Economia: il marchio della sostenibilita' (MF)
24 Maggio 2022 - 10:09AM
MF Dow Jones (Italiano)
La sostenibilità è ormai una richiesta sempre più chiara ed
evidente da parte dei consumatori, ma è anche un percorso di
distintività per l'agroalimentare italiano ed è una imperdibile
opportunità per le grandi aziende di fare efficienza e per le
piccole imprese di diventare grandi.
Lo ha evidenziato il convegno "La sostenibilità, fattore di
crescita delle aziende del settore agroalimentare", organizzato a
Villa Necchi Campiglio a Milano dalla Fondazione Gambero Rosso. Nel
suo intervento il vicepresidente esecutivo Paolo Cuccia ha
sottolineato che "la domanda di prodotti sostenibili oggi è
diventata pressante", ha sottolineato Cuccia introducendo il tema,
"e la sostenibilità, oltre a essere una strada ormai obbligata, sta
diventando un'esigenza e va quindi certificata». Sulla stessa
lunghezza d'onda il sottosegretario del ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali, Gian Marco Centinaio, spiegando
però anche che "la parola sostenibilità non si riferisce soltanto
al fattore ambientale, ma ci sono vari tipi di sostenibilità. Un
esempio riguarda quella aziendale, un altro riguarda la
sostenibilità sociale e nel mondo del lavoro». Concorde il parere
del ministro delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, che ha citato
anche l'importanza della parità di genere nel percorso di uno
sviluppo sostenibile, mentre Centinaio ha poi sottolineato un altro
punto: "Il percorso intrapreso in tal senso dall'Italia lo stiamo
seguendo non perché ce lo sta chiedendo l'Europa, ma perché ce lo
stiamo chiedendo noi e lo stiamo mettendo noi in primis sul tavolo.
Oltre a chiedercelo l'Ue e gli enti governativi, ce lo sta
chiedendo il consumatore".
Una domanda di sostenibilità che si intreccia con un quadro
molto complesso, come ha dipinto Stefania Trenti, head of industry
research di Intesa Sanpaolo: "La guerra ha un impatto forte sui
prezzi dell'energia per la filiera agroalimentare, che è energivora
anche se in modo indiretto. Poi c'è la carenza delle materie prime
e un altro fattore di rischio è la frenata dei consumi». Ma l'anno
scorso l'export dei prodotti agroalimentari ha superato i 50
miliardi e il saldo export-import è tornato positivo dal 2019.
"Questo perché c'è una grande tenuta della filiera, fondamentale
per raggiungere la sostenibilità", ha concluso Trenti. Non a caso,
Standard Etichs nel valutare la sostenibilità delle maggiori
aziende del food ne ha estrapolate una trentina che sono in grado
di rendicontare in modo efficace il loro percorso in tal senso,
come ha sottolineato il direttore dell'ufficio ricerca Jacopo
Schettini Gherardini.
Una delle necessità è quella di creare una cultura della
sostenibilità, un punto su cui ha insistito Riccardo Ricci
Curbastro, presidente di Equalitas: "Siamo convinti che ce ne sia
bisogno proprio a livello di impresa». Ma bisogna anche aiutare le
pmi in questo. "Perché quello della sostenibilità è un percorso",
ha indicato Angelo Riccaboni, presidente di Santa Chiara Next, "ed
è già stato fatto molto in questo senso, ma ora è necessario
adottare un approccio più strutturato sulla sostenibilità». Lo spin
off dell'Università di Siena ha creato la piattaforma Impresa 2030
per aiutare le imprese ad auto valutarsi attraverso un test che
fornisce uno score: delle 110 aziende che hanno partecipato, sono
47 quelle che hanno ottenuto il bollino di sostenibilità.
Per far fronte alle sfide ambientali serve però una
collaborazione tra tutti i portatori di interesse, pubblici e
privati, come ha dichiarato Andrea Illy, presidente di Illycaffè:
"Non c'è stakeholder che da solo possa ottenere dei risultati. In
questo momento storico non sembra esserci una governance adatta a
curare quella necessaria transizione ecologica nei tempi
prestabiliti. Bisogna quindi lasciare il tutto alla responsabilità
dei singoli e alla collaborazione". Infatti non ci può essere
sostenibilità se non c'è integrazione nella filiera come ha
rimarcato Luigi Scordamaglia, ad di Inalca e Filiera Italia: «La
sostenibilità oggi è una scelta di sopravvivenza, altrimenti si
muore. Come Inalca siamo ormai al settimo bilancio di
sostenibilità. Poi ovviamente conta anche l'aspetto energetico,
lavorando a partire dalla produzione primaria».
Tra gli altri produttori è intervenuto anche Michele Pezza,
direttore operativo Italia e responsabile sinergie di gruppo di
Zignago Vetro, sottolineando che "il vetro è uno dei fattori al
centro della sostenibilità, può essere riciclato infinite volte. La
sostenibilità è un nostro interesse primario perché è dentro al
nostro business". E se per Silvano Brescianini, presidente di
Consorzio Franciacorta, "la nostra zona è attenta da anni al tema
con attualmente nove progetti in corso", per Guglielmo Auricchio,
export manager di Auricchio, "il formaggio stesso nasce come forma
di sostenibilità», mentre secondo Roberto Vezzoso, owner
dell'Azienda Agricola Mariangela Prunotta, «bisogna imparare a
guidare le aziende guardando alla sostenibilità. E per noi piccoli
essere sostenibili può anche essere più semplice del previsto a
volte: ad esempio noi già negli anni '80 eravamo biologici e poco
dopo fotovoltaici".
Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha sottolineato un
altro punto di forza dell'agroalimentare italiano da sfruttare. "La
biodiversità è un patrimonio del nostro Paese, che noi
sottovalutiamo. La biodiversità deve congiungersi con la
sostenibilità perché vuol dire difendere i sistemi produttivi
legati ai territori, guardando in evoluzione futura rispetto a
quelle che sono le tecnologie che noi potremmo andare a
utilizzare". Un esempio di sostenibilità è legato al tema
dell'acqua a livello infrastrutturale, come ha ricordato Massimo
Gargano, direttore generale Associazione Nazionale Bonifiche
Irrigazioni. Secondo Massimiliano Cattozzi, executive director
agribusiness di Intesa Sanpaolo, "l'agribusiness è trainante e la
sostenibilità è un'opportunità per essere più profittevoli, ma
servono gli investimenti". Un punto sottolineato anche da Fabio
Rolfi, assessore all'agricoltura di Regione Lombardia: "Bisogna
aiutare le imprese a innovarsi, consentendo loro di fare
investimenti".
Per Alessandro Bielli, responsabile area credito e finanza di
Assolombarda "per le piccole imprese la sfida adesso è sul sociale
e sulla governance", mentre per Michele Villa, division business
senior director di Gi Group bisogna puntare sulla "sostenibilità
del lavoro". Ma è fondamentale il sostegno delle banche. "Bisogna
aiutare le aziende a fare un piano per raggiungere gli obiettivi di
sostenibilità", ha indicato Paolo Melone, senior director
coordinamento marketing & business development imprese di
Intesa Sanpaolo. Infine, Anna Roscio, executive director sales
& marketing imprese di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato
l'importanza di "facilitare l'accesso al credito, anche a fronte
delle risorse in arrivo grazie al Pnrr".
red
MF-DJ NEWS
2409:52 mag 2022
(END) Dow Jones Newswires
May 24, 2022 03:54 ET (07:54 GMT)
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