"La modifica di alcuni aspetti dell'attuale quadro regolamentare ha diversi obiettivi, fra i quali, consentire agli Stati membri di affrontare le sfide economiche con finanze pubbliche sostenibili, dotarsi di un nuovo sistema di regole più semplici ed efficaci, avere una maggiore titolarità da parte degli Stati membri e ottenere una riduzione degli elevati livelli del rapporto debito pubblico/Pil da perseguire gradualmente e con misure socialmente accettabili. C'è oggi la consapevolezza che misure di austerità troppo severe non solo provochino fortissime tensioni sociali ma alla fine non migliorino la sostenibilità del debito. Questa consapevolezza non c'era nel 2011-12".

Lo ha dichiarato Jacques Moscianese, responsabile della Direzione Centrale Institutional Affairs di Intesa Sanpaolo, intervenendo all'evento 'L'Italia e la riforma della governance europeá organizzato a Milano dalla divisione Imi Corporate & Investment Banking del gruppo bancario.

"Nella proposta della Commissione viene ribadito come la sostenibilità dei debiti pubblici debba andare di pari passo con la crescita, enfatizzando quella doppia finalità insita nella dicitura 'Patto di stabilità e crescita' (Psc). Dobbiamo attivare il potenziale di crescita della nostra economia che è di gran lunga più ampio di quanto mostrano i dati del Pil italiano. La leva principale deve essere l'incremento della produttività, la cui tendenza negli ultimi venti anni ci ha visto largamente penalizzati nel confronto con gli altri tre grandi partner europei (Germania, Francia e Spagna). Vorrei citare un recente esempio che testimonia come l'Europa sia sempre più vicina alle dinamiche dell'economia reale e come banche e istituzioni possano trovare terreno comune per strutturare prodotti innovativi che permettano di realizzare le politiche economiche di crescita, privilegiando i principi di sostenibilità. Abbiamo contribuito attivamente a un progetto per supportare lo sviluppo dell'Alta Velocità sulla tratta Palermo-Catania, in cui Bei ha approvato un maxi-intervento pari a 2,1 mld e che ha attivato risorse complessive per 3,4 mld. L'intervento, oltre a un finanziamento diretto al Mef, include un innovativo strumento di contro-garanzia (a favore di intermediari finanziari e Cdp), studiato insieme a Ferrovie dello Stato Italiane e in cui Intesa Sanpaolo ha avuto un ruolo di apripista. Il progetto per il nuovo collegamento Palermo-Catania beneficerà anche di una quota di fondi del Pnrr, rappresentando un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato".

cce

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2016:31 mar 2023

 

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