Covalis: fondo ribelle In Enel (Mi.Fi.)
24 Aprile 2023 - 09:46AM
MF Dow Jones (Italiano)
Oltre 1,5 miliari di dollari di masse gestite, un team di 35
persone, fra gestori e analisti, capeggiate dal fondatore Zach
Mecelis (chief investment officer) e dal direttore della ricerca
Peter Murphy e una fortissima expertise nell'analisi delle società
del settore energetico.
Le ultime operazioni? L'acquisto del 5% dell'utility elettrica
greca Ppc, del 75% della tedesca dei pannelli solar Max Solar (in
partnership con GreenVolt) e di quote importanti di Li-Cycle,
società nordamericana quotata al Nyse specializzata nel riciclo di
batterie agli ioni di litio.
Sono i numeri e il biglietto da visita di Covalis Capital, hedge
fund londinese con head office nella centralissima Mayfair - a due
passi da Hide Park e da Buckingham Palace - che ha appena
terremotato il processo di rinnovo delle cariche sociali in Enel.
In vista dell'assemblea del 10 maggio ha proposto una terza lista
per il cda della compagnia sfidando quelle del Tesoro e di
Assogestioni. Già azionista di Terna, Covalis è un investitore di
lungo periodo dell'Enel, di cui ha in portafoglio circa l'1% del
capitale.
Perché ha puntato i propri denari nel colosso elettrico? Il dna
dell'hedge fund, ma soprattutto la storia del 43enne gestore
lituano che nel 2012 ha fondato la sua sgr fanno capire perché
Covalis ha messo in tasca le azioni del più grande operatore
privato nelle rinnovabili con 59 Gw di capacità gestita. Nato a
Palanga, il maggiore centro balneare sul Baltico della Lituania
considerato la «Capitale estiva» del Paese, Mecelis ha completato
gli studi universitari negli Stati Uniti dove ha iniziato a muovere
i primi passi nella finanza in Zimmer Lucas Partners a New York, un
importante gestore di Wall Street specializzato nel settore
energetico. In soli quattro anni, Mecelis è stato prima promosso
direttore della ricerca, guidando un team di otto analisti
focalizzato sulle strategie di investimento sempre nel comparto
delle utility (statunitensi). Poi è passato in Glg Partners a
Londra, asset manager del gruppo Man (143,3 miliardi di dollari di
masse gestite), dove è stato il responsabile della strategia global
utility, focalizzata in particolare sul Vecchio Continente. Nel
2006 e nel 2007 è stato votato dagli executive delle aziende
europee del settore energetico come il miglior analista finanziario
nei sondaggi promossi ogni anno da Thomson Reuters Extel. Insomma,
una star del comparto, chiosano gli «gnomi» della finanza
d'Oltremanica, che nel 2009 ha spostato il suo team nel trader
mondiale delle commodity (di base ad Hong Kong e quotato a
Singapore) Noble Group e ha fondato poi nel 2012 la propria società
di gestione Covalis. Sede a Londra e uffici alle Cayman, New York e
Gibilterra.
La mission? Investire ovviamente in utility, rinnovabili e
commodity, con particolare focus sulla transizione energetica. Ma
anche infrastrutture e industria. Covalis e altri fondi
internazionali, per cui l'investitore lituano sta facendo da
apripista, vogliono che il nuovo ad di Enel Flavio Cattaneo
continui a cavalcare l'onda della transizione energetica, anche
dalla posizione di hub nel Sud Europa. Un macrotrend da non
lasciarsi sfuggire, anche se in cima alla lista delle priorità del
colosso elettrico ora c'è la sforbiciata al debito (e del perimetro
societario) che entro la fine del 2024 deve ridursi di 21 miliardi,
di cui 12,2 miliardi già quest'anno.
A Covalis, come anche all'hedge fund britannico Mondrian
(all'1,7%), non è piaciuto che in una fase di forte discontinuità
per l'Enel, nella lista a sei che il Tesoro (al 23,58%) ha proposto
per il board non ci sia un esperto delle rinnovabili e della
transizione green.
Mecelis, che da vent'anni fa le pulci ai bilanci e ai piani
industriali delle società energetiche di tutto il mondo, ha
definito «opaco e tossico» il processo con cui il governo Meloni ha
risolto il rebus delle nomine nelle grandi partecipate. L'approccio
non è conflittuale: il gestore mira al dialogo e a introdurre nelle
designazioni standard più «in linea con le best practice
internazionali» anche con l'appoggio dei vari BlackRock, Vanguard e
Norges. È in gioco il rerating del titolo che, fa notare il fondo,
quota a sconto rispetto ai peer Iberdrola o Edf. Ovviamente dal
Tesoro oppongono che, essendo passati per long e short list dei
cacciatori di teste, sono già allineati. A capo di una lista di sei
nomi indipendenti, assortita internazionalmente e con expertise
legate al mondo dell'energia e della sostenibilità, Covalis intende
dare scacco al Tesoro in assemblea piazzando almeno il banker Marco
Mazzucchelli al posto di Paolo Scaroni, che il Mef vuole alla
presidenza. Su Cattaneo invece non c'è preclusione.
alu
fine
MF-DJ NEWS
2409:29 apr 2023
(END) Dow Jones Newswires
April 24, 2023 03:31 ET (07:31 GMT)
Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Terna Trasmissione Elett... (BIT:TRN)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024
Grafico Azioni Terna Trasmissione Elett... (BIT:TRN)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024