Anche il settore legale non è immune dai grandi cambiamenti che stanno caratterizzando la nostra epoca.

All'evento organizzato da Class Cnbc «MF Italian Legal Week» gli esperti del comparto si sono confrontati su quali sono le principali sfide a cui i professionisti devono rispondere e su come devono farlo.

Secondo Franco Toffoletto, managing partner di Toffoletto De Luca Tamajo, «sono già cambiate molte cose: prima tra tutte la complessità delle aziende, che è sempre maggiore, così come le procedure che devono tener conto di molteplici aspetti». «È cambiato ovviamente il ruolo dei general counsel», spiega Toffoletto, «ma il rapporto clienti-professionisti è ancora fermo, siamo molto indietro nell'uso della tecnologia e questo comporta la necessità di fare una riflessioni per trovare soluzioni». Riflessioni che, secondo Luca Arnaboldi, managing partner di Carnelutti Law Firm, devono anche tenere in considerazione la resilienza al cambiamento da parte delle aziende. «La funzione legale che prima era periferica», spiega in questo caso Arnaboldi, «piano piano si è fatta strada, divenendo una delle parti core per le aziende. Ora scopriamo che molti legali possono ambire al ruolo di amministratore delegato, il legale deve imparare a capire qual è l'attività che il cliente svolge e quali sono gli obiettivi di quel business».

Concorda Shannon Lazzarini, deputy general counsel legal di UniCredit, secondo cui il legale deve infatti sposare due anime: l'anima del professionista ma anche quella del manager. All'interno di questo cambiamento così eterogeneo ci sono almeno tre sfide a cui il nuovo legale deve guardare: la compliance, l'esg e la digitalizzazione. Agostino Nuzzolo, general counsel and legal & tax affairs executive di Tim, puntualizza come «sicuramente la posizione del general counsel ha registrato un cambiamento epocale negli ultimi anni». «Prima era una professione quasi di supporto agli avvocati esterni mentre ora svolge un ruolo centrale per le aziende. Inoltre, con l'aumentare della regolamentazione, si è reso necessario avere nuove figure professionali e di conseguenza sono cresciute le strutture e si è adottato un approccio nuovo verso la professione. È finita qui? Probabilmente no. C'è il tema Esg, che sul fronte della governance richiederà sicuramente ulteriori novità».

Proprio parlando di sostenibilità Emilia Pucci, responsabile affari societari e corporate governance di Terna, ha spiegato come sulle decisioni Esg ci sia ormai un tempestivo coinvolgimento nei tavoli manageriali. «Questo», racconta Pucci, «fa in modo che il legale possa dare il suo contributo fin dal principio del processo decisionale e questo aiuta a facilitare anche il raggiungimento degli obiettivi».

Quanto all'innovazione tecnologica e all'intelligenza artificiale, la questione è particolare. «Per le aziende che hanno puntato sulla tecnologia, la funzione del legale non può rimanere avulsa da questo processo», spiega Cristina Rustignoli, country general counsel di Generali Italia. «L'obiettivo», continua Rustignoli in accordo con gli altri esperti «è quello di far fare alle macchine la parte di lavoro ripetitivo ma anche di ricerca dei precedenti che poi agevola il successivo lavoro del legale» Questo però, puntualizza Rustignoli, «non sostituisce ma precede e semplifica a tratti il percorso de professionista che, al contrario della macchina, è raziocinante».

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2109:59 mar 2023

 

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