Snam: via libera dell'Arera alla Linea Adriatica (Sole)
22 Marzo 2023 - 09:16AM
MF Dow Jones (Italiano)
E' arrivato ieri l'atteso via libera dell'Arera alla Linea
Adriatica, la nuova dorsale gas targata Snam giudicata strategica
dall'Europa nel RepowerEu, il piano con cui il Vecchio Continente
punta a rendersi indipendente dal metano russo, e considerata uno
snodo indispensabile anche nell'ambito della strategia messa a
punto dal governo per accogliere le nuove forniture che man mano
arriveranno dal Nord Africa (in primis l'Algeria) e dall'Azerbaijan
via Tap. E, sempre ieri, Snam ha assegnato oltre l'86% della
capacità offerta del rigassificatore galleggiante di Piombino che è
arrivato nel porto della città toscana nella notte tra domenica e
lunedì.
Ma andiamo per ordine. Come scrive il Sole 24 Ore l'Autorità
presieduta da Stefano Besseghini ha accordato ieri il suo disco
verde segnalando, nelle conclusioni della delibera, l'opportunità
di destinare allo sviluppo dell'infrastruttura le risorse del
RePowerEu che andranno a integrare il Pnrr e che sono la base su
cui poggia la revisione del Recovery. Un aggiornamento che andrà
trasmesso a Bruxelles entro fine aprile e che dovrà contenere i
progetti con cui gli Stati contribuiranno a sostenere l'obiettivo
dell'addio gas russo. Nei giorni scorsi, era stato lo stesso ceo di
Snam, Stefano Venier, a ricordare che l'ok dell'Arera consentirà al
gruppo di inserire l'opera all'interno del nuovo capitolo del Pnrr
in modo da accedere ai fondi collegati.
L'infrastruttura, lo ricorda anche l'Arera nella puntuale
premessa della delibera pubblicata ieri, comporterà un investimento
di 2,4 miliardi di euro e sarà costituita dal potenziamento della
centrale di compressione di Sulmona, per 33 megawatt, e da un unico
gasdotto, suddiviso in tre tratte interdipendenti tra loro:
Sulmona-Foligno (170 chilometri), Foligno-Sestino (115 km) e
Sestino-Minerbio (140 km).
Nel provvedimento, poi, si ricorda che, nella valutazione
urgente presentata da Snam a fine novembre insieme alla relazione
integrativa con cui si aggiornava il costo dell'opera e si
anticipava la deadline al 2027 (e non più 2034 come nell'ultimo
piano decennale), il gruppo quantifica in 150 milioni di metri cubi
al giorno (rispetto agli attuali 126 milioni) l'incremento nella
capacità di trasporto sud-nord reso possibile dall'opera. Per la
cui entrata in servizio, spiega l'Arera riferendo l'esito della
consultazione pubblica avviata sulla linea, si chiede una partenza
anticipata rispetto al 2027 "da promuovere anche con opportuni
interventi normativi e regolatori". Sempre nell'ambito della
consultazione, scrive l'Arera, è emersa "una generale condivisione"
sull'essenzialità e sull'urgenza della nuova linea, ma anche la
necessità di allocare parte dei costi dell'infrastruttura ai Paesi
beneficiari e/o di sfruttare strumenti di finanziamento
comunitari.
Quanto a Piombino, ieri sono stati assegnati 37 slot annui su un
totale di 43 offerti nell'ambito del primo conferimento di capacità
di rigassificazione per i prossimi 20 anni. Nel complesso, quindi,
l'asticella è pari a circa 105 milioni di metri cubi di gas, mentre
gli slot residui saranno oggetto di una successiva asta la cui
deadline verrà resa nota entro il 24 marzo. Sui nomi degli
assegnatari c'è il massimo riserbo, ma in prima linea ci sarebbero
i principali player (da Eni a Enel, passando per Edison).
"L'impegno degli operatori di mercato consente di garantire
stabilità e sicurezza al nostro sistema energetico", è il commento
della dg di Proxigas, (l'associazione di settore), Marta Bucci.
cos
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March 22, 2023 04:01 ET (08:01 GMT)
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