L'azionario milanese chiude sotto la parita' la seduta odierna: Ftse Mib -0,21% a 22.365 punti. Debole anche Wall Street, dove al momento il Dow Jones fa segnare un -0,15%.

Il sentiment resta dominato dalla cautela, con il mercato che attende le prossime mosse della Fed. Il 21 settembre verra' resa nota la decisione di politica monetaria e, seppure le chance di un aumento da 75 punti base siano viste come maggiori dal mercato, non e' piu' escluso un rialzo da 100 pb.

Gli occhi sono sempre puntati sui dati macroeconomici Usa, dal momento che la Fed, come del resto la Bce, ha piu' volte ribadito come le sue decisioni resteranno 'dipendenti dai dati'.

Misti i dati americani in pubblicazione quest'oggi. Migliori delle attese le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (dato destagionalizzato), calate di 5.000 unitá a quota 213.000 rispetto alle 225.000 unitá previste dal consenso.

Piú alti delle attese i prezzi import Usa, scesi dell'1% a livello mensile ad agosto contro il -1,2% m/m stimato dal consenso, e le vendite al dettaglio, salite dello 0,3% m/m nel mese scorso (+0,2% m/m il consenso).

L'indice Empire State Manufacturing elaborato dalla Fed di New York si è poi attestato a -1,5 punti a settembre da quota -31,1 di agosto e contro il -12,5 atteso dal mercato.

Sotto le attese, invece, la produzione industriale, scesa negli Usa dello 0,2% a livello mensile ad agosto (+0,2% m/m il consenso). Sempre nel mese scorso, il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato all'80%, rispetto all'80,4% atteso. Molto sotto le stime, infine, l'indice sull'attivitá manifatturiera regionale elaborato dalla Fed di Filadelfia, che si è attestato a settembre a -9,9 punti, in calo rispetto ai 6,2 punti di agosto e contro un consenso a 4,6 punti.

A Piazza Affari brillante Inwit (+4,56%). Tra i bancari spicca B.Mps (+2,8%) nel giorno dell'assemblea. "Piú di un terzo" dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro sottoposto al voto dell'assemblea di oggi "sará destinato allo scopo dell'esodo volontario" di alcuni dipendenti; "i tempi sono cruciali perchè se riusciamo a fare questa operazione ci servono i fondi per finanziarla. Dal 2023" se questa operazione va in porto "avremo 270 mln di costi in meno e doteremo la banca di un risultato operativo in un'area confortevole al pari di altri competitor. L'operazione deve essere fatta entro il 30 novembre, da qui l'urgenza", ha affermato l'ad, Luigi Lovaglio.

Stabili Snam (invariata) e Terna (-0,17%), promosse a buy da Societe Generale. Vendite invece su Tim (-2,74%), su cui Hsbc ha ridotto la raccomandazione da buy a hold.

pl

 

(END) Dow Jones Newswires

September 15, 2022 11:50 ET (15:50 GMT)

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