Il Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del gas, in corso al ministero della Transizione ecologica tra i tecnici e il ministro Roberto Cingolani, serve a fare il punto della situazione, a delineare lo stato dell'arte tra flussi dall'estero, obiettivi di stoccaggio e fabbisogno.

Secondo quanto si apprende, invece, il tavolo di domani con le aziende - le principali controllate pubbliche Eni, Enel, Snam, Terna - servirà a delineare gli eventuali interventi e contromisure per la sicurezza energetica nazionale.

Si va dalla massimizzazione dell'attività dei tre rigassificatori sul fronte GLN alla rimessa in funzione a pieno regime delle centrali a carbone, dall'accelerazione sugli allacciamenti dei 5,3 GW di nuove rinnovabili alla riattivazione celere delle concessioni sospese per la produzione nazionale di gas in Adriatico. Il razionamento ora, invece, resta l'estrema ratio e si paleserebbe solo nell'eventualità che Gazprom dovesse tagliare ulteriormente le forniture rispetto ai 30 bcm/giorno attuali. L'incontro di domani è definito "riservato" e di "alto livello".

gug

guglielmo.valia@mfdowjones.it

 

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June 21, 2022 10:33 ET (14:33 GMT)

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