B.Mps: verso il riassetto del leasing (MF)
07 Febbraio 2023 - 08:30AM
MF Dow Jones (Italiano)
B.Mps accelera sulla semplificazione della propria struttura
societaria. Entro giugno, scrive MF-Milano Finanza, la banca senese
guidata dal ceo Luigi Lovaglio dovrebbe integrare le due principali
controllate, la banca corporate Mps Capital Services e la Mps
Leasing & Factoring. Proprio su questa seconda società
sarebbero in corso approfondimenti di carattere industriale in
queste prime settimane dell'anno. Siena deve decidere se integrare
l'intera controllata oppure ridurne il perimetro con cessioni
mirate. Sul mercato potrebbe così finire una parte dell'attivo, a
partire dai crediti leasing non performing.
Alla fine del 2021 Mps Leasing & Factoring vantava impieghi
complessivi per circa 5 miliardi, di cui circa 300 milioni non
performing. Tra le opzioni sul tavolo ci sarebbe dunque quella di
cedere una parte di questo stock e un paio di operatori industriali
avrebbero già messo nel mirino il dossier. Si tratterrebbe del
resto di un'operazione simile a quella che hanno fatto altri
istituti di credito. Lo scorso anno per esempio Unicredit ha deciso
di vendere una parte del proprio portafoglio leasing nell'ambito di
un'operazione per un importo di circa 500 milioni.ù
Per quanto riguarda la fusione delle due controllate e la
nascita della banca unica, il lavoro sul progetto (sottoposto
all'autorizzazione della Bce) sarebbe partito con il nuovo anno e
l'obiettivo è quello di arrivare alla fusione entro il mese di
giugno.
L'assetto operativo del resto è già stato impostato sul modello
della banca unica e non ci dovrebbero essere ulteriori cambi di
rotta nei prossimi mesi. Anche sul fronte del personale l'assetto
raggiunto con gli accordi dello scorso anno resterà stabile. Le
fusioni avranno quindi effetti soprattutto sul fronte contabile
visto che, come previsto dal piano, dovrebbero garantire a Mps
sinergie in termini di costi e ricavi incrementali. Il ceo Lovaglio
punta infatti a conseguire una centralizzazione dei vari centri di
costo in un'unica unità e a una ottimizzazione della rete
distributiva che dovrebbero far emergere importanti benefici a
livello di conto economico. In questa direzione è già andata
l'integrazione del consorzio operativo che Bce ha autorizzato in
autunno, consentendo la finalizzazione entro la fine del 2022.
Tutti questi interventi, oltre a ottemperare agli impegni presi
con l'Europa, potrebbero avere l'effetto di rendere appetibile il
gruppo Montepaschi in vista della privatizzazione. Per il momento
non sembra che il dossier abbia preso quota ed è plausibile che
nulla si muoverà fin verso maggio-giugno.
Domani nel frattempo la banca presenterà al mercato i risultati
del 2022. Gli analisti di Mediobanca si aspettano ricavi in
crescita per 3,3 miliardi, trascinati soprattutto dalla crescita
del margine di interesse (1,45 miliardi), mentre i costi
risentiranno fisiologicamente del piano di esodi realizzato alla
fine dello scorso anno. Il conto economico dovrebbe quindi
chiudersi con una perdita da 274 milioni. Deutsche Bank invece si
attende ricavi per quasi 3 miliardi e un rosso da 270 milioni.
red
fine
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0708:14 feb 2023
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