Per la rete unica Tim-Open Fiber "ci troviamo in uno snodo storico fondamentale dove, innanzi alle ragioni industriali, non deve essere messa in secondo piano la tutela del libero mercato e della competitività, l'attenzione al consumatore finale, e la garanzia di collegamenti e servizi di qualità".

Lo ha detto Gianni Orlandi, presidente dell'Organo di Vigilanza per la parità di accesso alle infrastrutture di rete di Tim alla presentazione della relazione annuale 2022.

Per la possibile costituzione di una rete unica di accesso dalla "fusione delle attività di rete di Tim con Open Fiber di cui tanto si parla in questi giorni", lo scorso 29 maggio è stato firmato il Memorandum of Understanding propedeutico all'avvio dell'operazione di integrazione delle reti per la creazione di un operatore di reti di telecomunicazioni non verticalmente integrato. "L'obiettivo delle parti è di chiudere la negoziazione con la firma di eventuali accordi entro il 31 ottobre prossimo. Nel complesso si tratta, evidentemente, di un percorso senza precedenti in Europa, che potrebbe determinare un assetto regolamentare molto diverso dall'attuale", ha sottolineato.

"Sul tavolo regolamentare ci sono, infatti, diversi temi: coinvestimento, separazione, creazione di un operatore unico di servizi wholesale. Temi su cui, per ruolo e competenze, non posso addentrarmi", ha concluso.

pev/rov

 

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June 22, 2022 05:06 ET (09:06 GMT)

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