Essilux: testamento Del Vecchio, a Milleri 340 mln in azioni (milanofinanza.it)
02 Agosto 2022 - 8:25AM
MF Dow Jones (Italiano)
Un primo lascito il 10 ottobre 2017, un altro esattamente due
anni dopo e il terzo il 30 marzo 2021. Leonardo Del Vecchio, il
fondatore del colosso dell'occhialeria italo-francese Essilor
Luxottica ha lasciato le proprie azioni della società Acqua Mundi
al presidente di Delfin e amministratore delegato di Essilux,
Francesco Milleri a cui sono andate complessivamente anche 2,15
milioni del gruppo fondato ad Agordo. Lo si legge nel testamento di
Del Vecchio (quattro pagine redatte dal notaio a ottobre 2017 e tre
schede allegate olografe di una pagina scritte a mano
dall'imprenditore) di cui MF-Milano Finanza ha preso visione. Acqua
Mundi è stata costituita nel 2016 insieme a Milleri per
riqualificare il parco delle Terme di Fontecchio a Città di
Castello (Perugia), città natale del manager.
La quota di titoli Essilux che il numero uno del gruppo
italo-francese ha in tasca ora equivale a circa lo 0,5% del
capitale, partecipazione che ai prezzi odierni di Borsa vale circa
340 milioni di euro. Mentre a Romolo Bardin, ceo di Delfin e che ha
rappresentato Del Vecchio per molti anni nel consiglio di
amministrazione delle Assicurazioni Generali, sono andate 22.222
azioni, per un valore pari a 3,5 milioni di euro. Milleri e Bardin
sono i due manager di fiducia dell'imprenditore milanese scomparso
il 27 giugno, tanto che Del Vecchio li ha nominati anche (assieme
al consigliere di Delfin, Giovanni Giallombardo) esecutori
testamentari.
Secondo quanto risulta, con il pacchetto destinato al ceo della
cassaforte lussemburghese, Del Vecchio ha voluto esprimere la
propria riconoscenza al manager bellunese, mentre i 2,15 milioni di
titoli Essilux dati a Milleri hanno la funzione di legare
maggiormente il neo-presidente ai destini del colosso
dell'occhialeria da 21,5 miliardi di euro di ricavi. Nel
testamento, inoltre, il fondatore di Luxottica ha disposto che alla
moglie Nicoletta Zampillo vadano le case di Roma e di Milano, la
villa in Francia a Beaulieu Sur-Mer, vicino a Nizza in Costa
Azzurra (Villa La Leonina) e la casa di Antigua ai Caraibi. Più la
partecipazione nella società Frangipiani Limited.
Fino ad ora la mega palazzina sul Lungotevere (di cui è stato
lasciato l'utilizzo a vita a titolo gratuito di un appartamento
alla figlia di primo letto, Marisa Del Vecchio) e la casa in Costa
Azzurra erano di proprietà della srl controllata da Delfin
Partimmo, gruppo che a sua volta in bilancio ha altre
partecipazioni societarie. Il testamento poi conferma quanto
comunicato da Delfin al mercato a pochi giorni dalla morte di Del
Vecchio e cioè la divisione del capitale in otto soci a cui è
andata singolarmente la proprietà del 12,5% del capitale, fra cui
il figlio del primo matrimonio della Zampillo, Rocco Basilico (con
usufrutto vitalizio alla madre). Delfin amministra un patrimonio di
circa 30 miliardi di euro, costituito principalmente dai pacchetti
azionari in Essilux, Covivio, Generali, Mediobanca, Unicredit e
Luxair. Del Vecchio ha anche fissato come gli esecutori
testamentari devono dividere i beni non espressamente citati
(individuazione di lotti di pari valore "valutati in base al loro
valore di mercato").
Nella successione regolata dalla legge italiana, Del Vecchio
(residente in vita nel Principato di Monaco) ha disposto anche che
per il pagamento del "75% di tutte le imposte di successione, ivi
comprese quelle dovute per i legati a favore di mia moglie
Nicoletta e di Rocco Basilico, sia in sede di prima liquidazione,
sia in caso di eventuali ulteriori pretese da parte
dell'amministrazione finanziaria" l'onere sia a carico di tutti i
suoi eredi. Pagamento da cui gli eredi possono attingere entro 30
giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione
"dalle disponibilità liquide (e se del caso dalle disponibilità
liquide di Delfin)" dell'imprenditore.
Per quanto riguarda il restante 25% dovuto al fisco, Del Vecchio
ha disposto, si legge nel testamento, che sia "a carico di mia
moglie Nicoletta e di Rocco Basilico l'obbligo di pagare dette
imposte solo per la restante quota del 25%, tra loro suddivisa
addebitando a Rocco solo la parte relativa alla sua quota del 12,5
per cento circa di Delfin in nuda proprietà, sulla base dei criteri
stabiliti dalle norme tributarie in tema di imposta di registro e
di successione".
Quanto dovranno pagare di tasse gli eredi? Visto che Del Vecchio
ha disposto che la successione sia regolata dalla legge italiana,
gli eredi diretti (la moglie e i sei figli) dovranno versare
all'erario il 4% del valore del patrimonio ereditato, più il 3% di
imposta ipotecaria e catastale sul patrimonio immobiliare ricevuto.
Rocco Basilico, invece, che agli occhi della legge per Del Vecchio
è un estraneo, dovrà pagare al fisco l'8% del valore della quota
ereditata in Delfin.
red/alb
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August 02, 2022 02:10 ET (06:10 GMT)
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