Energia: Italia, boom autoconsumo ma ancora troppo dipendenti da estero (EnergRed)
28 Marzo 2023 - 11:19AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'Italia ha il maggior potenziale di produzione di energia
rinnovabile in Europa, ma per produrre elettricità e calore
continua ancora a dipendere fortemente dalle fonti estere di
approvvigionamento delle materie prime, in particolare gas e
petrolio, che vengono importate per il 78% dall'estero.
A metterlo in evidenza è EnergRed, E.S.Co. impegnata nella
transizione energetica delle pmi italiane con una particolare
attenzione alle fonti rinnovabili e al solare. "Il nostro Paese -
insieme alla Francia ed alla Germania - è tra quelli più
energivori: secondo i dati Eurostat, il 48% dei consumi energetici
di tutta l'Unione Europea sono attribuibili ai tre Paesi"
sottolinea Moreno Scarchini, ceo di EnergRed, aggiungendo che
"comunque, forti sono anche i segnali positivi".
Nell'ambito delle rinnovabili, l'autoconsumo e i sistemi di
accumulo stanno crescendo esponenzialmente, superando già i 5.200
GWh, un valore pari al 21% della produzione complessiva degli
impianti fotovoltaici, con quote più elevate che si sono registrare
nel settore industriale con il 52% di energia autoconsumata sul
totale di quella prodotta, nel terziario (29%) e nell'ambito
residenziale (26%).
In merito all'impiego delle rinnovabili, EnergRed promuove a
pieni voti 12 delle regioni italiane, quasi la metà delle quali ha
perfino raggiunto lo status di "coal free", ossia ha già azzerato i
consumi di carbone.
Prendendo in esame una pluralità di fonti che includono il
ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, l'ufficio
statistico di Terna - Rete Elettrica Nazionale, l'Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Gse e
l'Istat, EnergRed ha analizzato le diverse fonti di
approvvigionamento energetico, i livelli di consumi effettivi e le
differenti forme di produzione, restituendo l'immagine di un Italia
che sta vincendo la sfida del processo di decarbonizzazione
dell'economia.
La potenza complessivamente installata - come emerge dai dati
del Gse - si concentra per il 45% nelle regioni settentrionali, per
il 37% in quelle meridionali e per il restante 18% in quelle
centrali. "I dati mostrano un quadro molto chiaro: la Lombardia è
la regione con il maggior numero di impianti fotovoltaici (12% del
nazionale), seguono Veneto (11,1%), Emilia Romagna (7,9%), Piemonte
(5,3) e Lazio (5,1%), mentre a primeggiare per potenza installata è
la Puglia con il 13% del totale", illustra Giorgio Mottironi, cmo
di EnergRed.
A queste 6 regioni, nella top-12 di EnergRed si sommano la
Sicilia, la Valle d'Aosta, che produce più energia da rinnovabili
di quanta non ne consumi (105%), la Sardegna e l'Abruzzo. Seguono
poi la Basilicata e la Campania che hanno grandi potenzialità di
crescita.
Riguardo alle fonti di approvvigionamento, la crisi energetica
ha avuto l'effetto di dare un'ulteriore accelerazione allo sviluppo
di impianti di energia rinnovabile, trainando il nostro Paese nel
raggiungimento degli obiettivi fissati a livello europeo sul tema
della decarbonizzazione.
I dati indicano che oggi il 40,2% dell'energia elettrica
prodotta in Italia deriva da fonti rinnovabili e nel complesso il
nostro Paese è tecnicamente autosufficiente: le centrali esistenti
sono in grado di erogare una potenza massima netta di circa 120 GW
a fronte di una richiesta massima storica che nei periodi più caldi
dell'estate è di 60 GW.
"Certo ancora il 59,8% della produzione di energia elettrica è
rappresentato dal termoelettrico non rinnovabile, di cui il 6,1% di
impianti alimentati da combustibili solidi, il 3,8 per cento da
prodotti petroliferi e altri combustibili e il 49,9 per cento di
impianti alimentati da gas naturale, ma la transizione energetica
va avanti a ritmi veloci" puntualizza Giorgio Mottironi.
Ma anche le altre regioni sono sulla buona strada nel consumo di
carbone, salvo Puglia, Sardegna e Lazio che insieme rappresentano
quasi l'80% del consumo nazionale di questo combustibile fossile
(pari complessivamente ad un esiguo 5% dei consumi di energia),
utilizzato prevalentemente per alimentare le grandi centrali
elettriche.
I dati emersi evidenziano infine che il fotovoltaico è ormai
diffuso in tutti i settori e questo spiega anche il forte
incremento registrato nei sistemi di accumulo (Sda), i dispositivi
in grado di assorbire e conservare l'energia elettrica per poi
rilasciarla al momento del maggior fabbisogno.
ann
anna.dirocco@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
March 28, 2023 05:04 ET (09:04 GMT)
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