Economia: idee e tecnologia, la forza veneta (MF)
25 Maggio 2022 - 08:59AM
MF Dow Jones (Italiano)
Delle seimila imprese italiane in cui, secondo i dati Leanus
(presentati dal fondatore e direttore Stefano Carrara), si
concentra il 70% dei ricavi e il 77% dell'ebitda del sistema Paese,
800 hanno sede in Veneto. Una regione le cui società, dopo aver
affrontato con tenacia le sfide della pandemia e riportato un +6%
di ricavi aggregati nel 2021, ora si trovano davanti a una
difficile congiuntura macroeconomica e geopolitica. E per superare
con brillantezza anche queste sfide si affidano a poche ma
importanti parole d'ordine: innovazione, idee, transizione
ecologica, internazionalizzazione, made in Italy.
È quanto evidenziato all'interno della rassegna Motore Italia in
Veneto, organizzata da Class Editori e sponsorizzata, tra gli
altri, da De Rigo Vision, Cattolica, Movimente di Vito Di Lorenzo,
Eligo, F&De Group e Moving Chairs Collection. «È una regione
che ha molta fame di innovazione tecnologica, in cui le aziende
cercano di sfruttare la necessità di adottare nuove soluzioni
disruptive», ha spiegato Giuseppe Donanzan, presidente e ceo di
Prisma Tech, società che fornisce soluzioni tecnologiche e
consulenze alle aziende che vogliono innovare il proprio processo
produttivo. E un esempio dell'attitudine veneta alla tecnologia
l'ha fornita la città di Venezia, come ha ricordato Ivana Borrelli,
responsabile offerta 5G Verticals di Tim: «Abbiamo realizzato un
nuovo modello di smart city, dotando la città di una piattaforma
che integra l'intelligenza artificiale, la connettività avanzata, i
sensori per l'Internet of Things, il cloud computing e le soluzioni
per l'analisi dei dati». Ma «la base per ogni evoluzione
tecnologica è l'evoluzione culturale della persona», ha affermato
Paolo Romiti, presidente di Prismi, azienda del marketing digitale
con offerte differenziate a seconda delle dimensioni delle
imprese.
La rassegna è stata anche l'occasione per mettere in mostra le
più promettenti startup regionali: dalle soluzioni di intelligenza
artificiale per l'e-commerce di Chiron (presente il ceo e fondatore
Mattia Zoccarato) al riso Carnaroli di qualità e sostenibile di
Meracinque (presente la co-founder Silvia Tovo), fino all'economia
circolare di Hbi (presente il ceo Daniele Basso). Dopo la
premiazione delle migliori pmi venete secondo l'indice di
redditività e crescita di Mf-Milano Finanza (sul podio Ada, Elite -
presente il ceo Giulio Bertolo - e Favero Electronics), l'evento è
passato a trattare il tema delle infrastrutture. Sul quale le poste
in gioco analizzate sono state numerose: l'evoluzione della rete
ferroviaria ad alta velocità da Verona a Padova con Vincenzo
Macello (responsabile direzione investimenti di Rfi), ma anche il
ruolo di Porto Marghera come primo hub nel Mediterraneo per
l'idrogeno con Andrea Bos (presidente di Hydrogen Park). Senza
prescindere dalla necessità di investire sulla rete elettrica come
strumento per assicurare la crescita del territorio, regionale e
nazionale, come evidenziato da Adel Motawi, responsabile gestione
processi amministrativi di Terna: «Se il new green deal ha alzato
l'asticella sulle rinnovabili, è necessaria un'infrastrutturazione
importante nelle dorsali, per usare la grande capacità energetica
del nostro Paese».
Per consolidare i percorsi di crescita, un'altra necessità è
puntare sull'export. Carlo Ferro, presidente di Ice, agenzia per
l'internazionalizzazione delle imprese italiane, ha sottolineato
che «l'export veneto raggiunge i 70 miliardi di euro, è la terza
regione per contributo alle esportazioni nel nostro Paese. Ice è
vicina a queste attività». Gli hanno fatto eco, evidenziando come
qualità e innovazione siano cruciali anche per la crescita
all'estero, Leopoldo Destro (presidente di Aristoncavi e
Assindustria Veneto), Diego Nardin (ad di Fope) e Oscar Marchetto,
presidente e ad di Somec, che vede potenziale nelle pmi della
regione: «Sono l'emblema del saper fare italiano ma hanno
difficoltà per andare all'estero. Vogliamo fare un contenitore per
investire in queste società». Riguardo al turismo, Massimiliano
Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto ha osservato che
«nonostante manchino mercati significativi come l'Asia e le zone
del conflitto, possiamo presumere una stagione balneare 2022
superiore al 2019 grazie al mercato estero di prossimità». Mentre
Giuseppe Caldiera, direttore generale di Cuoa Business School, ha
parlato della formazione come base per la creazione di qualità.
red
MF-DJ NEWS
2508:42 mag 2022
(END) Dow Jones Newswires
May 25, 2022 02:44 ET (06:44 GMT)
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