Bollette: Consiglio di Stato apre a rincari se contratto in scadenza (milanofinanza.it)
22 Dicembre 2022 - 7:44PM
MF Dow Jones (Italiano)
(di Angela Zoppo - milanofinanza.it)
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Iren contro la
sospensiva dell'Antitrust e aperto alle modifiche contrattuali
unilaterali che comportano rincari in bolletta se il contratto è in
scadenza. La sentenza tende una mano agli operatori, senza
scardinare del tutto l'impianto dell'articolo 3 del decreto
Aiuti-bis, che congelava gli aumenti fino ad aprile 2023, e di
fatto passa la palla al Governo. Una decisione salomonica, insomma,
che cerca di tutelare anche i consumatori vessati dal caro-bollette
senza dimenticare le richieste degli operatori, alle prese con
approvvigionamenti di materia prima aumentati di 6-7 volte nel
corso dell'anno.
Il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza cautelare e sospeso
in parte "il provvedimento impugnato dall'appellante, recante un
generalizzato ordine nei suoi confronti di sospendere ogni
variazione nei contratti di fornitura, nei sensi e limiti di cui in
parte motiva ossia ove riferisce tale ordine, certamente fondato
normativamente quando si tratta di variazioni unilaterali, anche a
fattispecie di aggiornamento prezzi per rinnovo di contratto
scaduto". In altre parole, il Consiglio di Stato interviene
sull'interpretazione estensiva del provvedimento Antitrust,
giustificando gli aumenti quando si deve procedere al rinnovo del
contratto luce o gas.
Iren si è trovata a fare da apripista mossa da un'urgenza
maggiore alla luce dei conti del terzo trimestre, ma ora ha creato
un precedente per tutto il settore. La società guidata dall'ad
Gianni Vittorio Armani (in foto) "accoglie con soddisfazione il
pronunciamento del Consiglio di Stato che, effettuando valutazioni
anche di merito, annulla la sospensiva disposta dall'Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato nell'ottobre scorso in
merito al rinnovo delle condizioni economiche alla scadenza". Un
pronunciamento, secondo Iren, "che potrà contribuire a chiarire al
meglio una questione che coinvolge tutte le utility, un comparto
già duramente colpito dalla crisi energetica". Ora si attende "con
fiducia il pronunciamento nel merito del Tar del Lazio, previsto a
febbraio 2023".
Soddisfatti gli operatori rappresentati da Utilitalia. "La
delibera del Consiglio di Stato rappresenta un primo passo nella
giusta direzione per chiarire la questione degli aumenti dei prezzi
dell'energia previsti alla scadenza dei contratti, bloccati nei
giorni scorsi dall'Antitrust", spiegano dalla Federazione delle
imprese idriche, ambientali ed energetiche, "ed evidenzia come una
questione così strategica debba essere risolta attraverso una
chiara decisione politica, e non a colpi di sentenze. Decisione,
oltretutto, in linea con il Regolamento europeo in materia di caro
energia (Regolamento UE 2022/1854) che prevede che se uno Stato
interviene sui prezzi dell'energia, di fatto regolandoli, è tenuto
a risarcire le imprese. Di certo il costo economico di limiti
nazionali ai prezzi retail non può ricadere esclusivamente sulle
imprese del settore energetico, già alle prese da mesi con costi
delle materie prime ai massimi storici".
La sentenza accoglie indirettamente il testo dell'emendamento
ancora senza firma che nei giorni scorsi si aggirava nei corridoi
della Camera, delineando modifiche proprio al contestato articolo 3
del dl Aiuti. La proposta di norma, infatti, sblocca le modifiche
unilaterali ai contratti luce e gas, fermo restando il diritto di
recesso. Ora dal Consiglio di Stato è arrivato indubbiamente un
assist.
red
MF-DJ NEWS
2219:28 dic 2022
(END) Dow Jones Newswires
December 22, 2022 13:29 ET (18:29 GMT)
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