Eni: Calvosa; rilancio per Ravenna con gas, rinnovabili e cattura CO2 (Sole)
17 Marzo 2023 - 9:08AM
MF Dow Jones (Italiano)
"Oggi Ravenna si appresta a diventare una vera e propria
capitale dell'energia con numerose iniziative e progetti sia in
campo tradizionale sia nell'ambito delle energie rinnovabili e
della riqualificazione del territorio", un punto di riferimento,
quindi, "nel percorso di transizione energetica e un presidio
importante a supporto della sicurezza energetica".
Lo ha dichiarato in un'intervista al Sole 24 Ore, la presidente
di Eni, Lucia Calvosa, illustrando il piano per la città romagnola,
la cui storia industriale, con la nascita dell'Enimont, è stata
contrassegnata dalla più importante operazione di fusione tra la
chimica di Stato e quella privata. E ora, con le ultime mosse di
Eni, Ravenna cambierà di nuovo pelle per condurre a traguardo il
suo definitivo rilancio.
"Nel territorio ravennate Eni continuerà a sviluppare in maniera
integrata attività che spaziano dalla ricerca e produzione di gas
naturale alla produzione di energia elettrica da parte di Eni
Power, passando per quella di prodotti in ambito chimico, e ora
anche chimico da fonti rinnovabili, con Versalis. La strategia
comprende poi le attività di risanamento ambientale e di
riqualificazione del territorio da parte di Eni Rewind, nonché il
fotovoltaico nell'area riqualificata di Ponticelle e l'economia
circolare. Senza tralasciare, poi, che Ravenna è stata anche
laboratorio in mare per Wave for Energy, con cui si converte il
moto delle onde in elettricità", ha spiegato.
A Ravenna Eni sta realizzando anche il progetto di cattura,
stoccaggio e utilizzo del carbonio (Ccus) e Calvosa ha dichiarato
che "abbiamo ricevuto dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza
Energetica l'autorizzazione per la fase 1 che sarà avviata
all'inizio del 2024, con stoccaggio di 25mila tonnellate di CO2
catturate dalla nostra centrale di trattamento gas di Casal
Borsetti. Nel 2026, poi, è previsto l'avvio della fase 2 che sarà
in grado di evitare di immettere in atmosfera circa 4 milioni di
tonnellate l'anno di anidride carbonica che sarà stoccata
permanentemente nei campi a gas esauriti dell'offshore
dell'Adriatico".
I giacimenti "possono accogliere oltre 500 milioni di tonnellate
di CO2 e contribuire così in maniera significativa alla
decarbonizzazione di distretti industriali non solo italiani ma
anche esteri, facendo di Ravenna un importante hub per il Sud
Europa e per l'area del Mediterraneo", ha aggiunto.
Eni sta puntando molto su questa tecnologia anche nel Regno
Unito, ha proseguito Calvosa, spiegando che "la stiamo portando
avanti con il progetto inglese Hynet, nella baia di Liverpool, con
l'obiettivo di contribuire a trasformare uno dei distretti
industriali più energivori in Inghilterra in uno dei primi cluster
a basse emissioni di carbonio. E, sempre nel Regno Unito, abbiamo
recentemente presentato la candidatura per un'ulteriore licenza di
stoccaggio della CO2 per il giacimento esaurito di Hewett, i cui
esiti sono attesi entro aprile"
Per quel che riguarda la schiera crescente di Paesi in Europa
contrari allo stop ai motori endotermici dal 2035, la presidente ha
dichiarato che "abbiamo accolto con favore la battuta d'arresto che
è in linea con quanto affermato da Eni e con il principio di
neutralità tecnologica che è alla base del successo di
sostenibilità della transizione e che verrebbe meno se si puntasse
su un'unica soluzione. La Germania preme su Bruxelles per aprire un
varco ai biocarburanti. I biocarburanti possono contribuire
notevolmente a decarbonizzare anche il trasporto su strada,
soprattutto l'hard to abate, come quello dei mezzi pesanti. E
possono combinarsi con altre tecnologie, come quelle dell'elettrico
e dell'idrogeno".
Commentando le spaccature in Europa sul nucleare, la presidente
ha detto che "Eni non opera nel nucleare da fissione, ma sta
lavorando da tempo sulla fusione a confinamento magnetico perché
crede fermamente nello sviluppo di questa tecnologia che potrà
rappresentare una svolta nel compimento della transizione
energetica e nella storia dell'umanità attraverso la creazione di
un'energia pulita, inesauribile e a costi accessibili. E la scorsa
settimana abbiamo firmato un accordo con Cfs (Commonwealth Fusion
Systems), spin-out del Massachusetts Institute of Technology (Mit),
di cui siamo azionisti strategici dal 2018, proprio per accelerare
l'industrializzazione dell'energia da fusione. E' prevista la
costruzione entro il 2025 dell'impianto pilota a produzione netta
di energia ed entro l'inizio della prossima decade quella del primo
impianto su scala industriale".
cos
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March 17, 2023 03:53 ET (07:53 GMT)
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