Borsa: Europa fa i conti con inflazione Usa e attende Bce, Milano chiude a -0,36%
13 Settembre 2023 - 05:57PM
MF Dow Jones (Italiano)
A Piazza Affari in luce Mps e Bper, giù Cnh
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 13 set - L'inflazione
americana salita al massimo da giugno 2022 mette il freno alle
Borse europee, che hanno chiuso in calo, pur se sopra i minimi di
giornata (Milano -0,36%, Parigi -0,42%, Francoforte -0,39%, Madrid
-0,27% e Amsterdam -0,24%). Se è vero che il dato sui prezzi negli
Stati Uniti ha riportato in auge la possibilità che la Federal
Reserve prosegua con i rialzi dei tassi, tra gli analisti c'è chi
ritiene che l'ago della bilancia sarà il dato sull'inflazione
"core", quello che esclude energia e generi alimentari e che, in
realtà, è calato come da aspettative. Per il verdetto bisognerà
aspettare il 20 settembre, giorno del meeting della Fed, ma il
mercato continua sostanzialmente a scommettere su una pausa nei
rialzi, motivo per cui anche Wall Street tiene e procede a corrente
alternata.
Intanto, i riflettori sono puntati sul verdetto Bce di domani:
con le nuove proiezioni di Francoforte, che vedono un dato sui
prezzi al consumo superiore al 3% anche nel 2024, riprende vigore
l'ipotesi di un nuovo giro di vite: "Le probabilità di un rialzo
dei tassi da parte della Bce sono balzate ad oltre il 70% dal 41%
di lunedì", dicono gli analisti di Mps. Intanto, delle sfide
economiche europee ha parlato anche la presidente della Commissione
Ue, Ursula von der Leyen, nel discorso sullo Stato dell'Unione,
ribadendo che cittadini e aziende non saranno lasciati soli nelle
sfide che devono affrontare, anche nell'ottica della transizione
green. Per quanto riguarda i titoli, in rialzo le banche (Mps
+2,94%, Bper +1,65%): ieri l'Abi ha avanzato l'ipotesi di
incostituzionalità della tassa sugli extra profitti, oggi la Bce
l'ha bocciata spiegando che danneggia la fiducia e alimenta
l'incertezza. A corrente alternata le utility (A2a +1,96%, Hera
+0,56%, Italgas -1,59%, Enel -1,18%), in una seduta in generale
debole per il comparto in Europa. In coda Interpump (-2,24%) e Cnh
Industrial (-2,86%).
Il petrolio gira in negativo, dopo il rialzo a sorpresa delle
scorte settimanali americane, ma resta comunque poco sotto i
massimi in 10 mesi: il Brent novembre è a 92,04 dollari (-0,01%)
mentre il Wti ottobre è a 88,78 dollari (-0,1%). Sul valutario, il
dollaro mantiene le posizioni e l'euro resta schiacciato a 1,0731
(1,0736 in avvio, da 1,072 ieri in chiusura). Contro lo yen la
moneta unica è a 158,39 (158,10 in apertura, da 157,87). Il cross
dollaro/yen è in rialzo a 147,58 (147,25 in avvio, da 147,14), con
le aspettative di uscita dalla politica monetaria a tassi zero
emerse nel weekend. Infine, lo spread si attesta a 179 punti,
contro i 175 della vigilia.
Ars
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