Carlo De Benedetti triplica nel business della salute. Nei giorni scorsi, infatti, la cassaforte dell'Ingegnere, Romed, ha rilevato il 24,1% di Twh Hypertension 3 (Th3), veicolo lanciato dalla Techwald Holding di Torino guidata da Alessandro Piga che investe in aziende del medtech.

Come dice lo statuto, scrive Milano Finanza, la newco ha per oggetto «l'ambito sanitario, delle tecnologie e prodotti destinati alla cura della salute e la prestazione di attività e servizi in ambito sanitario». L'ingresso di Romed è avvenuto sottoscrivendo la prima tranche di un aumento di capitale di Th3 da 16,4 milioni di euro -innalzando il patrimonio da 50mila a 16,45 milioni- di cui finora sono stati raccolti 4,5 milioni. Ai soci di Th3 che entreranno dopo il 31 gennaio prossimo verrà applicato un sovrapprezzo del 10% su ogni azione sottoscritta.

Al termine della prima fase di ricapitalizzazione Techwald Holding s' è diluita all'1,2% mentre in testa al libro soci figurano la Novacapital di Paolo Merloni (patron di Ariston Thermo) con il 50,6% e dopo la quota di De Benedetti ciascuno con il 12,05% ci sono Alisei Forinvestment e Buenafortuna Capital, veicoli che fanno capo rispettivamente ad Aldo e Beppe Fumagalli già proprietari della Candy, tuttora azionista anche della Twh Hypertension nata a fine del 2021, e nel cui capitale figura anche la stessa Romed. Attraverso Techwald Holding, nei mesi scorsi De Benedetti aveva rilevato il 6,4% della Twh Eye, veicolo che ha acquisito una quota rilevante dell'israeliana Beyeonics che ha sviluppato piattaforme per assistere i chirurghi con apparecchiature in grado di fornire immagini in ultra risoluzione. Soci di Twh Eye, fra gli altri, sono Gama e Lumar, veicoli che fanno rispettivamente capo a Gaetano e Luca Marzotto, Red Circle Investments di Renzo Rosso, Lomafin di Lorenzo Manca, proprietario di Sicuritalia e la Excalibur di Nicola Volpi.

Techwald Holding ha archiviato il bilancio 2021, ultimo disponibile, con un attivo di circa 40 milioni e un patrimonio netto di 37 milioni. Dal canto suo Romed ha chiuso il 2021 con una perdita di 31,4 milioni rispetto all'utile di 21 milioni del precedente esercizio. Il passivo, rinviato a nuovo dall'assemblea dei soci rappresenta però il peggiore risultato di Romed nell'ultimo decennio. Da dove arriva la perdita della società, che pure ha un patrimonio di 114 milioni e un attivo di 245 milioni? I «proventi da partecipazioni» sono sì aumentati anno su anno da 14,3 a 47,3 milioni rappresentati perlopiù dai guadagni derivanti dalla negoziazione di titoli in portafoglio, ma il conto economico è stato appesantito da proventi finanziari calati da 58,5 a 32,7 milioni, da oneri finanziari balzati da 33,6 a quasi 80 milioni e da perdite su cambi più che raddoppiate da 6,8 a 15,6 milioni. C'è da dire che De Benedetti continua a godere d'ottimo credito bancario perché i debiti di Romed verso le banche sono saliti anno su anno da 94,2 a 101,8 milioni: la nota integrativa spiega trattarsi di «linee di credito a revoca», senza scadenza, garantite da pegno su azioni di proprietà per circa 97,2 milioni.

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MF-DJ NEWS

2809:42 dic 2022

 

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December 28, 2022 03:43 ET (08:43 GMT)

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