Unicredit: prima exit da Mosca (MF)
01 Dicembre 2022 - 09:01AM
MF Dow Jones (Italiano)
Mentre dalla banca centrale arrivano le prime, timide aperture
al dialogo verso le società occidentali, Unicredit si alleggerisce
in Russia. Il Cremlino ha dato luce verde all'acquisizione da parte
della casa automobilistica Avtovaz di RN Bank, la finanziaria
controllata dalla joint venture tra Unicredit e l'alleanza
Renault-Nissan-Mitsubishi. Per la banca italiana (che detiene il
40% del veicolo societario), scrive MF-Milano Finanza, l'operazione
vale circa 200 milioni di euro. Si tratta insomma di un primo passo
di un complesso processo di exit su cui Unicredit ha iniziato a
lavorare subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Nonostante i numerosi colloqui avuti nel corso degli ultimi mesi
la banca guidata da Andrea Orcel non è riuscita a smobilizzare gli
asset detenuti nel paese anche a causa dei veti posti dal Cremlino.
Ad agosto infatti il governo russo ha emesso un decreto che
proibisce a 45 gruppi finanziari occidentali e giapponesi di cedere
le attività detenute in Russia. Il provvedimento viene
esplicitamente citato nell'autorizzazione che nei giorni scorsi
Mosca ha dato alla transazione tra Avtovaz e Rn Bank e l'operazione
è avvenuta proprio all'interno della cornice normativa previsto dal
decreto.
La banca centrale ha però recentemente ribadito che, a certe
condizioni, il quadro potrebbe evolvere in una direzione favorevole
per l'occidente: "La Russia è aperta ad ammorbidire le restrizioni
sulle transazioni con i non residenti ostili in cambio di di uno
scongelamento degli asset russi all'estero. I requisiti per i
residenti possono essere liberalizzati il più possibile, mentre le
restrizioni per i non residenti dovrebbero variare in base alla
loro giurisdizione", ha spiegato nei giorni scorsi l'istituzione
guidata da Elvira Nabiullina, aggiungendo che potrebbe considerare
lo sblocco degli asset dei paesi ostili in risposta a un
alleggerimento delle sanzioni.
Vero è che sono molti gli intermediari finanziari rimasti in
panne dopo il decreto di agosto. Oltre alle italiane Unicredit e
Intesa Sanpaolo il provvedimento ha interessato le europee Bnp
Paribas, Deutsche Bank, Credit Agricole, Credit Suisse, Hsbc, Ubs,
Natixis, Ing e Raiffeisenbank, le americane Goldman Sachs, Jp
Morgan, American Express Bank, Citibank e Paypal e le finanziarie
legate al mondo auto Toyota Bank, Mercedes-Benz Bank, Bmw Bank e
Volkswagen Bank.
red
fine
MF-DJ NEWS
0108:44 dic 2022
(END) Dow Jones Newswires
December 01, 2022 02:46 ET (07:46 GMT)
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