Servizi Italia nel 2021 ha realizzato un utile netto consolidato di 7,2 mln di euro rispetto a quello di 2,9 mln del 2020.

Il fatturato consolidato del gruppo - spiega una nota - si è attestato a 256,7 milioni di euro nel 2021 in aumento del 6,9% rispetto all'esercizio 2020.

L'Ebitda consolidato è passato da 57,9 milioni del 2020 a 64,9 milioni al 31 dicembre 2021, con un'incidenza relativa in incremento dal 24,1% al 25,3% dei ricavi ovvero una crescita in valore assoluto del 12%.

L'Ebit è passato da 3,9 milioni nel corso del 2020 (Ebit margin 1,6%) a 9,8 milioni nel corso del 2021 (Ebit margin 3,8%), principalmente per effetto delle dinamiche già descritte a commento della variazione di fatturato ed Ebitda e a un maggiore assorbimento dei costi fissi. Si registrano nell'esercizio 2021 accantonamenti per 0,35 milioni in coerenza con quanto previsto dal principio contabile internazionale Ias 37 in materia di onerous contract.

Il Cda proporrà all'assemblea dei soci di destinare 1,5 milioni a riserva da valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto e di riportare a nuovo il residuo utile d'esercizio. Propone inoltre di destinare 0,2 milioni della Riserva da valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto a utili a nuovo, per il venir meno del vincolo di indistribuibilità.

Il gruppo, per l'esercizio 2022, prevede risultati positivi seppur ponendo particolare attenzione alla volatilità dei costi energetici, la quale risentirà del destabilizzante contesto macroeconomico e geopolitico in essere. Alla base degli elementi di solidità per contrastare il presente momento di incertezza vi è il portafoglio clienti del gruppo, il quale si presume non risentirà di impatti diretti connessi alla "crisi del Donbass" e, inoltre, il gruppo non opera direttamente con stakeholder coinvolti nelle restrizioni economiche deliberate dal Consiglio Europeo tramite Decisione (Ue) 2022/266 e Regolamento (UE) 2022/263. "Il gruppo nella strategia di medio periodo prevede un consolidamento organico della posizione di leadership nel mercato italiano ed estero ed una continua ricerca di ottimizzazione ed efficienze per contenere, tra gli altri, anche gli impatti attesi in seguito all'aumento dei prezzi delle energie e le crescite inflattive in particolare nelle aree Brasile e Turchia. Per quanto riguarda la liquidità, l'indebitamento finanziario netto dopo aver raggiunto il proprio apice di esercizio nel mese di giugno ha evidenziato una dinamica positiva negli ultimi mesi, favorita dalle progressive riaperture delle strutture sanitarie ed alberghiere. Il gruppo mira a preservare una situazione patrimonialmente solida tramite un adeguato

equilibrio finanziario e un buon merito creditizio presso gli istituti bancari.

"Il 2021 - ha dichiarato Roberto Olivi, Presidente del Comitato Esecutivo di Servizi Italia -ha dimostrato ancora una volta la solidità di Servizi Italia e del proprio modello di business. L'anno si è concluso evidenziando un netto miglioramento di tutti gli indici di performance in tutti i segmenti in cui il Gruppo opera. Se da una parte l'incertezza connessa alla crisi pandemica sembra ormai alle spalle, la sfida che ci attende nell'immediato futuro è legata ai rincari energetici che già dall'ultimo trimestre 2021 impattano direttamente i margini operativi del Gruppo. La solidità del nostro portafoglio clienti e le continue ricerche di efficienze operative sono gli elementi di forza per fronteggiare il prossimo futuro e preservare il valore generato sostenendo e tutelando tutti gli stakeholder".

com/cce

MF-DJ NEWS

1417:54 mar 2022

 

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