e consentirà di sostenere la politica di
dividendi della Banca. Il MREL e' significativamente superiore alle
soglie dei requisiti normativi del 10%. Ratios regolamentari LCR
(superiore a 1500% nel 2024) e NSFR (al 120% nel 2024) ampiamente
al di sopra dei requisiti minimi regolamentari lungo l'intera
durata del piano. Il Payout ratio e' atteso pari a circa il 50% in
tutta la durata del piano per offrire uno stabile ritorno di valore
agli azionisti.
Nei prossimi tre anni, Banca Ifis investirà nella
digitalizzazione circa 76 milioni di euro (tra il 2019 e il 2021
gli investimenti ICT sono stati pari a 42 milioni di euro) e
investirà in un team dedicato per la trasformazione digitale della
Banca. Nel segmento Corporate and Commercial Banking questi
investimenti porteranno, entro il 2024, al raddoppio
dell'acquisizione dei clienti attraverso canali digitali (oltre il
40% rispetto il 25% di oggi), ad avere oltre il 90% delle
erogazioni completate in meno di 3 giorni e alla riduzione del
tempo medio di risposta: entro le 24 ore rispetto ai circa 12
giorni attuali, garantendo una relazione con il cliente full
digital. Nel Settore Npl, sarà implementata una strategia di
contatto multicanale, l'uso della robotica e di moderni strumenti
di analytics per accelerare i processi di recupero con l'obiettivo
di ridurre del 30% i tempi di onboarding dei portafogli Npl di
nuova acquisizione e gestire in modo digitale e centralizzato più
del 20% dei volumi.
Con il progetto di Bank-as-a-platform, la Banca punta ad aprirsi
a nuove collaborazioni strategiche con attori specializzati per
ridurre la complessità e contenere i costi fissi. Nel 2022, Banca
Ifis ha stretto accordi con Banca Generali per la distribuzione dei
prodotti bancari a portafoglio della Banca come i prestiti alle
PMI. Nell'arco del triennio l'obiettivo è di ampliare gli accordi
esistenti verso nuove soluzioni e altri segmenti di clienti (es.
leasing digitale e noleggio a privati) avviando al contempo nuove
partnership con player industriali e bancari.
Sul fronte Non Performing Loans, la strategia porterà a valutare
accordi di forward flow per migliorare la stabilità degli acquisti
di Npl, la condivisione dell'investimento con co-investitori per
mitigare l'impatto del calendar provisioning, ma anche partnership
con servicer specializzati in 'segment non-core' (es. big ticket)
per ottimizzare il recupero e contenere i costi fissi. L'impatto
del calendar provisioning sarà gestito grazie al co-investimento
con attori che hanno obiettivi comuni a quelli di Banca Ifis e
all'implementazione di efficienti strategie di recovery. Nell'arco
della durata del piano industriale, si stima che gli Npl acquistati
e soggetti a calendar provisioning saranno circa il 15%.
Ernesto Furstenberg Fassio, Vice Presidente di Banca Ifis,
sottolinea che 'con il Piano Industriale 2022-2024 Banca Ifis
conferma la propria natura di challenger bank che persegue
obiettivi di generazione di valore sostenibile in settori ad alta
remuneratività. La Banca arriva a questo fondamentale appuntamento
forte di una dote importante, legata al trasferimento della sede
legale della controllante che ne fa attestare il CET1 al 15,4%. La
Banca si affaccia al contesto post Covid con ottimi fondamentali.
Il piano declina una visione di lungo periodo che è propria anche
dell'azionista di controllo: si persegue il rafforzamento della
posizione di leadership nei settori core di operatività e
l'obiettivo è avere una Banca ancora più innovativa, digitale,
tecnologica, efficiente nell'industrializzazione dei processi,
basata sulle competenze delle persone e sostenibile. Nel prossimo
triennio, guideremo la trasformazione della Banca puntando su tali
obiettivi nel segno della sostenibilità, con l'obiettivo di
generare un impatto positivo e tangibile per tutti gli stakeholder.
