Governo: va in soccorso dell'industria auto (MF)
03 Agosto 2022 - 8:43AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il governo in soccorso all'industria dell'auto. Assieme al
prossimo decreto Aiuti potrebbe arrivare una rimodulazione dei
sostegni per l'auto, sia per i consumatori sia per i produttori. Il
ministero dello Sviluppo economico lavora per favorire
l'insediamento e la riconversione del settore verso forme
produttive innovative e sostenibili. Misura quasi a costo zero, a
disposizione, a valere sul cosiddetto fondo automotive, 50 milioni
per il 2022 e 350 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al
2030.
Il provvedimento su cui lavorano i tecnici del dicastero di via
Veneto, guidato da Giancarlo Giorgetti, scrive MF-Milano Finanza,
stabilirà l'allocazione dei fondi, destinati per il 70% ai
contratti di sviluppo e per il 30% agli accordi per l'innovazione.
Lato domanda ci sono a disposizione 40 milioni di euro per
sostenere l'acquisto di infrastrutture di potenza standard per la
ricarica di auto elettriche, con un contributo pari all'80% del
prezzo d'acquisto e della posa in opera, fino a un massimo di 1.500
(8.000 per la posa in opera nelle parti comuni dei condomini).
Il Mise interviene inoltre a sostegno dei cittadini con reddito
inferiore ai 30mila euro, aumentando al 50% la quota degli
eco-incentivi per l'acquisto di auto non inquinanti. Ma secondo
quanto risulta a MF-Milano Finanza il governo, costantemente
sollecitato dai parlamentari sul futuro degli stabilimenti
Stellantis nella Penisola (ora che Fca si è affrancata dai paletti
del prestito garantito Sace), lavora a coinvolgere Invitalia con
una piattaforma per attirare gli investimenti produttivi.
Il dl Aiuti bis da 14 miliardi di euro dovrebbe approdare, forse
già domani, in consiglio dei ministri. La riunione potrebbe anche
affrontare il nodo dell'aggiudicazione della trattativa in
esclusiva per la cessione di Ita. La partita della nuova Alitalia è
ufficialmente entrata nella campagna elettorale. Giorgia Meloni, si
è schierata contro l'ipotesi di accelerazione sul dossier e contro
l'eventualità che alla fine a spuntarla possa essere il tandem
Msc-Lufthansa, che con 850 milioni sul piatto può pensare di
rilevare l'80% della compagnia, lasciando al Tesoro il 20%.
«Dal 25 settembre in poi tutto potrà cambiare e al rilancio
della nostra compagnia aerea di bandiera penserà chi governerà», ha
spiegato la leader di Fratelli d'Italia. Tanto più che fonti vicine
al dossier sottolineano come la seconda cordata del fondo Usa
Certares, assieme a Delta e legata a Air France, darebbe maggior
spazio al Tesoro nell'azionariato e un ruolo di maggior peso a
Fiumicino.
Quanto alle elezioni ieri si è chiusa con un accordo il testa a
testa tra il Partito democratico e Carlo Calenda. L'intesa, che
comprende anche Più Europa, ha come punti programmatici
l'ancoraggio al «metodo Draghi», la revisione del reddito di
cittadinanza e del Superbonus, la garanzia che non ci sarà un
aumento del carico fiscale complessivo, il salario minimo e lo ius
scholae. In base al patto nessun leader né ex M5S (come Luigi Di
Maio) o ex Forza Italia (come Mara Carfagna e Mariastella Gelmini)
sarà candidato nei collegi uninominali, la cui ripartizione vedrà
correre nel 70% dei seggi esponenti Pd e nel 30% candidati di
Azioni e Più Europa. Sempre ieri il Cipess ha dato il via libera ai
Contratti di Programma Mims-Rfi 2022-2026 e all'aggiornamento dei
prezzi di opere immediatamente cantierabili, finanziate dal Fondo
Sviluppo e Coesione 2021-2022.
alu
fine
MF-DJ NEWS
0308:27 ago 2022
(END) Dow Jones Newswires
August 03, 2022 02:28 ET (06:28 GMT)
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