TRN Terna Trasmissione Elettricita Rete Nazionale

Il premier Mario Draghi, in accordo con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, sta pensando di dare indicazioni a Cdp per immaginare una fusione tra Terna e Snam. L'obiettivo, si legge su L'Economia del Corriere della Sera, è creare un campione europeo, favorire gli approvvigionamenti, migliorare la sicurezza e, particolare non di poco conto, abbassare il costo delle bollette specialmente per il mondo delle Pmi. In contemporanea si lavora per centralizzare gli acquisti e creare una sorta di direttorio per armonizzare e coordinare prezzi e strategia dei colossi pubblici (Eni-Enel).

A Piazza Affari, spiega il giornale, si torna a parlare con insistenza di una possibile fusione tra Snam e Terna. Girano infatti alcuni dossier, messi a punto da varie banche d'affari, che scommettono sul matrimonio tra le due società. Ovviamente nessuno conferma ma le indiscrezioni parlano chiaro. Il punto di partenza è la necessità di modernizzare il sistema infrastrutturale. L'Italia non ha elaborato una seria politica energetica dal referendum sul nucleare del 1987. E quella registrata negli ultimi decenni è stata quantomeno deficitaria e imprudente. Il dossier su Snam e Terna è dormiente dal 2020, quando l'allora ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, si era espresso a favore.

Da tempo Snam e Terna lavorano insieme e hanno rinnovato la collaborazione attraverso un memorandum d'intesa su più fronti. Se l'idea di fusione tra le due aziende prendesse forma, un ruolo fondamentale avrà Cassa depositi e prestiti, guidata da Dario Scannapieco. La controllata Cdp Reti possiede infatti il 29,9% di Terna e il 31% di Snam. E tra gli scopi della Cassa c'è proprio quello di sostenere e rilanciare i progetti infrastrutturali.

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(END) Dow Jones Newswires

May 16, 2022 03:46 ET (07:46 GMT)

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