Chiusura in ribasso ma lontano dai minimi di giornata per l'azionario milanese. Il Ftse Mib ha ceduto lo 0,93% a 21.286 punti, in recupero dai 21.038 punti segnati nel pomeriggio.

A catalizzare l'attenzione sul fronte macro e' stata l'inflazione negli Stati Uniti, il dato piú atteso della settimana in corso, cresciuto piu' delle attese. A giugno l'inflazione e' infatti salita dell'1,3% a livello mensile e del 9,1% su base annuale, oltre le stime poste a +1% m/m e +8,7% a/a.

L'indice dei prezzi al consumo core, attentamente monitorato dalla Fed, è salito dello 0,7% a livello congiunturale ed è aumentato del 5,9% a/a (+0,5% m/m il consenso). I prezzi energetici, sempre a giugno, sono cresciuti del 7,5% e quelli alimentari sono saliti dell'1%.

Alla luce di questi numeri, gli operatori vedono affievolirsi le

probabilitá che la Fed possa intraprendere un percorso di restringimento

monetario meno duro nei prossimi mesi.

Nel frattempo, sempre in tema di banche centrali, la Bank of Canada ha alzato il tasso di riferimento di un intero punto percentuale, ovvero 100 punti base.

La banca centrale della Nuova Zelanda, da parte sua, ha alzato il tasso

di interesse di riferimento di 50 punti base per la terza riunione

consecutiva, nel tentativo di frenare l'inflazione, e ha preannunciato

ulteriori incrementi del costo del denaro.

Per quanto concerne invece i dati macro europei, l'indice dei prezzi al

consumo definitivo tedesco è salito dello 0,1% a livello mensile ed è

cresciuto del 7,6% su base annuale a giugno, rilevazioni in linea con la

lettura preliminare e il consenso.

Tra le blue chip di piazza Affari a far segnare i cali maggiori e' stata ancora Saipem (-43,2%), sempre penalizzata dall'effetto dell'aumento di capitale. Il gruppo ha reso noto che 2.052.446 diritti di opzione su un totale di 6.284.082 diritti di opzione non esercitati al termine del periodo di opzione sono stati venduti all'asta su Euronext Milan ieri e oggi, relativi alla sottoscrizione di 194.982.370 azioni ordinarie di nuova emissione, corrispondenti a circa il 9,9% del totale delle nuove azioni rivenienti dall'aumento di capitale a pagamento, in via inscindibile.

Nel lusso ha resistito ai cali diffusi sul mercato B.Cucinelli (+1,54%), complici i dati sui ricavi del primo semestre superiori alle attese e l'incremento della guidance sul fatturato per l'intero 2022.

pl

 

(END) Dow Jones Newswires

July 13, 2022 11:44 ET (15:44 GMT)

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