Il neocostituito Social Impact Lab sarà focalizzato sulla
promozione di una società più inclusiva. Continueremo a investire
sulle nostre persone anche con programmi di formazione e piani di
welfare dedicati, oltre a modalità di lavoro che favoriscano il
work-life balance'.
Secondo Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca
Ifis, 'il nuovo Piano Industriale punta a consolidare la leadership
di Banca Ifis nei business a più alta opportunità di crescita e
redditività: Commercial and Corporate Banking per le PMI e Npl,
dove la Banca è leader assoluta nel segmento smallticket unsecured.
Nel corso del prossimo triennio diventeremo una Banca sempre più
digitale, efficiente, aperta a nuove partnership, orientata alla
crescita sostenibile. Questo è il significato di D.O.E.S: digital,
open, efficient, sustainable. Entrando nel dettaglio dei target
finanziari, nel periodo di Piano prevediamo di generare circa 400
milioni di euro di utile netto cumulato e di distribuire circa 200
milioni di euro di dividendi cumulati. Raggiungeremo un ROE di
oltre il 9% nel 2024 mentre il CET1 si manterrà al di sopra del 14%
per l'intero triennio, la qualità dell'attivo migliorerà attraverso
un'attenta gestione del rischio di concentrazione, anche grazie al
rafforzamento della politica creditizia. La digitalizzazione e
l'innovazione sono, e continueranno a essere, driver strategici per
aumentare il nostro vantaggio competitivo e ottenere una crescita a
costi contenuti. Stiamo accelerando il processo di digitalizzazione
del nostro servizio commerciale rivolto alle PMI: entro il 2024
puntiamo ad acquisire oltre il 40% dei nuovi clienti attraverso
canali digitali, il doppio rispetto a oggi, e a concedere oltre il
90% di nuovi prestiti in meno di tre giorni, mentre nell'area Npl
amplieremo l'utilizzo di robotica e sistemi di intelligenza
artificiale per ottimizzare le strategie di recupero.
Attraverso il modello di "Bank-as-a-platform" avvieremo
partnership con attori bancari e industriali in crescita come noi
al fine di mantenere la nostra base di costi flessibile e
utilizzare le capacità distributive di terze parti. Abbiamo già in
essere accordi di distribuzione sul credito con Banca Generali e
sulla raccolta con Fineco, mentre nel Business dei crediti
deteriorati valuteremo collaborazioni con cedenti di portafogli di
Npl e co-investitori per massimizzare la redditività del recupero
per tutti'.
'Aumenteremo l'efficienza riducendo i costi di gestione e
ottimizzando i processi per liberare risorse e autofinanziare la
trasformazione. Nel periodo di piano, a fronte di ricavi in
crescita del 5% i costi operativi dovrebbero aumentare di circa il
2% annuo. Incrementeremo dell'80% l'impegno di risorse nell'IT da
42 milioni di euro del triennio precedente a 76 milioni di euro nel
2022-24 (sia spese sia investimenti).
Per Banca Ifis la sostenibilità è una leva di creazione di
valore. Abbiamo già avviato un percorso ESG con importanti
iniziative, ottenendo da MSCI il rating "A". Siamo la prima
challenger bank italiana che ha aderito alla Net-Zero Banking
Alliance, abbiamo già avviato un progetto per supportare le PMI
nella transizione sostenibile, mentre nel segmento Npl abbiamo
sviluppato un modello di recupero etico e sostenibile per la
re-inclusione finanziaria delle famiglie. Siamo inoltre il primo
istituto certificato per la parità di genere dal Winning Women
Institute.
Il Business Plan 2022-2024 si basa sulle competenze distintive
delle nostre persone, la garanzia più importante del nostro
successo. Un piano ambizioso che ci permetterà di accelerare la
trasformazione di una Banca più digitale, aperta, efficiente e
sostenibile', ha concluso.
lab
MF-DJ NEWS
1008:25 feb 2022
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February 10, 2022 02:27 ET (07:27 GMT)
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