Bollette: la grana torna a Meloni (MF)
23 Dicembre 2022 - 9:05AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Iren contro la
sospensiva dell'Antitrust e aperto alle modifiche contrattuali
unilaterali che comportano rincari in bolletta se il contratto è in
scadenza. La sentenza, si legge su Milano Finanza, tende una mano
agli operatori, senza scardinare del tutto l'impianto dell'articolo
3 del decreto Aiuti-bis, che congelava gli aumenti fino ad aprile
2023, e di fatto passa la palla al Governo. Una decisione
salomonica, insomma, che cerca di tutelare i consumatori vessati
dal caro-bollette da aumenti a pioggia, ma senza dimenticare le
richieste degli operatori, alle prese con approvvigionamenti di
materia prima aumentati di 6-7 volte nel corso dell'anno. Il tutto,
sul filo legale dello ius variandi, che secondo la sentenza si
applica solo ai contratti che non siano scaduti mentre resta valida
la facoltà di esercitarlo per i «rinnovi contrattuali conseguenti a
scadenze concordate dalle parti».
Il Consiglio di Stato, infatti, ha sospeso le misure cautelari
dell'Antitrust «nella parte in cui esso investa contratti a tempo
determinato o contratti che prevedano una scadenza predeterminata
delle condizioni economiche a data precedente il 30 aprile 2023
essendo in questione in tal caso non l'esercizio dello ius variandi
ma un rinnovo contrattuale liberamente pattuito dalle parti». In
altre parole, il Consiglio di Stato interviene sull'interpretazione
estensiva del provvedimento Antitrust, giustificando gli aumenti
quando si deve procedere al rinnovo del contratto luce o gas.
Iren si è trovata a fare da apripista mossa da un'urgenza
maggiore alla luce dei conti del terzo trimestre (utile dimezzato a
138 milioni di euro), ma ora ha creato un precedente per tutto il
settore. La società guidata dall'ad Gianni Vittorio Armani
«accoglie con soddisfazione il pronunciamento del Consiglio di
Stato che, effettuando valutazioni anche di merito, annulla la
sospensiva disposta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato nell'ottobre scorso in merito al rinnovo delle condizioni
economiche alla scadenza». Un pronunciamento , secondo Iren «che
potrà contribuire a chiarire al meglio una questione che coinvolge
tutte le utilities, un comparto già duramente colpito dalla crisi
energetica». Ora si attende «con fiducia il pronunciamento nel
merito del Tar del Lazio, previsto a febbraio 2023». Soddisfatti
anche gli operatori rappresentati da Utilitalia. «La delibera
odierna (di ieri, ndr) del Consiglio di Stato rappresenta un primo
passo nella giusta direzione per chiarire la questione degli
aumenti dei prezzi dell'energia previsti alla scadenza dei
contratti, bloccati nei giorni scorsi dall'Antitrust», spiegano
dalla Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche,
«ed evidenzia come una questione così strategica debba essere
risolta attraverso una chiara decisione politica, e non a colpi di
sentenze». Per restare sul fronte politico, la sentenza accoglie
indirettamente il testo dell'emendamento, ancora senza firma, che
nei giorni scorsi si aggirava nei corridoi della Camera, delineando
modifiche proprio al contestato articolo 3 del dl Aiuti.
liv
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2308:49 dic 2022
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December 23, 2022 02:50 ET (07:50 GMT)
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