Iren: da Bei 150 mln per l'idro (MF)

Arriva nuova finanza a supporto del piano investimenti al 2026 nel servizio idrico per Iren. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la Banca europea per gli investimenti (Bei) ha accordato alla multiutility guidata dal ceo Gianni Vittorio Armani un finanziamento di 150 milioni di euro per sostenerne il programma di investimenti 2022-2026, dal costo complessivo di circa 300 milioni, nell'ambito del servizio idrico integrato.

Il finanziamento dovrebbe essere stato approvato intorno al 21 dicembre e contribuirà a soddisfare gli standard di servizio al cliente stabiliti dall'accordo interno e dagli indicatori chiave di prestazione stabiliti dal regolatore Arera. In particolare, il piano supportato da Bei riguarda il programma di investimenti idrico e fognario 2022-2026 che Iren ha in corso per le due Aree di Servizio Ambito Territoriale Ottimale (Ato) della Regione Liguria, con riferimento alle aree di Servizio di Genova e La Spezia. L'area di servizio comprende 1 milione di persone residenti in 99 comuni ubicati nelle due province. Il piano degli investimenti deriva dal masterplan di Genova (Piano di Ambito 2009-2032) e di La Spezia (Piano di Ambito 2016-2033) che fanno parte del piano di gestione del bacino idrografico, che è già stato oggetto di una valutazione ambientale strategica (Vas).

Le opere da finanziare rientrano nei programmi di investimento della concessione per ciascun piano d'Ambito e comprendono una serie di interventi che riguardano il potenziamento e l'ampliamento degli impianti di adduzione e depurazione delle acque, delle reti di distribuzione idrica, delle reti di raccolta delle acque reflue. Intanto ieri, Iren ha comunicato di aver ricevuto la conferma del rating A- da Cdp (Carbon Disclosure Project), l'organizzazione no-profit indipendente che a livello globale raccoglie, analizza e diffonde dati sulle performance ambientali di imprese, città, stati e regioni. Nell'edizione 2022 della classifica climate change, Iren è risultata tra le aziende leader per le azioni e le strategie messe in campo per ridurre le emissioni, mitigare i cambiamenti climatici e sviluppare un'economia a basse emissioni di carbonio.

Nel 2022 la multiutility partecipata in prima istanza dai comuni di Genova, Torino, Reggio Emilia e presieduta da Luca Dal Fabbro ha per esempio avviato progetti per lo sviluppo di impianti fotovoltaici per circa 210 Mw di nuova capacità installata.

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