Per gli odiatori del bitcoin il 2022 è stato un anno indimenticabile. Nel novembre 2021 la creatura di Satoshi Nakamoto aveva toccato il record di tutti i tempi a un soffio dai 69.000 dollari, trainando la capitalizzazione dell'intero mercato delle criptovalute a un passo dai 3.000 miliardi di dollari. Qualcuno, in preda all'euforia, aveva preconizzato che le società cripto più forti avrebbero cominciato addirittura a comprarsi le banche tradizionali. A fine 2022 invece il bitcoin ha l'encefalogramma piatto intorno ai 16.500 dollari e il valore del mercato cripto si è ridotto a 792 milioni di dollari.

Da un fallimento all'altro. Nel corso dell'anno, scrive MF-Milano Finanza, gli odiatori hanno assistito con sommo gaudio a un susseguirsi di crack, uno più devastante dell'altro. Ha cominciato l'avveniristica stablecoin algoritmica Terra Luna progettata dal sudcoreano Do Kwon, ora latitante, seguita da Celsius, nei fatti una banca specializzata in prestiti in criptovalute che prometteva rendimenti sui depositi in cripto nettamente superiori a quelli offerti dalle banche tradizionali: sul bitcoin fino al 6,5%, mentre per alcune cripto minori si arrivava al 18%. Ora l'ex ceo di Celsius, Alex Mashinsky, se ne sta a casa sua a New York e nei giorni scorsi ha scritto a Elon Musk di prendere provvedimenti contro coloro che minacciano lui e la sua famiglia su Twitter (Celsius deve ai suoi 1,7 milioni di clienti quasi 4,7 miliardi di dollari in criptovalute). Il botto finale, quello da ko, è arrivato a fine novembre con la richiesta di protezione dal fallimento di Ftx, che fino a mese prima era la più grossa borsa cripto degli Stati Uniti. Il fondatore ed ex ceo Sam Bankman-Fried, detto Sbf, 30 anni, secondo finanziatore del Partito Democratico alle elezioni di mid-term di inizio novembre alle spalle di George Soros, è ora in libertà vigilata a casa dei genitori, due illustri docenti alla facoltà di Giurisprudenza di Stanford. Sbf è accusato in particolare di avere usato i fondi dei clienti per fare speculazioni azzardate tramite il suo hedge fund Alameda Research.

Quel che resta del mondo cripto. In mezzo alle macerie si ergono i tre pilastri del sistema cripto: l'americana Digital Currency Group (Dcg), guidata da Barry Silbert, che controlla una vasta rete di società, da Circle, che ha dato vita a Usdc, la seconda stablecoin più capitalizzata al mondo, a Genesis global capital, specializzata in prestiti in criptovalute che lo scorso 16 novembre ha congelato i prelievi dei clienti a causa di "una dislocazione del mercato senza precedenti" in seguito al crac di Ftx. Una fonte ha rivelato a Reuters che Genesis global capital deve ai suoi creditori almeno 1,8 miliardi di dollari. Sono in molti a pensare che se Dcg non raccoglie in fretta capitale fresco, presto farà una brutta fine.

Il secondo pilastro è Binance, la più grande borsa cripto del mondo, fondata e guidata da Changpeng Zhao, detto CZ, cittadino canadese nato in Cina, a Jiangsu, 45 anni fa. Per dare un'idea delle dimensioni di Binance basti dire che venerdì 30 ha registrato un volume di scambi di 7,9 miliardi di dollari, sette volte più della seconda in classifica, l'americana Coinbase quotata al Nasdaq (da inizio anno il titolo ha perso l'86%), che ha visto scambi per 1,1 miliardi. CZ continua a ripetere che i fondi dei suoi clienti sono completamente garantiti e il mese scorso ha incaricato la società di revisione dei conti Mazars di produrre report di "prova delle riserve". Ma subito sono fioccate le critiche perché non includono le passività. Al che Mazars ha interrotto i rapporti con Binance, alimentando così nuovi dubbi sulla sua solidità.

Il terzo pilastro è Tether, la prima delle stablecoin, sia per nascita che per diffusione. Tether è ancorata al dollaro con un rapporto di parità e vanta una capitalizzazione di 66,2 miliardi di dollari. Lo scorso maggio, a seguito dei timori di fallimento di Celsius e Voyager, Tether ha perso la parità col dollaro fino a precipitare a 95 centesimi. Questo ha innescato un'ondata di richieste di riscatto, tutte soddisfatte. In sole 48 ore sono stati rimborsati 7 miliardi di dollari fino a un totale di 20 miliardi di dollari in 30 giorni, "senza versare una goccia di sudore", come ha sottolineato il cto di Tether, Paolo Ardoino. E la parità col dollaro è stata riagganciata. Tutto questo non è però riuscito a fugare i dubbi sulla sua solidità.

Previsioni per il 2023. Per Ardoino le vicende dell'ultimo anno hanno dimostrato la differenza abissale tra il bitcoin e le altre criptovalute, dette in gergo altcoin. Queste ultime, secondo lui, sono destinate a sparire o a essere notevolmente ridimensionate. "Bisogna dividere la speculazione dall'effettiva utilizzazione del bitcoin", afferma Ardoino, ricordando che è diventato valuta ufficiale in El Salvador e nella Repubblica Centrafricana. "Sono stato in Salvador, Uruguay, Paraguay e Perù. Là tutti considerano bitcoin e stablecoin strumenti di protezione dall'inflazione e da governi poco stabili e lungimiranti. Nel mondo più di 100 milioni di persone li utilizzano nella vita quotidiana. Prendiamo il caso della Turchia, dove l'inflazione è all'80%: i cittadini che usano bitcoin e stablecoin dovrebbero forse tornare alla lira o affidarsi al mercato nero?".

Detta così sembrerebbe che il bitcoin sia destinato ad avere un futuro solo nei Paesi che un tempo venivano definiti del Terzo Mondo. Ardoino non è d'accordo: "Quest'anno il bitcoin ha perso il 65% ed è chiaro che gli investitori retail europei e statunitensi entrati sul mercato per pura speculazione dopo aver visto i loghi di Ftx e di Binance negli stadi sono rimasti scottati. Molti di loro non torneranno mai più. Ma posso assicurare che anche in questi giorni grandi investitori istituzionali continuano a comprare, parlo di colossi come Fidelity e BlackRock". Certo, ammette Ardoino, l'inverno delle cripto potrebbe durare "altri due anni". Ma poi tutto ripartirà su basi più solide, come è successo dopo lo scoppio della bolla dot.com nel 2000.

red

fine

MF-DJ NEWS

0209:25 gen 2023

 

(END) Dow Jones Newswires

January 02, 2023 03:27 ET (08:27 GMT)

Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Circle (BIT:CIRC)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Circle
Grafico Azioni Circle (BIT:CIRC)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Circle