(aggiunge dettaglio ed elementi di background)

I fari del mercato sono puntati sul Piano strategico di Bper Banca che verrà presentato domani a Milano, al Museo della Scienza e della Tecnica, a partire dalle 10h30.

La road-map include nel perimetro anche Banca Carige, appena acquisita, che come dichiarato di recente dall'ad Piero Montani "non peserà sul capitale" del gruppo emiliano.

Secondo Equita Sim l'operazione lascia spazio a una buona generazione

di sinergie. Gli analisti ritengono che gli altri principali elementi di interesse possano essere: impatto sul net interest income dal rialzo della curva dei tassi (ultima indicazione: beneficio del 15% per 100 punti base di rialzo della curva) e strategia per preservare e aumentare la penetrazione della clientela in un contesto economico complesso; spinta sul fronte commissionale, anche attraverso una gestione maggiormente integrata delle fabbriche prodotto; efficienza operativa, alla luce delle azioni intraprese nei mesi scorsi (in particolare l'accordo per l'ottimizzazione del personale) e di maggiori investimenti in It e digitalizzazione; continuo focus sulla qualità dell'attivo, considerando l'obiettivo di ulteriore riduzione dell'Npe Ratio post acquisizione di Carige. Sul fronte delle strategie c'è molta attenzione su come Bper deciderà di valorizzare il wealth management.

Per quanto riguarda i numeri al 2024-2025, su base stand alone (pre Carige) gli analisti si attendono un risultato netto di circa 570 mln-690 mln rispettivamente. Sulla base delle stime preliminari sulle possibili sinergie con Carige, a livello combined "vediamo un utile netto 2024/2025 a circa 620 mln/770 mln rispettivamente".

Il 2022 sarà invece un anno di "difficile lettura considerando i numerosi elementi one-off. A livello di dividendo ipotizziamo un payout in progressiva crescita, al 50% al 2025, con una distribuzione cumulata di circa 960 mln, vale a dire oltre il 35% della capitalizzazione di mercato in arco piano", conclude Equita.

Bper Banca ha chiuso il primo trimestre dell'anno con profitti in calo del 71,85% a 112,7 milioni di euro e commissioni in aumento, mentre prevede di archiviare il 2022 con ricavi in crescita nonostante la situazione geopolitica. L'istituto di credito ha rassicurato il mercato circa l'esposizione alla Russia che è marginale.

Con il closing dell'acquisto di Carige avvenuto il 3 giugno si è perfezionato un iter iniziato a dicembre. L'operazione, fortemente voluta da Bper e dal suo principale azionista Unipol, permetterà alla banca emiliana di rafforzare il suo posizionamento competitivo su scala nazionale in territori nei quali aveva una presenza limitata e di aumentare la base di clientela del 20% arrivando così a circa 5 milioni di clienti.

L'acquisizione, a detta dell'ad di Bper, Piero Montani, avrà riflessi positivi anche sulla qualità del credito e contribuirà inoltre ad incrementare la redditività.

"A beneficiare di questa operazione sarà anche il tessuto imprenditoriale e sociale delle aree servite da Banca Carige, che presenta peraltro un forte radicamento territoriale, in particolare in Liguria. Vogliamo continuare a supportare la crescita economica di questi territori, in coerenza con il nostro obiettivo di essere un punto di riferimento per famiglie e imprese. Vorrei inoltre sottolineare che, come sempre dimostrato nei processi di integrazione che Bper ha realizzato in passato, verrà posta grande attenzione anche alla valorizzazione delle risorse umane", aveva dichiarato Montani.

cce/pl

MF-DJ NEWS

0917:32 giu 2022

 

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