Domani si potrà toccare con mano lo stato di vulnerabilità o resilienza del sistema bancario. L'Eba, infatti, pubblicherà l'esercizio annuale sulla trasparenza bancaria che include anche il rapporto di valutazione dei rischi con i dati, a livello consolidato, di 122 istituti presenti in 26 Paesi. Si tratta di un'ondata di numeri: circa 10.000 data-points per istituto di credito.

La fotografia sarà piuttosto esaustiva. I dati che saranno divulgati alle 18h00 dopo un briefing previsto alle 15h00, alla presenza di Jacob Gyntelberg, Director of Economic and Risk Analysis, Angel Monzon, Head of Risk Analysis and Stress Testing e Gaetano Chionsini, Head of Statistics, and Senior Bank Sector Analysts, forniscono informazioni su attività e passività delle banche, posizioni patrimoniali, importi dell'esposizione al rischio, esposizioni alla leva finanziaria e qualità dell'attivo. Mentre le esposizioni sovrane sono disponibili solo per la data di riferimento.

I risultati dell'esercizio si basano sui dati di vigilanza trasmessi all'Eba tramite la piattaforma dell'infrastruttura europea centralizzata dei dati (Euclid). Euclid funziona come un hub di dati, consentendo all'Eba di effettuare analisi approfondite del settore bancario e finanziario a livello dell'Ue. Grazie a Euclid, il pubblico potrà anche ottenere un accesso più ampio ai dati bancari e finanziari dell'Ue con grafici interattivi e aggiornati in tempo reale, con una mappatura per Paese o per singola banca.

L'esercizio di trasparenza a livello dell'Ue viene pubblicato insieme alla relazione sulla valutazione dei rischi (Rar), che si basa sull'intero campione di segnalazioni dell'Eba. Al fine di consentire agli utenti di riconciliare i dati di trasparenza con i rispettivi dati per l'area Ue/See nella relazione e negli strumenti interattivi, vengono divulgati anche i dati per il bucket "tutte le altre banche", che include i valori aggregati per le banche, escluse le filiali di altre banche dell'Ue, che sono nel campione ma non hanno partecipato all'esercizio di trasparenza.

Per quanto riguarda l'Italia le banche "sotto esame" sono Unicredit, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, B.Mps, Banca Mediolanum, Banco Bpm, Finecobank, Banca popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Cassa Centrale Banca e Iccrea Banca. Per ogni banca verranno pubblicati 22 indicatori finanziari: sei per quanto riguarda l'available capital (Cet 1, Tier 1 e così via), due indicatori sull'ammontare delle esposizioni di rischio, sei indicatori di capital ratios e due di lavarage ratio.

In una fase in cui la Bce chiama le banche alla prudenza perché le prospettive economiche dell'area dell'euro si sono ulteriormente deteriorate e ritiene che gli istituti di credito nelle loro contromisure siano troppo blandi (poiché si attengono a ipotesi macroeconomiche ottimistiche) i dati di domani potranno offrire una fotografia quasi a 360 gradi dello stato di salute e soprattutto del grado di resistenza prospettica del settore.

claudia.cervini@mfdowjones.it

cce

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