De Benedetti: cresce nella sanità (MF)
28 Dicembre 2022 - 09:58AM
MF Dow Jones (Italiano)
Carlo De Benedetti triplica nel business della salute. Nei
giorni scorsi, infatti, la cassaforte dell'Ingegnere, Romed, ha
rilevato il 24,1% di Twh Hypertension 3 (Th3), veicolo lanciato
dalla Techwald Holding di Torino guidata da Alessandro Piga che
investe in aziende del medtech.
Come dice lo statuto, scrive Milano Finanza, la newco ha per
oggetto «l'ambito sanitario, delle tecnologie e prodotti destinati
alla cura della salute e la prestazione di attività e servizi in
ambito sanitario». L'ingresso di Romed è avvenuto sottoscrivendo la
prima tranche di un aumento di capitale di Th3 da 16,4 milioni di
euro -innalzando il patrimonio da 50mila a 16,45 milioni- di cui
finora sono stati raccolti 4,5 milioni. Ai soci di Th3 che
entreranno dopo il 31 gennaio prossimo verrà applicato un
sovrapprezzo del 10% su ogni azione sottoscritta.
Al termine della prima fase di ricapitalizzazione Techwald
Holding s' è diluita all'1,2% mentre in testa al libro soci
figurano la Novacapital di Paolo Merloni (patron di Ariston Thermo)
con il 50,6% e dopo la quota di De Benedetti ciascuno con il 12,05%
ci sono Alisei Forinvestment e Buenafortuna Capital, veicoli che
fanno capo rispettivamente ad Aldo e Beppe Fumagalli già
proprietari della Candy, tuttora azionista anche della Twh
Hypertension nata a fine del 2021, e nel cui capitale figura anche
la stessa Romed. Attraverso Techwald Holding, nei mesi scorsi De
Benedetti aveva rilevato il 6,4% della Twh Eye, veicolo che ha
acquisito una quota rilevante dell'israeliana Beyeonics che ha
sviluppato piattaforme per assistere i chirurghi con
apparecchiature in grado di fornire immagini in ultra risoluzione.
Soci di Twh Eye, fra gli altri, sono Gama e Lumar, veicoli che
fanno rispettivamente capo a Gaetano e Luca Marzotto, Red Circle
Investments di Renzo Rosso, Lomafin di Lorenzo Manca, proprietario
di Sicuritalia e la Excalibur di Nicola Volpi.
Techwald Holding ha archiviato il bilancio 2021, ultimo
disponibile, con un attivo di circa 40 milioni e un patrimonio
netto di 37 milioni. Dal canto suo Romed ha chiuso il 2021 con una
perdita di 31,4 milioni rispetto all'utile di 21 milioni del
precedente esercizio. Il passivo, rinviato a nuovo dall'assemblea
dei soci rappresenta però il peggiore risultato di Romed
nell'ultimo decennio. Da dove arriva la perdita della società, che
pure ha un patrimonio di 114 milioni e un attivo di 245 milioni? I
«proventi da partecipazioni» sono sì aumentati anno su anno da 14,3
a 47,3 milioni rappresentati perlopiù dai guadagni derivanti dalla
negoziazione di titoli in portafoglio, ma il conto economico è
stato appesantito da proventi finanziari calati da 58,5 a 32,7
milioni, da oneri finanziari balzati da 33,6 a quasi 80 milioni e
da perdite su cambi più che raddoppiate da 6,8 a 15,6 milioni. C'è
da dire che De Benedetti continua a godere d'ottimo credito
bancario perché i debiti di Romed verso le banche sono saliti anno
su anno da 94,2 a 101,8 milioni: la nota integrativa spiega
trattarsi di «linee di credito a revoca», senza scadenza, garantite
da pegno su azioni di proprietà per circa 97,2 milioni.
alu
fine
MF-DJ NEWS
2809:42 dic 2022
(END) Dow Jones Newswires
December 28, 2022 03:43 ET (08:43 GMT)
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