Sarà il tandem composto da Stefano Pontecorvo e Roberto Cingolani a guidare Leonardo per il prossimo triennio. L'indicazione è arrivata ieri dal Mef, titolare del 30,2% del capitale del gruppo.

Pontecorvo, classe 1967, ha iniziato la sua carriera diplomatica nel 1985, sarà il nuovo presidente dell'ex Finmeccanica. E' stato Nato senior civilian representative to Afghanistan, seguendo da vicino da vicino gli sviluppi interni al Paese. Dopo la presa del potere da parte dei talebani, l'ambasciatore ha coordinato l'evacuazione di 124 mila persone. Dal 2013 al 2015 ha lavorato in qualità di consigliere diplomatico del ministro della Difesa italiano, operando su questioni politico-militari della Nato, mentre tra il 2015 e il 2020 è stato ambasciatore in Pakistan.

Tra i ruoli di spicco ricoperti da Pontecorvo, c'è quello di vice capo Missione presso l'Ambasciata Italiana a Londra, di vice direttore Generale per l'Africa Sub-Sahariana presso il Ministero degli Affari Esteri italiano e di vice capo Missione presso l'Ambasciata Italiana a Mosca. L'Ambasciatore Pontecorvo è stato nominato Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Alla guida operativa di Leonardo è stato designato come amministratore delegato l'ex ministro Cingolani. Fisico ed ex manager voluto da Draghi nel suo governo nel momento dell'emergenza energetica, da ottobre 2022 è consigliere proprio per l'energia dell'esecutivo Meloni. E' stata proprio la premier a insistere sulla sua nomina. Tra gli incarichi più prestigiosi di Cingolani, quello ricoperto dal 1988 al 1991 come membro dello staff della Società Max Planck di Stoccarda in Germania, sotto la direzione del premio Nobel per la fisica professor Klaus von Klitzing. Dal 1991 al 1999 è stato prima ricercatore e poi professore associato di fisica generale presso il Dipartimento di scienza dei materiali dell'Università del Salento (all'epoca chiamata Università di Lecce).

Al centro dell'azione dei nuovi manager di Leonardo ci sarà il tema della difesa europea e il ruolo dell'industria nel nuovo scenario geopoitico, reso più urgente dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino. Leonardo dovrà inoltre competere con gruppi molto grandi che possono contare su sostegni significativi da parte dei loro governi. Oltre all'appoggio dell'esecutivo, il gruppo di piazza Montegrappa dovrà puntare a rafforzare le alleanze strategiche soprattutto nei progetti già in essere, a partire dal Global Compact Air Programme con UK e Giappone per il caccia di nuova generazione, o ancora all'interno delle partnership con Airbus, Boeing e Bae Systems.

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