Dopo 20 anni in prima linea all'Enel, e la lunga esperienza nelle grandi privatizzazioni di Stato con Ciampi, Grilli e Draghi, Francesco Giorgianni è tornato a fare l'avvocato per Lattanzi-Cardarelli, uno dei maggiori studi di diritto amministrativo e mercati regolati, oltre a ricoprire l'incarico di Dpo (Digital Protection Officer) esterno del gruppo Fs. "Ho avuto la fortuna di aver lavorato nell'Enel di Tatò, Scaroni, Conti e Starace. Dopo 22 anni, il percorso era ormai maturo e si sono create le condizioni per tornare alla libera professione", premette a MF-Milano Finanza. Giorgianni resta però un attento osservatore delle dinamiche che attraversano le quotate pubbliche.

Domanda. Nell'imminente rinnovo dei vertici delle grandi aziende c'è un'anomalia: la terza lista per Enel e Leonardo spa. Che ne pensa?

Risposta. Non ne farei una questione di contrasto alle scelte dell'azionista pubblico. Il Mef ha tutti i numeri a sostegno dei suoi candidati, non ci saranno sorprese. Mi sembra più una partita tra azionisti di minoranza, coerente con la dimensione globale di società come Enel e Leonardo.

D. Però è una situazione inedita.

R. Sì, soprattutto perché riguarda non una bensì due grandi società. Ma i ceo di queste aziende dialogano da oltre 20 anni con i fondi, che sono presenze crescenti nel capitale e ora chiedono di avere più rappresentanti in cda.

D. Com'è cambiata Enel?

R. In 24 anni, Enel ha guidato la propria evoluzione facendo leva sul proprio Dna di grande azienda. Sono stato un fortunato testimone di questo processo. Ricordo quando nel 1999 l'assemblea degli azionisti di Enel era rappresentata dall'azionista unico, il Ministero del Tesoro, ovvero per il suo rappresentante: "un caffè in più al tavolo del cda di Enel", si diceva, e il caffè era per il sottoscritto, all'epoca lavoravo alla direzione generale del Tesoro, un manipolo di funzionari per la missione immensa delle privatizzazioni. Poi il cda si trasformava in assemblea degli azionisti e si votavano quelle delicatissime decisioni che hanno consentito di liberalizzare il mercato elettrico prima dell'ipo di Enel, nell'autunno del 1999.

D. Quali sfide vede per l' energia?

R. Occorre una regolazione 4.0. Oggi ci sono tutti gli strumenti per godere di prezzi di mercato, grazie a una concorrenza evoluta. Per garantire la sicurezza energetica è urgente è prendere decisioni "data driven". In piena trasformazione digitale abbiamo molte informazioni sul funzionamento delle infrastrutture. Va analizzata freddamente la performance del sistema elettrico nel complesso per prendere le migliori decisioni. Servono poi più investimenti per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, maggiore ricerca sul bilanciamento intelligente delle reti e una diversa visione dei confini nazionali per costruire l'anello energetico del Mediterraneo.

red

fine

MF-DJ NEWS

2108:43 apr 2023

 

(END) Dow Jones Newswires

April 21, 2023 02:43 ET (06:43 GMT)

Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Leonardo (BIT:LDO)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Leonardo
Grafico Azioni Leonardo (BIT:LDO)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Leonardo