Entra nel vivo il percorso che porterà al dual listing di Ferretti, lo storico gruppo degli yacht di lusso in attesa di dar seguito alla doppia quotazione - dopo il debutto alla borsa di Hong Kong avvenuto nel marzo del 2022. Il primo passaggio fondamentale arriverà però già la prossima settimana, quando le autorità della borsa di Hong Kong daranno il via libera alla dematerializzazione dei titoli (step necessario per i processi di dual listing e consentire quindi di avere doppie azioni). Subito dopo sarà così convocato il cda del gruppo nautico che controlla marchi prestigiosi come Wally, Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Riva, Crn e Custom Line, il quale a sua volta convocherà l'assemblea dei soci. Quest'ultima dovrà poi ratificare la doppia quotazione, decidendo anche la sede.

Fino a poco tempo fa, management e proprietà (il gruppo cinese Weichai) erano apparsi combattuti sulla scelta della piazza finanziaria che accoglierà le azioni del gruppo degli yacht. In lizza c'erano Londra (ben vista dagli azionisti di maggioranza) e Milano, ma nelle ultime ore sembrerebbe che abbia vinto la linea del management e quindi quella del ritorno di Ferretti a Piazza Affari. Una scelta anche alla luce della centralità della borsa di Milano rispetto a Londra per ciò che concerne il comparto lusso.

Secondo indiscrezioni il debutto dovrebbe avvenire entro la prima metà del 2023 e potrebbe vedere il coinvolgimento di alcuni investitori che hanno dimostrato interesse per la società già ad Hong Kong. Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza l'8 dicembre, il gruppo controllato dai cinesi di Shandong Heavy Industry, a Hong Kong può contare su family office e fondi sovrani dell'area del Golfo Persico, tra cui anche il fondo Pif (Arabia Saudita) e sarebbero proprio questi gli investitori a cui sarà proposto di partecipare alla nuova ipo. Per ora tutto è rinviato alle prossime settimane, mentre gli advisor incaricati di gestire la quotazione, Unicredit, Jp Morgan e Goldman Sachs, stanno continuando a lavorare per sondare il terreno tra gli investitori. Al netto di questa operazione Ferretti ha di recente ribadito che, grazie al suo elevato potenziale, l'Asia rimane un mercato strategico core, in grado di contribuire alla sua mission di offrire prodotti di lusso 100% made in Italy in tutto il mondo.

Nei nove mesi del 2022 il gruppo ha registrato un utile di 47,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 32,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi si sono attestati a 779,8 milioni di euro in rialzo del 16,5%. Il portafoglio ordini ha raggiunto 1,38 miliardi di euro, con una crescita del 35,9% rispetto al 31 dicembre 2022. Come sottolineato dal ceo Alberto Galassi in occasione dei conti, le attese sono di una crescita significativa anche nei prossimi trimestri: "I risultati finanziari del gruppo Ferretti nei nove mesi del 2022 sono in linea con la dinamica dell'anno scorso, con una crescita a doppia cifra e una forte generazione di cassa. I principali indicatori di performance confermano l'aspettativa, anche per i prossimi trimestri, di una significativa crescita". Ieri, intanto, Ferretti ha annunciato che gli oltre 1.600 addetti della società riceveranno 3.505 euro come premio di risultato, parlando anche di importanti investimenti e di incremento della dotazione organica.

red

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MF-DJ NEWS

0709:03 feb 2023

 

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