Petrolio +2,1% dopo riunione Opec+. Risale il gas

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 05 giu - Avvio poco mosso per le Borse europee, che per il momento non riescono a mettersi in scia all'Asia, al terzo rialzo di fila grazie al rialzo dell'indice Pmi cinese (a 57,1 dai 56,4 punti ad aprile, con un incremento di domanda e offerta) e all'accordo sul tetto al debito Usa.

In attesa della testimonianza di Christine Lagarde al comitato Affari economici e monetari all'Europarlamento, dalla quale potranno emergere indicazioni importanti sulle prossime mosse della Bce, sotto i riflettori finiscono i titoli petroliferi: durante la riunione Opec+ del weekend, dai toni molto accesi secondo quanto riferito dai partecipanti, l'Arabia Saudita si è detta pronta a tagliare la produzione di un ulteriore milione di barili al giorno, con l'obiettivo di "fare tutto il necessario per stabilizzare il mercato" (+2,1% a 73,26 dollari al barile il Wti scadenza luglio e +2% a 77,62 dollari il Brent agosto). Inoltre, il cartello allargato ha raggiunto un accordo per estendere i tagli alla produzione al 2024, fissando a 40,46 milioni di barili al giorno il nuovo target di produzione di petrolio per l'anno prossimo.

Così Milano dopo un avvio poco sopra la parità, segna un -0,18%, confermandosi comunque sopra la soglia dei 27.000 punti riagganciata venerdì, Parigi -0,1%, Francoforte +0,19%, Londra +0,57%, Madrid +0,16% e Amsterdam +0,28%, in attesa dei dati Pmi servizi, utili per valutare la tenuta dell'economia del Vecchio Continente. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari sono proprio i petroliferi a portarsi subito in cima al Ftse Mib (Saipem +1,9%, Tenaris +1,54%, Eni +1%), mentre in coda finiscono Moncler (-1,37%) e le utility (Hera -1%, Italgas -0,45%, A2a -0,44%). Sotto i riflettori Pirelli (-0,59%), dopo le indiscrezioni di stampa circolate nel weekend, secondo cui la gestione italiana sarebbe a rischio per ingerenze del socio cinese Sinochem e il Governo valuterebbe il ricorso alla Golden Power.

Sul valutario, l'euro torna sotto 1,07 dollari e passa di mano a 1,068 (da 1,076 venerdì). L'euro/yen è a 149,984 e il dollaro/yen a 140,26. I future del gas scambiato ad Amsterdam, dopo essere arrivati in avvio a guadagnare il 6% a 25,2 euro al megawattora, segnano ora un +3,44% a 24,05 euro mentre sarebbe pronta a partire la controffensiva dell'Ucraina contro la Russia. Infine lo spread torna sopra 170 punti e apre a 174 punti, dai 166 di venerdì, con il rendimento decennale che torna sopra il 4% al 4,11% (dal precedente 3,97%).

Ars

(RADIOCOR) 05-06-23 09:22:06 (0193)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

 

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June 05, 2023 03:22 ET (07:22 GMT)

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