Si confermano in ordine sparso anche nel pomeriggio i titoli energetici quotati a Piazza Affari.

Sempre pesante De Nora (-6,09%). Il gruppo per il 2025 stima a livello consolidato ricavi a 1,35-1,5 miliardi di euro, contro i 1,5-1,7 mld

euro attesi in precedenza, mentre l'Ebitda adjusted consolidato è

previsto a 250-280 milioni di euro, a fronte dei 230-270 milioni delle

precedenti stime con una incidenza sui ricavi compresa fra il 18% e il 20% (precedente previsione 15%-16%).

Denaro su Iren (+1,1%) dopo l'ok ai conti e al Piano. Il Piano Industriale al 2030 approvato dal Cda prevede investimenti per 10,5 mld di euro nei prossimi 8 anni (+200 milioni rispetto al piano 2021-2030).

Iren inoltre conferma la dividend policy del precedente piano con un dividendo pari a 0,11 euro/azione sull'utile netto 2022 e una crescita del 10% annua fino al 2025. Nella seconda parte di piano, il dividendo per azione sará pari al 50/60% dell'utile netto di gruppo.

Bene anche Eni (+0,18%), Snam (+1,48%) e Terna (+2,16%) mentre perde terreno Enel (-0,62%).

fus

 

(END) Dow Jones Newswires

March 23, 2023 10:54 ET (14:54 GMT)

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