Fischio d'inizio per il rinnovo del vertice di Mediobanca. Oggi il consiglio di amministrazione della merchant bank milanese dovrebbe avviare formalmente i lavori con la nomina dell'head hunter che lo affiancherà nella stesura della lista. Si tratterà della tappa iniziale di un processo che occuperà i prossimi sette mesi fino all'assemblea del prossimo 28 ottobre.

Il cacciatore di teste, scrive MF-Milano Finanza, dovrebbe ricevere il doppio incarico di seguire l'autovalutazione e di gestire il processo di selezione dei candidati che saranno poi inseriti nella lista. L'iter è quello standard. La prossima tappa sarà l'approvazione delle linee guida sulla composizione quali-quantitativa ottimale del nuovo board, un documento che recepisce le indicazioni del regolatore e pone paletti precisi al lavoro di selezione. Partirà poi la scrematura dei profili. Come sempre accade per le banche vigilate dalla Bce, la procedura sarà particolarmente complessa. Bisognerà tenere conto dei requisiti di professionalità e onorabilità degli esponenti bancari introdotti da Francoforte. Il cosiddetto fit and proper assessment valuta l'esperienza, le competenze e l'adeguata levatura degli esponenti aziendali candidati a ricoprire un incarico negli organi di amministrazione di una banca, ad esempio come amministratore delegato o componente del board.

Mentre il cda sarà al lavoro sulla lista, il mercato tenterà di decifrare la strategia dei grandi azionisti di Mediobanca. Volontà della merchant è quella di favorire un processo di normalizzazione della governance, anche se le tensioni del passato non sembrano superate.

Dopo la scomparsa di Leonardo, la famiglia Del Vecchio e il ceo di Delfin Francesco Milleri si sono mossi con prudenza. Vero è che all'assemblea dell'ottobre scorso il primo azionista (19,8%) ha scelto di non esprimersi su due punti all'ordine del giorno relativi alla remunerazione, ma non ci sono state altre iniziative. Il terreno del resto rimane scivoloso: la Bce ha infatti negato a Delfin il nulla osta a superare il 20% in assenza di licenza bancaria e, sebbene nei prossimi mesi non possa escludersi una nuova richiesta di autorizzazione da parte dell'azionista, la strada appare stretta. Tutto tace invece sul fronte dell'altro nuovo inquilino di Mediobanca, ossia Francesco Gaetano Caltagirone, fermo dalla primavera scorsa al 5,6% ma assente all'ultima assemblea. Alcune ricostruzioni suggeriscono che l'ingegnere romano potrebbe avere una partecipazione superiore ma, per il momento, non arrivano conferme. Non è comunque sfuggito al mercato il recente attivismo di Caltagirone nella finanza milanese. Se il mese scorso è stato siglato un patto parasociale con Poste nell'azionariato di Anima Holding, proprio ieri Fabio Corsico (il responsabile relazioni esterne, affari istituzionali e sviluppo del gruppo romano) è stato nominato vice presidente della società. Mosse che confermano una forte attenzione per gli equilibri che potrebbero prendere forma nella city milanese.

alu

fine

MF-DJ NEWS

2309:16 mar 2023

 

(END) Dow Jones Newswires

March 23, 2023 04:16 ET (08:16 GMT)

Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Mediobanca Banca di Cred... (BIT:MB)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Mediobanca Banca di Cred...
Grafico Azioni Mediobanca Banca di Cred... (BIT:MB)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Mediobanca Banca di Cred...