Potenziare la produzione di gas naturale del Paese arrivando, per ora, almeno a 2,5 miliardi in più l'anno per sfiorare il traguardo dei 6,5 miliardi complessivi. Più gas dall'Alto Adriatico ma anche dalla Sicilia.

È questa, scrive Il Messaggero, la missione affidata dal governo di fatto ad Eni, il principale operatore del Paese con il 90% della produzione attuale, per poter offrire tariffe controllate che arrivino a più che dimezzare le bollette delle imprese. Si pensava di poter arrivare oltre, di superare il raddoppio della produzione nazionale arrivata nel 2021 al minimo storico, ma le ultime riunioni tecniche hanno portato a un bagno di realismo.

Per andare oltre certe cifre si dovrebbero riaprire dei pozzi chiusi. Un'operazione con diverse criticità, anche economiche. Di questo si è discusso ieri nella girandola di riunioni a Palazzo Chigi, tra mattina e pomeriggio, alle quali ha partecipato anche l'ad dell'Eni, Claudio Descalzi, insieme al coordinatore del dossier, il sottosegretario Roberto Garofoli, e ai due ministri in prima fila sul dossier energia, Roberto Cingolani e Daniele Franco. Perché l'incremento della produzione di gas, accanto alla spinta delle rinnovabili, sarà il cuore del decreto atteso domani in Consiglio dei ministri. Un provvedimento che punta ad arrivare a mettere in campo fino a 7 miliardi per arrivare a rinforzare anche gli aiuti alle famiglie. Ma l'asticella potrebbe fermarsi anche a 5 miliardi.

vs

 

(END) Dow Jones Newswires

February 17, 2022 02:39 ET (07:39 GMT)

Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Fiera Milano (BIT:FM)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Fiera Milano
Grafico Azioni Fiera Milano (BIT:FM)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Fiera Milano