Esprinet: utile 9 mesi di 28,6 mln (+64% a/a)
11 Novembre 2021 - 12:53PM
MF Dow Jones (Italiano)
Esprinet chiude i 9 mesi con un utile Netto, in crescita del
64%, pari a 28,6 milioni di euro (17,5 milioni di euro nei 9 mesi
del 2020).
I ricavi, spiega una nota, pari a 3.210,8 milioni di euro,
registrano una crescita del 9% rispetto allo stesso periodo del
2020 pari a 2.959,1 milioni di euro. Il Margine Commerciale Lordo,
pari a 165,8 milioni di euro, evidenzia un aumento del 29% rispetto
ai nove mesi dello scorso anno (128,7 milioni di euro). L'Ebitda
Adjusted e' pari a 57,9 milioni di euro, in crescita del 39%,
l'Ebit Adjusted è pari a 45,8 milioni di euro, l'Utile ante
imposte, pari a 39,3 milioni di euro, segna un incremento del 69%
rispetto a 23,3 milioni di euro dei 9 mesi del 2020.
La Posizione Finanziaria Netta, influenzata da fattori tecnici
quali la stagionalità del business e la dinamica dei modelli
comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi
dell'anno che influenzano la gestione del Capitale Circolante e non
la rendono pertanto rappresentativa dei livelli medi di
indebitamento finanziario netto osservati nei nove mesi del 2021, è
negativa per 200,8 milioni di euro, in flessione rispetto sia al 30
giugno 2021 (negativa per 104,9 milioni di euro) sia al 30
settembre 2020 (negativa per 14,5 milioni di euro). Il Roce si
attesta al 17,6%, rispetto al 15,7% dei 9 mesi 2020.
L'a.d. Alessandro Cattani, ha commentato: "il terzo trimestre
dell'esercizio finanziario in corso conferma l'ottima performance
del Gruppo e ci consente di ribadire che la "ROCE Driven Strategy"
continua ad ispirare positivamente la gestione operativa e
finanziaria della società. I risultati ottenuti nei nove mesi del
2021 sono frutto del combinato di due fattori: la crescita organica
spinta anche dai primi investimenti in infrastrutture IT legati ai
piani di trasformazione digitale dei governi, e l'eccellente
contributo delle acquisizioni in ambito Advanced Solutions operate
fra fine 2020 e inizio 2021.
Dopo aver ottimizzato il capitale circolante, negli ultimi
trimestri ci siamo focalizzati convintamente sull'aumento della
profittabilità, anche accelerando il processo di transizione del
nostro business verso la distribuzione a valore aggiunto di
Advanced Solutions, cresciute del 60% ad oltre 600 milioni di euro
e delle soluzioni Cloud che registrano un +414% rispetto al 2020,
superando i 100 milioni di euro. Alla luce di quanto sopra, in
presenza di una domanda estremamente robusta, con ordini
notevolmente superiori al budget e al livello registrato
nell'analogo periodo dell'anno precedente, ma tenuto conto delle
difficoltà nella logistica globale e delle carenze nella
disponibilità di prodotto, alziamo le stime di redditività per il
2021 con un Ebitda Adj. atteso superiore a 83 milioni di euro dai
precedenti 80 milioni. Siamo infine orgogliosi di presentare un
Piano Industriale ambizioso che guarda al 2024 e oltre. Non solo
prevediamo un aumento di circa il 50% della redditività del Gruppo
nei prossimi tre anni, ma gettiamo un ponte fra l'attuale modello
di business puramente distributivo e quello di Full Service
Provider al servizio dell'ecosistema di Vendor e Reseller che
immaginiamo per il futuro di Esprinet. Dal 2024 in avanti il Gruppo
avrà una doppia anima, distributiva a valore aggiunto da un lato e
di servizio all'ecosistema IT dall'altro, con profili di volumi di
vendite e marginalità completamente diversi ma al contempo
sinergici. Poggiamo le nostre previsioni sulle solide basi di
alcuni fattori di crescita della domanda, più evidenti per le
economie del sud Europa ove operiamo, ma ancora di più considerando
due macro-trend globali che incideranno anche nel nostro settore:
la transizione verso un modello "a consumo" o "subscription based",
attraverso il noleggio dei beni piuttosto che il loro acquisto, e
la sfida della "green revolution" dell'economia globale.
Si tratta di un passaggio storico per il nostro Gruppo, dopo la
trasformazione in multinazionale avvenuta nel 2005, e segna
l'inizio della capitalizzazione del patrimonio di competenze
finanziarie e di relazioni con oltre 650 produttori e 31.000
rivenditori per appropriarci di quote crescenti di valore aggiunto
al fine di meglio servire i nostri mercati di riferimento e di
creare valore per i nostri azionisti".
Secondo il management, nel mese di ottobre e nei primi giorni di
novembre il Gruppo ha registrato una raccolta ordini notevolmente
superiore alle previsioni di budget e allo stesso periodo del 2020
ma continua a confrontarsi con forti difficoltà
nell'approvvigionamento di prodotto soprattutto sulle categorie più
"consumer" quali PC di fascia bassa o telefonia. I livelli
percentuali del primo margine di prodotto si mantengono molto
positivi e così pure il controllo dei costi.
A fine settembre si è registrato un livello di scorte superiore
alle attese dovuto anche allo slittamento delle consegne ai clienti
ai primi giorni di ottobre in conseguenza della ritardata consegna
da parte dei fornitori. Tale fenomeno è in fase di parziale
riassorbimento facendo prevedere un miglioramento dell'indice di
rotazione delle scorte nel quarto trimestre e quindi una buona
performance a livello di capitale circolante e di indebitamento
finanziario netto a fine anno. Rassicurati dall'eccezionale livello
della raccolta ordini da clienti e alla luce delle evidenze
ottenute dai fornitori sulle previsioni di consegna, pur con la
prudenza necessaria in una fase in cui le date di arrivo del
prodotto manifestano una variabilità mai registrata in passato, il
management team ritiene di avere gli elementi sufficienti per
alzare le stime di redditività per il 2021 con un Ebitda Adj atteso
superiore a 83 milioni di euro, dai precedenti 80 milioni di euro,
ipotizzando al contempo volumi complessivi di ricavi maggiori di
4,6 miliardi di euro.
Il Cda ha anche approvato il piano industriale 2022-2024.
Nell'orizzonte di piano il Gruppo ipotizza di mantenere livelli di
ROCE in doppia cifra con un Ciclo del Circolante medio inferiore ai
18 giorni in modo da permettere ampia flessibilità finanziaria per
garantire una generosa politica di dividendo e risorse sufficienti
sia per il sostegno della crescita organica come pure per la
politica di M&A selettivo che storicamente ha contribuito
significativamente alla crescita di ESPRINET.
Le acquisizioni rappresentano un importante vettore di creazione
di valore e continueranno ad essere focalizzate geograficamente
nelle aree attualmente presidiate dal Gruppo anche se si inizierà a
valutare con più attenzione l'investimento in altre aree quali il
Nord-Africa, dove Esprinet ha già una piccola presenza, ed il resto
dell'Europa con investimenti mirati nelle aree di prodotto ad alto
margine. Gli obiettivi del Piano Industriale prevedono nel 2024
ricavi superiori a 5,6 miliardi di euro e un Ebitda Adj. superiore
a 125 milioni di euro, con il business del Renting che nella sua
fase di avvio contribuirà a tale risultato con 5 milioni di
euro.
MF-DJ NEWS
1112:38 nov 2021
(END) Dow Jones Newswires
November 11, 2021 06:38 ET (11:38 GMT)
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