Per Banca Akros, la corporate & investment bank del gruppo Banco Bpm, si profila un avvicendamento storico al vertice. L'amministratore delegato Marco Turrina, 65 anni, sarebbe prossimo a lasciare la guida dell'istituto che ha contribuito a fondare nel 1987.

Nessun commento da parte del gruppo guidato da Giuseppe Castagna sull'indiscrezione di MF-Milano Finanza ma sembra che le dimissioni del top banker potrebbero arrivare entro pochi giorni. Non ci sarebbe ancora un passo formalizzato, perché il consiglio dell'istituto per ufficializzare l'uscita è stato convocato dal presidente Graziano Tarantini per martedì 29 novembre.

Per la banca milanese si tratta di un passaggio epocale, come sempre succede in un'azienda quando il fondatore passa la mano. La comunicazione interna sarebbe avvenuta all'incirca una settimana fa al gruppo dei top manager. Turrina ha cominciato la sua carriera nel 1981 alla Chase Manhattan Bank a Milano e a Londra per poi passare nel 1985 a Barclays come responsabile merger&acquisitions e tesoreria della sede italiana. Il grande salto avviene appunto nel 1987 quando partecipa come partner alla nascita del gruppo Kairos fondato da Gianmario Roveraro, che diventerà presto uno dei protagonisti di Piazza Affari. Dieci anni dopo, con l'autorizzazione alla trasformazione in banca di Akros Attimo sim, fonda Banca Akros, di cui diventa amministratore delegato e direttore generale, difendendone l'autonomia anche una volta finita in pancia all'allora Popolare di Milano. Anche altre figure storiche in questi mesi hanno lasciato Akros, come Pierpaolo Rossi, capo del debt capital market, e Claudio Zanoli, capo del brokerage, entrambi legati da una collaborazione di lunga data con Turrina. Non è ancora chiaro chi prenderà il posto del ceo alla guida della banca, che dopo la fusione con Banca Aletti a seguito della creazione del gruppo Banco Bpm nel 2017 è divisa in cinque linee di business: corporate & institutional banking, global markets, investment banking, brokerage e equity research. La figura del successore sarà una cartina al tornasole dei piani del gruppo per Akros: secondo alcuni osservatori potrebbe arrivare non un ceo ma un direttore generale, che possa muoversi in collegamento con il corporate della capogruppo oggi affidato a Luca Manzoni.

C'è chi ipotizza che la banca possa anche essere spacchettata e una parte (se non addirittura tutta intera) confluire nella capogruppo; in questo caso Akros diventerebbe una divisione di Banco Bpm, come è accaduto con Banca Imi, finita dentro Intesa Sanpaolo.

rov

 

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November 25, 2022 02:18 ET (07:18 GMT)

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