Un primo lascito il 10 ottobre 2017, un altro esattamente due anni dopo e il terzo il 30 marzo 2021. Leonardo Del Vecchio, il fondatore del colosso dell'occhialeria italo-francese Essilor Luxottica ha lasciato le proprie azioni della società Acqua Mundi al presidente di Delfin e amministratore delegato di Essilux, Francesco Milleri a cui sono andate complessivamente anche 2,15 milioni del gruppo fondato ad Agordo. Lo si legge nel testamento di Del Vecchio (quattro pagine redatte dal notaio a ottobre 2017 e tre schede allegate olografe di una pagina scritte a mano dall'imprenditore) di cui MF-Milano Finanza ha preso visione. Acqua Mundi è stata costituita nel 2016 insieme a Milleri per riqualificare il parco delle Terme di Fontecchio a Città di Castello (Perugia), città natale del manager.

La quota di titoli Essilux che il numero uno del gruppo italo-francese ha in tasca ora equivale a circa lo 0,5% del capitale, partecipazione che ai prezzi odierni di Borsa vale circa 340 milioni di euro. Mentre a Romolo Bardin, ceo di Delfin e che ha rappresentato Del Vecchio per molti anni nel consiglio di amministrazione delle Assicurazioni Generali, sono andate 22.222 azioni, per un valore pari a 3,5 milioni di euro. Milleri e Bardin sono i due manager di fiducia dell'imprenditore milanese scomparso il 27 giugno, tanto che Del Vecchio li ha nominati anche (assieme al consigliere di Delfin, Giovanni Giallombardo) esecutori testamentari.

Secondo quanto risulta, con il pacchetto destinato al ceo della cassaforte lussemburghese, Del Vecchio ha voluto esprimere la propria riconoscenza al manager bellunese, mentre i 2,15 milioni di titoli Essilux dati a Milleri hanno la funzione di legare maggiormente il neo-presidente ai destini del colosso dell'occhialeria da 21,5 miliardi di euro di ricavi. Nel testamento, inoltre, il fondatore di Luxottica ha disposto che alla moglie Nicoletta Zampillo vadano le case di Roma e di Milano, la villa in Francia a Beaulieu Sur-Mer, vicino a Nizza in Costa Azzurra (Villa La Leonina) e la casa di Antigua ai Caraibi. Più la partecipazione nella società Frangipiani Limited.

Fino ad ora la mega palazzina sul Lungotevere (di cui è stato lasciato l'utilizzo a vita a titolo gratuito di un appartamento alla figlia di primo letto, Marisa Del Vecchio) e la casa in Costa Azzurra erano di proprietà della srl controllata da Delfin Partimmo, gruppo che a sua volta in bilancio ha altre partecipazioni societarie. Il testamento poi conferma quanto comunicato da Delfin al mercato a pochi giorni dalla morte di Del Vecchio e cioè la divisione del capitale in otto soci a cui è andata singolarmente la proprietà del 12,5% del capitale, fra cui il figlio del primo matrimonio della Zampillo, Rocco Basilico (con usufrutto vitalizio alla madre). Delfin amministra un patrimonio di circa 30 miliardi di euro, costituito principalmente dai pacchetti azionari in Essilux, Covivio, Generali, Mediobanca, Unicredit e Luxair. Del Vecchio ha anche fissato come gli esecutori testamentari devono dividere i beni non espressamente citati (individuazione di lotti di pari valore "valutati in base al loro valore di mercato").

Nella successione regolata dalla legge italiana, Del Vecchio (residente in vita nel Principato di Monaco) ha disposto anche che per il pagamento del "75% di tutte le imposte di successione, ivi comprese quelle dovute per i legati a favore di mia moglie Nicoletta e di Rocco Basilico, sia in sede di prima liquidazione, sia in caso di eventuali ulteriori pretese da parte dell'amministrazione finanziaria" l'onere sia a carico di tutti i suoi eredi. Pagamento da cui gli eredi possono attingere entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione "dalle disponibilità liquide (e se del caso dalle disponibilità liquide di Delfin)" dell'imprenditore.

Per quanto riguarda il restante 25% dovuto al fisco, Del Vecchio ha disposto, si legge nel testamento, che sia "a carico di mia moglie Nicoletta e di Rocco Basilico l'obbligo di pagare dette imposte solo per la restante quota del 25%, tra loro suddivisa addebitando a Rocco solo la parte relativa alla sua quota del 12,5 per cento circa di Delfin in nuda proprietà, sulla base dei criteri stabiliti dalle norme tributarie in tema di imposta di registro e di successione".

Quanto dovranno pagare di tasse gli eredi? Visto che Del Vecchio ha disposto che la successione sia regolata dalla legge italiana, gli eredi diretti (la moglie e i sei figli) dovranno versare all'erario il 4% del valore del patrimonio ereditato, più il 3% di imposta ipotecaria e catastale sul patrimonio immobiliare ricevuto. Rocco Basilico, invece, che agli occhi della legge per Del Vecchio è un estraneo, dovrà pagare al fisco l'8% del valore della quota ereditata in Delfin.

red/alb

 

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August 02, 2022 02:10 ET (06:10 GMT)

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