Nomine: 3 liste per Enel e Leonardo partita per soci minori (MF)
21 Aprile 2023 - 08:58AM
MF Dow Jones (Italiano)
Dopo 20 anni in prima linea all'Enel, e la lunga esperienza
nelle grandi privatizzazioni di Stato con Ciampi, Grilli e Draghi,
Francesco Giorgianni è tornato a fare l'avvocato per
Lattanzi-Cardarelli, uno dei maggiori studi di diritto
amministrativo e mercati regolati, oltre a ricoprire l'incarico di
Dpo (Digital Protection Officer) esterno del gruppo Fs. "Ho avuto
la fortuna di aver lavorato nell'Enel di Tatò, Scaroni, Conti e
Starace. Dopo 22 anni, il percorso era ormai maturo e si sono
create le condizioni per tornare alla libera professione", premette
a MF-Milano Finanza. Giorgianni resta però un attento osservatore
delle dinamiche che attraversano le quotate pubbliche.
Domanda. Nell'imminente rinnovo dei vertici delle grandi aziende
c'è un'anomalia: la terza lista per Enel e Leonardo spa. Che ne
pensa?
Risposta. Non ne farei una questione di contrasto alle scelte
dell'azionista pubblico. Il Mef ha tutti i numeri a sostegno dei
suoi candidati, non ci saranno sorprese. Mi sembra più una partita
tra azionisti di minoranza, coerente con la dimensione globale di
società come Enel e Leonardo.
D. Però è una situazione inedita.
R. Sì, soprattutto perché riguarda non una bensì due grandi
società. Ma i ceo di queste aziende dialogano da oltre 20 anni con
i fondi, che sono presenze crescenti nel capitale e ora chiedono di
avere più rappresentanti in cda.
D. Com'è cambiata Enel?
R. In 24 anni, Enel ha guidato la propria evoluzione facendo
leva sul proprio Dna di grande azienda. Sono stato un fortunato
testimone di questo processo. Ricordo quando nel 1999 l'assemblea
degli azionisti di Enel era rappresentata dall'azionista unico, il
Ministero del Tesoro, ovvero per il suo rappresentante: "un caffè
in più al tavolo del cda di Enel", si diceva, e il caffè era per il
sottoscritto, all'epoca lavoravo alla direzione generale del
Tesoro, un manipolo di funzionari per la missione immensa delle
privatizzazioni. Poi il cda si trasformava in assemblea degli
azionisti e si votavano quelle delicatissime decisioni che hanno
consentito di liberalizzare il mercato elettrico prima dell'ipo di
Enel, nell'autunno del 1999.
D. Quali sfide vede per l' energia?
R. Occorre una regolazione 4.0. Oggi ci sono tutti gli strumenti
per godere di prezzi di mercato, grazie a una concorrenza evoluta.
Per garantire la sicurezza energetica è urgente è prendere
decisioni "data driven". In piena trasformazione digitale abbiamo
molte informazioni sul funzionamento delle infrastrutture. Va
analizzata freddamente la performance del sistema elettrico nel
complesso per prendere le migliori decisioni. Servono poi più
investimenti per la manutenzione predittiva delle infrastrutture,
maggiore ricerca sul bilanciamento intelligente delle reti e una
diversa visione dei confini nazionali per costruire l'anello
energetico del Mediterraneo.
red
fine
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2108:43 apr 2023
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