Si è conclusa oggi a Milano a Palazzo Mezzanotte la quarta edizione di Imprese Vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese, motore dell'economia e principali interpreti dell'attuale ripartenza economica del Paese.

Questo il commento di Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: "Le 140 aziende che anche quest'anno hanno condiviso con Intesa Sanpaolo il percorso di Imprese Vincenti emergono come testimonial del made in Italy e della capacità esemplare di cogliere i nuovi stimoli e trasformare la propria visione anche in logica ESG. Sostenibilità, impatto sulle persone e sull'ambiente, managerialità sono elementi distintivi dell'impresa e sono coerenti con una nuova vocazione, che genera ricchezza economica e sociale. Questo approccio attento all'impatto del business è da tempo al centro delle azioni di sviluppo del nostro Gruppo, sia favorendo la consapevolezza tra i clienti, sia sostenendo gli investimenti in progetti ispirati agli obiettivi del PNRR. Grazie al nostro supporto già 6.000 imprese clienti sono riuscite ad aggiudicarsi un bando pubblico, a nostro avviso si tratta di un grande successo di squadra".

L'evento conclusivo, si legge in una nota, realizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, ha celebrato le 140 piccole e medie imprese che si sono presentate nel roadshow di questa edizione, con 12 eventi sui territori e due rispettivamente dedicati al terzo settore e all'agribusiness. Sono emerse le storie di successo, il valore delle idee e delle persone, la capacità di far propri obiettivi Esg armonizzati alla strategia d'impresa e la capacità di queste Pmi nel saper reagire alle incertezze del contesto macro-economico investendo in piani di rilancio e trasformazione nei settori chiave indicati dal Pnrr: digitalizzazione e competitività, sostenibilità e transizione ecologica, innovazione, ricerca e istruzione o welfare e salute.

Dagli impatti e le reazioni alla crisi energetica ai progressi sul fronte della transizione digitale, dalla capacità di innovare della manifattura italiana fino all'aumento degli investimenti in digitalizzazione e servizi online, dagli investimenti per la transizione green a quelli in formazione e capitale umano, è emerso dalla voce degli imprenditori un tratto comune: l'attenzione al business ma anche all'impatto che esso genera.

L'azienda che eccelle evolve in continuazione. Emerge quindi la percezione che stia cambiando il ruolo dell'imprenditore, capace di riconoscere come valore la vocazione sociale dell'impresa che risponde ai nuovi canoni di attenzione alla sostenibilità non solo ambientale, al capitale umano, agli sviluppi digitali a servizio dell'impresa e delle persone. L'azienda che meglio performa è quella che sviluppa il business senza dimenticare il benessere comune. Una percezione che forse di è diffusa in modo dirompente dopo la pandemia, ma che ha sviluppato elementi e valori già presenti e oggi al centro delle strategie ESG e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le Imprese Vincenti investono in formazione, in servizi welfare, in processi rispettosi dell'ambiente e in progetti che danno molta rilevanza all'impatto sociale e alla definizione di qualità del prodotto in virtù della valorizzazione delle risorse del territorio o dei rapporti di filiera con altre aziende collegate. Anche la ricaduta territoriale - in termini di occupazione ma anche di attrattività e di sviluppo - è una delle chiavi di lettura di questa edizione di Imprese Vincenti, che ognuna delle 140 aziende ha raccontato in un percorso che ha trasmesso il grande senso di responsabilità del proprio ruolo sociale e non solo economico.

L'evento finale di Imprese Vincenti ha dunque dato ai partecipanti l'occasione per una riflessione sui percorsi e le scelte delle Pmi eccellenti e di cosa esse possano offrire alla società, oltre che al sistema economico e produttivo italiano, in termini di ecosistema imprenditoriale ma anche di contributo alla crescita e alla competitività, alla digitalizzazione, di innovazione e welfare. Sono intervenuti economisti e imprenditori, tracciando un bilancio dell'edizione e attivando un dialogo con al centro le imprese e le opportunità a loro disposizione per affrontare la transizione ecologica e digitale e contribuire a realizzare gli obiettivi del PNRR, dove la leva dell'imprenditorialità agisce da stimolo e fonte di innovazione.

Dopo i saluti di Claudia Parzani, presidente Borsa Italiana, e di Virginia Borla, executive director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, l'apertura dei lavori è stata affidata a Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo, che ha illustrato lo scenario macro-economico e i cambiamenti di mercato, a cui ha fatto seguito l'intervento di Valerio De Molli, managing partner e ceo The European House Ambrosetti, sul contributo delle Pmi italiane alla ripartenza del sistema Paese. E' quindi seguita una tavola rotonda su 'PNRR e transizione sostenibile e digitale per la crescita e la competitività delle PMI italiane' con interventi di Enrico Giovannini, direttore scientifico Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ASviS, di Anna Roscio, executive director Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, di Stefano Serra, presidente Fondazione ITS Mobilità Sostenibile, Meccatronica Aerospazio Piemonte, di Marta Testi, amministratore delegato ELITE-Gruppo Euronext, e di Francesco Ubertini, vicepresidente Fondazione ICSC.

Il percorso delle Imprese Vincenti è stato quindi oggetto di una riflessione a due voci, quella di Federico Pendin - presidente Fondazione San Nicolò - e di Stefano Barrese - responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo - che hanno evidenziato come utilità sociale, ricerca del bene collettivo e valorizzazione della comunità siano il terreno comune per essere un'impresa vincente.

Le 140 Imprese Vincenti presenti all'evento, realizzato con il supporto di VISA, saranno inserite in programmi di accompagnamento alla crescita e di visibilità a livello nazionale offerti da Intesa Sanpaolo e dai partner dell'iniziativa, Bain & Company, Elite-Gruppo Euronext, Gambero Rosso, insieme a Cerved e Microsoft Italia, Coldiretti, Nativa e Circularity.

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