Il Ftse Mib ha ridotto i guadagni ma resta tonico (+1,4% a 23.354 punti) dopo che l'inflazione Usa si è rivelata superiore alle attese ad aprile.

Nel dettaglio l'inflazione negli Stati Uniti è cresciuta dello 0,3% a livello mensile e dell'8,3% su base annuale ad aprile (+0,2% m/m il consenso). L'indice dei prezzi al consumo core, attentamente monitorato dalla Fed, è salito dello 0,6% a livello congiunturale ed è aumentato del 6,2% a/a (+0,4% m/m il consenso). I prezzi energetici, sempre ad aprile, sono diminuiti del 2,7% e quelli alimentari sono saliti dello 0,9%.

Sul fronte poi della politica monetaria "dopo mesi di resistenze, sembra che la Bce stia formando un consenso sul rialzo dei tassi di interesse nei prossimi mesi". Le parole dei membri del board nelle ultime settimane "hanno alluso a questo e Christine Lagarde oggi si è leggermente discostata dalla sua politica di ambiguitá per accennare alla possibilitá di un rialzo a luglio", afferma Craig Erlam, analista di mercato senior, Regno Unito e Emea, di Oanda.

"Ciò sarebbe in linea con la posizione dei mercati sul rialzo e renderebbe la Bce l'ultima banca centrale ad abbandonare l'argomentazione della transitorietá e ad avviare tardivamente un inasprimento. Non è chiaro se l'Europa pagherá il prezzo della sua esitazione, come potrebbe accadere nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Nuova Zelanda e in molti altri Paesi. Potrebbe dipendere dalla rapiditá con cui accetterá di alzare i tassi e da quanto l'inflazione sará radicata", conclude Erlam.

Gli economisti di Ubs si aspettano il primo rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea il 21 luglio. Gli esperti prevedono, nel dettaglio, tre incrementi del costo del denaro da 25 punti base quest'anno e altri quattro aumento nel 2023.

A piazza Affari vola Unicredit, miglior titolo del Ftse Mib con un rialzo del 9,19%. Bene il comparto bancario con Intesa Sanpaolo che sale del 3,14%, Bper del 2,56% e Banco Bpm del 2,27%.

Restando in ambito bancario, Mediobanca (+0,22%) ha riportato solidi risultati nel terzo trimestre, afferma l'analista di Citi Azzurra Guelfi. L'utile netto della banca italiana ha battuto il consenso, con il margine di interesse e le commissioni che hanno ottenuto risultati migliori del previsto. Anche gli accantonamenti sono inferiori alle stime, aggiunge Citi. Per quanto riguarda le singole divisioni, la banca commerciale e il wealth management hanno fatto meglio del previsto, mentre il corporate e l'investment banking sono stati piú deboli, puntualizza Citi. Mediobanca ha anche confermato la sua politica di ritorno sul capitale, che gli analisti considerano generosa. L'attenzione degli investitori dovrebbe ora concentrarsi sulla strategia dell'azienda per far crescere la sua unitá di wealth management e sui suoi piani di finanziamento, concludono da Citi.

Tornando al Ftse Mib, male invece Recordati e Amplifon che cedono rispettivamente il 2,9% e il 2,85%.

Sul Mid Cap S.Ferragamo e Brembo festeggiano i conti con rialzi rispettivamente del 9,64% e del 4,86%. Male invece Gvs che crolla del 12,08%. Debole anche Wiit che cede lo 0,83% dopo la trimestrale.

alb/pl

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

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May 11, 2022 09:48 ET (13:48 GMT)

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