Seduta cautamente positiva per le principali piazze europee dopo la decisione, attesa, della Fed di avviare il processo di tapering con una riduzione iniziale di 15 mld usd al mese degli acquisti di asset (ad oggi 120 mld usd al mese).

Il Ftse Mib in particolare ha segnato +0,53% a 27.522 punti, mentre continua l'ondata di trimestrali.

Da segnalare che la BoE ha mantenuto stabile il suo tasso di interesse di riferimento, ma prevede di procedere con un rialzo nel breve termine.

Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta debole (Dow Jones -0,25%) dopo i record registrati ieri in scia alla riunione del Fomc.

Contrastati i dati macro statunitensi: bene le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) che sono calate di 14.000 unitá a quota 269.000, contro un consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal a 275.000.

Male invece la bilancia commerciale degli Stati Uniti che ha registrato a settembre un deficit di 80,9 miliardi di dollari, in aumento rispetto al dato del mese precedente rivisto da 73,3 mld usd a 72,8 mld usd. Il disavanzo è peggiore di quello previsto dagli economisti che si aspettavano un deficit pari a 74,1 mld usd.

Quanto all'Eurozona, invece, l'indice Pmi composito, nella lettura finale di ottobre, si è attestato a 54,2 punti dai 56,2 di settembre. Il dato è leggermente al di sotto del preliminare e del consenso a quota 54,3 punti.

L'indice finale relativo al settore dei servizi è invece sceso a 54,6 punti rispetto ai 56,4 del mese precedente, anche in questo caso lievemente al di sotto del preliminare e del consenso degli economisti a 54,7 punti.

A piazza Affari in rally Tim (+4,49%) in scia ad alcune ipotesi di stampa in merito a possibili assetti societari relativi alla rete. La societa' ha precisato tuttavia che l'argomento non è stato oggetto di discussione nel Consiglio di amministrazione nè tantomeno sono state prese decisioni al riguardo.

Ha brillato poi Tenaris che ha festeggiato con un +6,26% i risultati del terzo trimestre migliori delle attese.

Seguono Eni (+1,45%) e Saipem (+0,66%). A spingere il settore il rialzo del prezzo del petrolio in salita dopo la decisione dell'Opec e dei suoi alleati di aumentare la produzione di petrolio di 400.000 barili al giorno a dicembre, come da attese.

Bene le utility tra cui A2A (+1,8%), Italgas (+1,64%), Hera (+1,59%), Terna (+0,45%). Da notare Snam (+0,83%) dopo i conti trimestrali.

Tra gli industriali focus su Cnh I. (+0,52%) che nel terzo trimestre dell'anno ha realizzato un utile netto adjusted pari a 496 mln usd. A contenere i rialzi le parole del Ceo del gruppo, Scott Wine, secondo cui "il quarto trimestre sara' il periodo piú colpito dalla carenza di componenti".

Nel resto del listino forti guadagni dopo i conti trimestrali per Sanlorenzo (+6,68%), Carel (+1,97%) e Maire T. (+2,61%).

In luce infine Digital Value (+2,59%), societá quotata al mercato Euronext Growth Milan, che ha approvato ed eseguito un contratto relativo all'acquisizione di una partecipazione di maggioranza rappresentativa del 51% del capitale di T.T. Tecnosistem.

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(END) Dow Jones Newswires

November 04, 2021 12:42 ET (16:42 GMT)

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