(Di Elena Dal Maso - Milanofinanza.it)

Tim, il colosso delle tlc guidato dall'ad Pietro Labriola, sta collocando sul mercato primario un bond da 700 milioni.

L'obbligazione in euro con durata 5 anni viaggia attorno al 7% di rendimento in avvio di asta. Il Btp decennale, per fare un confronto, rende il 3,89%. Telecom Italia, però, a differenza del Paese che viaggia ancora in area investment grade per le società di rating, è un titolo già high yield (B1/B+/BB- rating Moody's, S&P, Fitch).

Il taglio minimo di entrata del bond è di 100mila euro, sarà collocato alla Borsa del Lussemburgo. Bookrunner dell'operazione sono Goldman Sachs, JP Morgan, Bnp Paribas CA-CIB, Unicredit, Sumitomo Mitsui Banking Corporation (Smbc), The Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ (Mufg).

Gli analisti di Banca Akros ricordano che il gruppo delle tlc è tornato sul mercato obbligazionario dopo 24 mesi. Infatti, nel gennaio 2021 (nel frattempo la Bce ha portato i tassi al 2%) aveva emesso un titolo a tasso fisso da 1 miliardo di euro a 8 anni con una cedola dell'1,625% e un rendimento dell'1,7%.

A ottobre, ricordano gli analisti, S&P Global aveva effettuato a due downgrade sul titolo portando il rating di Tim a B+, seguito da Fitch il 15 novembre, che ha tagliato il giudizio su Tim a BB-, entrambi con outlook negativo.

Da quella data i tassi di interesse del mercato sono aumentati, e le obbligazioni da 1,25 miliardi al 2,375% con scadenza ottobre 2027 di Tim viaggiano sul mercato con un rendimento intorno al 6,2%. Banca Akros ricorda infine che Tim ha oltre 2 miliardi di euro di debito in scadenza nel 2023.

"Tim sta emettendo il suo primo bond del 2023, in area 7% con scadenza quinquennale. Il titolo aveva un rating b1/b+/bb- tutti in outlook negativo", spiega Giacomo Alessi, analista obbligazionario indipendente, a milanofinanza.it. "La leva netta del gruppo ormai è in area 4,5 volte e questo la rende piuttosto instabile e potenzialmente soggetta a credit crunch".

Tim resta tuttavia, riprende Alessi, è il "primo operatore mobile (28% market share) e di rete fissa in italia (41% share mercato) e proprio su quest'ultimo ramo di azienda si gioca il futuro della società". Attualmente il primo azionista é Vivendi col 23,75% e il secondo Cdp col 9,8% ed entrambi sanno che zNetCo - la controllata che gestisce la rete fissa - è un'infrastruttura cruciale per lo sviluppo del sistema di telecomunicazione italiano".

Il possibile spinoff di NetCo, avverte Alessi, "dovrebbe ridurre notevolmente il debito netto della società per permetterle di sopravvivere in futuro". Attualmente dei 15 miliardi di ricavi circa 5 provengono da Netco che contribuisce "a 2 dei 4,8 miliardi di ebitda rendendolo il ramo di azienda più profittevole sulla quale pesano i circa 20 miliardi di debito netto".

Il bond, sottolinea l'analista, prevede una put (il creditore ha diritto a vendere a 101, mentre l'emissione avviene di solito a 100) proprio in caso si acquisizione della società o della vendita di Netco. "Il rendimento del titolo è piuttosto interessante considerando che la scadenza 2029 rende circa il 6,4%. Tali premi sono plausibili considerando il rischio credito che al momento viene prezzato sul mercato dei cds in area 400/420 punti base, se a questo aggiungiamo il rischio tasso sullo swap a 5 anni di 277 punti otteniamo un pacchetto al 7% circa, in linea con la guidance del deal".

Il titolo "è consigliabile con un peso non esagerato sul proprio portafoglio provando ad approfittare di un eventuale evento straordinario o di opa della società da parte di un azionista o di spin off Netco", spiega Alessi. "Al 7% sarebbe il titolo "più redditizio di tutta la curva, addirittura più di quello con scadenza al 2055 che rende il 6,8%", conclude l'analista obbligazionario.

red

MF-DJ NEWS

2013:44 gen 2023

 

(END) Dow Jones Newswires

January 20, 2023 07:45 ET (12:45 GMT)

Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Unicredit (BIT:UCG)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Unicredit
Grafico Azioni Unicredit (BIT:UCG)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Unicredit