Dopo 15 anni sono tornati i fallimenti bancari. I casi di Svb, Signature, First Republic e Credit Suisse possono contagiare gli istituti italiani? Per fare chiarezza, MF-Milano Finanza ha incrociato due indicatori importanti che possono far capire se una banca è oggi più o meno solida.

Il primo è il Liquidity Coverage Ratio (Lcr), indice che mira ad assicurare che una banca mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate, convertibili all'occorrenza in contanti per soddisfare il fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress particolarmente acuto. Lo stock d'attività liquide dovrebbe consentire alla banca di sopravvivere fino al 30° giorno dello scenario, entro il quale si presuppone che possano essere intraprese appropriate azioni correttive da parte delle autorità di vigilanza. Il livello minimo di Lcr in Europa è del 100%, Credit Suisse aveva il 144% a fine 2022, il 150% a marzo, secondo quanto ha dichiarato l'istituto.

Le banche più liquide in Italia.

Prendendo il settore delle banche commerciali in Italia, il livello più alto (dati a fine 2022) lo aveva il Credem con il 232%, Iccrea con il 231%, quindi Bper con il 211%, Mps (reduce da un aumento di capitale) con il 192%, Banco Bpm con il 191%, Intesa Sanpaolo era al 185%, Mediobanca al 172%, la Popolare di Sondrio al 161%, Unicredit al 156%. Le banche specializzate o di gestione del patrimonio hanno livelli più alti, in testa FinecoBank con il 787%, Banca Ifis con oltre il 500%, illimity con il 317%, Bff Bank con il 298%, mentre Banca Generali aveva il 338% e Banca Mediolanum il 322%.

Le banche più solide in Italia.

L'altro indicatore importante di solidità di una banca è il Cet1 ratio (Common Equity Tier 1) che, secondo le norme della Bce, deve essere superiore all'8% e viene obbligatoriamente reso noto dalle banche. Gli istituti italiani si collocano ben sopra, basti pensa che Mps aveva una Cet1 ratio dell'11% a fine 2021, salito al 15,6% dopo il rafforzamento patrimoniale dell'anno successivo. Partendo dalle banche commerciali italiane, il Cet1 Fully Loaded più alto a fine 2022 era quello di Unicredit al 16%, a seguire Mps al 15,6%, Banca Popolare di Sondrio al 15,3%, Intesa Sanpaolo al 14,9%, Mediobanca al 14%, Banco Bpm al 13,3%. Quanto al Cet 1 phased in, a svettare è Credem al13,7%, seguita da Bper al 13,2%. Anche in questo caso le banche specializzate, a partire dai gestori patrimoniali, presentano indici ancora più alti: FinecoBank al 20,8%, Banca Mediolanum al 20,6%, Banca Generali al 15,6%, Bff Bank al 16,9%, illimity al 15,8%, Banca Ifis al 15%.

pev

 

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March 20, 2023 03:29 ET (07:29 GMT)

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