B.P.Bari: Carrus; è una scommessa, verso utile in 2023 (Milano Finanza)
03 Ottobre 2022 - 9:15AM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel 2023 la Popolare di Bari potrebbe tornare in utile dopo un
salvataggio e un lavoro di ristrutturazione durato quasi tre anni.
Lo spiega Cristiano Carrus, amministratore delegato dell'istituto
controllato dal Mediocredito Centrale, in un'intervista a Milano
Finanza. Dopo aver mosso i primi passi alla Popolare di Verona e al
Credito Bergamasco, il banchiere veneziano guidò Veneto Banca negli
anni che precedettero un altro salvataggio, quello delle due banche
venete ad opera di Intesa Sanpaolo. Se il ricordo di quel crack
resta freschissimo nella memoria dei soci, per Carrus il periodo
delle crisi bancarie è concluso. E c'è ancora spazio per istituti
di credito di medie dimensioni e a vocazione territoriale, come
vuole essere la Popolare di Bari.
Domanda. Carrus, lei è amministratore delegato di Popolare di
Bari da nove mesi. Che bilancio fa di questo periodo?
Risposta. Gli impieghi sono in crescita, la raccolta è sostenuta
e le perdite sono state ridotte in maniera consistente. Abbiamo
riavviato la macchina, ma adesso dobbiamo proseguire con
determinazione, tenendo i piedi ben ancorati per terra. Per il
nostro lavoro siamo partiti dalle linee strategiche sviluppate al
momento del salvataggio e abbiamo continuato in coerenza con
l'evoluzione del mercato. Sul fronte dei costi abbiamo portato
avanti un controllo attento e quotidiano che ci ha consentito di
portare a casa una consistente riduzione nell'arco del primo
semestre, grazie a minori spese amministrative e a un minore costo
del personale, anche per effetto della mancanza di spese
straordinarie. Dal lato dei ricavi abbiamo spinto sulla crescita
degli impieghi, segnando una inversione di tendenza rispetto agli
anni scorsi. Di soddisfazione è stata anche la forte tenuta della
raccolta diretta. Grazie a questi risultati abbiamo chiuso i primi
sei mesi del 2022 riducendo le perdite dell'85,3% a 14,8 milioni di
euro.
D. Quando prevedete di raggiungerlo?
R. Dopo il risultato conseguito quest' anno il 2023 sarà un anno
importante. Le difficoltà relative all'evoluzione del quadro
economico. sono evidenti per tutti, non solo per noi. L'essenziale
nei prossimi mesi sarà consolidare le cose buone che abbiamo fatto
sinora. La sfida è difficile ma dobbiamo farcela.
D. Non è rischioso per una banca fare impieghi al Sud in questi
mesi di rallentamento economico?
R. Anche grazie alle preziose sinergie con la capogruppo Mcc, la
crescita sana degli impieghi è uno dei pilastri della nostra
strategia. In questi ultimi mesi, per esempio, abbiamo raggiunto
molte aziende accompagnandole nel percorso di crescita con credito
a lungo e, soprattutto, a breve termine. Questa attività è andata
di pari passo con una attenta classificazione degli impieghi e con
rettifiche nella forchetta delle best practice di mercato.
D. Lei è cresciuto professionalmente negli istituti di credito
del Nord. Che differenze ha osservato lavorando in una banca del
Sud?
R. Lo scenario concorrenziale è diverso. Le grandi banche ci
sono anche qui, ma le quote di mercato sono più basse rispetto al
Nord. Questo apre spazi importanti per istituti di medie dimensioni
come la Popolare di Bari. Gli imprenditori di qualità del resto non
mancano. Basti pensare ai settori merceologici di eccellenza della
Puglia come l'agrifood, la logistica, il turismo e le energie
rinnovabili. In questi settori lavorano aziende con rating di tutto
rispetto che siamo felici di servire.
D. Il contesto economico però è pieno di incertezze, dal caro
energia alle difficoltà sulle catene di approvvigionamento.
Osservate segnali di frenata?
R. Stiamo attraversando una fase molto delicata in cui la
prevenzione è sostanziale. La banca parte da livelli di copertura
molto alti sul portafoglio crediti (78% per le sofferenze e 41% per
gli utp), ma trimestre dopo trimestre stiamo continuando ad
accantonare. Nel frattempo i canali di dialogo con la clientela
sono aperti e il nostro invito è mantenere il più possibile in
equilibrio i bilanci per limitare i contraccolpi. Devo però
ammettere che per ora non osserviamo un significativo
deterioramento dell'attivo. Continuiamo a monitorare l'evoluzione
del quadro generale ed essere pronti a intervenire.
D. Gli strumenti messi a disposizione dal governo saranno
sufficienti per contrastare la crisi o pensa che serviranno altre
misure di sostegno?
R. Credo che gli strumenti a disposizione siano coerenti con le
necessità. Semmai, se il contesto si deteriorasse, potrebbe servire
una messa a punto per renderli più efficaci.
D. State lavorando a un nuovo piano industriale. Su cosa vi
concentrerete?
R. Il nuovo piano di gruppo sarà approvato entro la fine
dell'anno. La revisione era pianificata in coerenza con le policy
di gruppo nonché con il contesto economico generale, mutato
profondamente rispetto all'approvazione precedente di febbraio
2022. La nostra strategia e il nostro ruolo nel gruppo Mcc comunque
non cambieranno. Il focus resterà concentrato sulla crescita degli
impieghi verso le aziende e della raccolta diretta, con un costante
efficientamento della parte costi.
D. In estate avete comprato la piccola Banca del Sud. Prevedete
altre operazioni straordinarie?
R. L'acquisto di 4 filiali della Banca del Sud è stata una
scelta coerente con la nostra strategia di rafforzamento
commerciale in Campania. Se si presenteranno altre opportunità, le
coglieremo. Del resto la fase in cui abbiamo dovuto ottimizzare la
nostra rete commerciale è alle spalle. Ora intendiamo crescere.
D. La sua precedente esperienza alla guida di un istituto di
credito è stata, tra il 2015 e il 2017, a Veneto Banca. L'istituto
di Montebelluna è stato protagonista di una delle grandi crisi
bancarie del decennio scorso. Pensa che per il sistema creditizio
quel periodo di forte instabilità sia alle spalle?
R. Sicuramente il periodo a cui fa riferimento è stato molto
affollato di crisi bancarie e, in Europa e in Italia, ha stimolato
la ricerca di soluzioni normative e regolamentari. Il percorso è
stato complesso ma ha posto le premesse perché oggi non ci siano
più situazioni di quel tipo.
red
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October 03, 2022 03:00 ET (07:00 GMT)
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